giuseppe conte enzo vincenzo amendola

LE MANI IN TASK (FORCE) – ENZINO AMENDOLA NON LO DICE CHIARAMENTE MA TRA LE RIGHE FA CAPIRE COSA PENSA DELLA CARICA DEI 300 TECNICI DI CONTE: “SERVE UN SOGGETTO ESECUTORE VELOCE, EFFICACE E CON NORME BEN CHIARE” – LA MAGGIORANZA LITIGA SUI 6 MANAGER CHE DOVRANNO GUIDARE I PROGETTI: IL PD VORREBBE PERSONALITÀ DI SPICCO PROVENIENTI DALLA GRANDE IMPRESA, PALAZZO CHIGI FRENA (NON BISOGNA OSCURARE IL RE SÒLA “GIUSEPPI”) – I MINISTERI BATTONO CASSA E HANNO GIÀ CHIESTO 600 MILIARDI, MA BISOGNA SCENDERE A 209

giuseppe conte vincenzo amendola 1

1 - AMENDOLA: UN UNICO SOGGETTO ATTUERÀ I PIANI DEL RECOVERY FUND

Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

«Nei prossimi giorni con il presidente del Consiglio invieremo una nota di aggiornamento sulle linee guida del piano (nazionale di ripresa, ndr ): linee guida, piani, priorità perché vogliamo che il Parlamento segua passo passo questo questa elaborazione» per accedere alle risorse di Next Generation Ue.

 

Il ministro agli Affari Enzo Amendola parla di Recovery Fund e ripresa con il vicedirettore del Corriere della Sera , Daniele Manca, all' Economy Talk organizzato dalla della Rcs Academy Business School.

GIUSEPPE CONTE IN UN MOMENTO DI PAUSA DURANTE LE TRATTATIVE SUL RECOVERY FUND

 

Il ministro Amendola mette subito in chiaro che «il piano non sarà una legge di bilancio perché sarà concentrato su quattro capitoli».

 

Alla transizione verde andrà il 40% dei fondi Ue e a quella digitale il 20%, in linea con le priorità indicate dalla Commissione.

 

 

«Metodo e cronoprogramma sono individuati a Bruxelles», ha ricordato Amendola soffermandosi sulla governance, che in questi giorni sta facendo discutere.

 

vincenzo amendola

 

 

L' ipotesi circolata è che i finanziamenti del Recovery fund siano gestiti sia dal Comitato interministeriale affari europei, guidato da Amendola, sia da una cabina di regia politica che farebbe capo al premier Conte, al ministro dell' Economia, e al Mise ma affiancati da un comitato esecutivo costituito da 6 manager.

 

«Dobbiamo costruire e definire un soggetto attuatore esecutore di tutti i progetti, selezionati dal governo e dal Parlamento - ha spiegato Amendola-. Questo patrimonio di interventi e progetti deve avere un soggetto esecutore che sia veloce, efficace e con norme ben chiare». Next Generation Eu è uno strumento per fronteggiare l' emergenza e infatti il suo impiego sarà limitato nel tempo.

 

«Il vero punto - ha osservato il ministro - sono le norme che l' Ue ci chiede, in modo che questo intervento economico si realizzi in maniera veloce, in quanto il piano ha un' impegnativa 2020-2023 e un' esecuzione finale 2020-2026». Il no di Ungheria e Polonia al bilancio Ue «sta già procurando rallentamenti nel cronoprogramma, ma nel prossimo Consiglio europeo speriamo di sminare questo veto».

 

SANCHEZ CONTE RUTTE ALLA DISCUSSIONE SUL RECOVERY FUND

I 209 miliardi destinati all' Italia non sono però un assegno in bianco. Da parte della Commissione Ue «il monitoraggio sarà continuo» e nel caso in cui «gli stati di avanzamento non si realizzeranno, la pena sarà abbastanza dolorosa, perché perderemmo le risorse».

 

Come sarà il «soggetto esecutore» è in fase di definizione. Amendola ha però avvertito: «Io non sono un ministero di spesa. Non ci sarò nella cabina di regia. Noi abbiamo i rapporti con Bruxelles». E ha ricordato che l' Italia sta seguendo «il cronoprogramma di Bruxelles, a settembre abbiamo presentato le linee guida come ci è stato richiesto, le abbiamo fatte discutere al Parlamento».

 

vincenzo amendola 1

È in corso un «dialogo informale con la task force della Commissione che da ottobre va avanti: ogni settimana ci scambiamo note, idee e progetti, perché questo ci è stato richiesto dalla Commissione e andremo avanti fino all' ora X che sarà l' anno prossimo, vedremo quando, ci sarà la presentazione ufficiale». In questo quadro, «nei prossimi giorni» il governo invierà la «nota di aggiornamento al Parlamento».

 

Sulla governance il ministro è tornato anche durante il question time alla Camera: la Commissione nelle linee guida del 17 settembre indica che è «indispensabile un meccanismo non ordinario di attuazione e gestione dei progetti» del Recovery fund, e Bruxelles «si aspetta che tutti i 27 Stati membri dell' Ue siano in grado di garantire la necessaria capacità amministrativa per l' effettiva attuazione dei piani».

giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 5

 

2 - RECOVERY, SABATO VIA ALLA CABINA DI REGIA MA È SCONTRO SUI NOMI DI CHI LA GUIDERÀ

Estratto dell’articolo di Roberto Petrini per “la Repubblica”

 

(…) Concretamente al nastro di partenza ci saranno 60 progetti, divisi in 6 missioni, guidate da 6 manager che dovranno occuparsi di dieci progetti a testa.

 

 

giuseppe conte meme

Ma proprio sui nomi e sui profili dei sei manager nelle ultime ore si aperto un braccio di ferro all' interno del governo: una parte del Pd vorrebbe procedere subito con supermanager di spicco provenienti dalla grande impresa, mentre Palazzo Chigi frena sui tempi e sostiene che ci vorrebbero nomi anche non altisonanti ma che siano soprattutto vicini alla media e piccola impresa italiana; inoltre il premier non sarebbe orientato a scegliere subito i nomi per evitare che scatti la corsa per occupare le 6 superposizioni.

giuseppe conte vincenzo amendola

 

(…) Quanto alla ripartizione delle risorse per tipologia, è certo che il piano italiano destinerà il 57 per cento del totale al green (inteso come riconversione ecologica di siti industriali) e alla digitalizzazione (riguarderà le imprese e lo Stato con egual impegno).

 

Un occhio particolare sarà destinato ad Industria 4.0 e forti investimenti sono previsti in progetti che investiranno il settore pubblico (digitalizzazione della pubblica amministrazione) e il settore privato (con serv izi alla clientela e cashless). Tutto ciò in un quadro di sviluppo infrastrutturale dove figureranno la banda larga, il 5G e anche il 6G.

L ULTIMO DPCM DI CONTE – MEME

giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 18

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...