mikhail fridman e petr aven putin

IL REGALINO A PUTIN DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA - I GIUDICI HANNO ANNULLATO LA DECISIONE DI INCLUDERE I MILIARDARI RUSSI MIKHAIL FRIDMAN E PETR AVEN, I COMPROPRIETARI DI ALPHA BANK, LA PIÙ GRANDE BANCA PRIVATA RUSSA, NELLA PRIMA LISTA DELLE SANZIONI UE – SECONDO LA CORTE, LA LORO L’ASSISTENZA ECONOMICA A PUTIN RISALE A PRIMA CHE MOSCA INVADESSE L'UCRAINA – LA RABBIA DELLA MOGLIE DI NAVALNY, YULIA NAVALNAYA: “NON FARÀ ALTRO CHE AIUTARE PUTIN A RIMANERE AL POTERE…”

Estratto dell’articolo di Jacopo Iacoboni per “La Stampa”

 

mikhail fridman

Con una sentenza imprevista e inopinata, ieri la Corte di giustizia dell'Unione europea ha accolto il ricorso che chiedeva di annullare l'inclusione dei miliardari russi Mikhail Fridman e Petr Aven – i comproprietari di Alpha Bank, la più grande banca privata russa – nella prima lista di sanzioni Ue, che vanno dal febbraio 2022 al marzo 2023.

 

La Corte - travolta da un'ondata di reazioni negative a questa sentenza - ha spiegato che la sentenza si applica solo alle sanzioni emesse fino al marzo 2023, e dopo quella data sia Fridman sia Aven sono stati ri-sottoposti a sanzioni. Con motivazioni che resistono. Tuttavia la motivazione della sentenza in loro favore resta una ferita per le istituzioni europee, e sembra un fantastico successo propagandistico per il Cremlino. Che infatti esulta. […]

Petr Olegovich Aven

 

Fortunatamente la revoca effettiva delle sanzioni richiederà una decisione da parte degli Stati Ue, e un portavoce della Commissione spiega «stiamo analizzando la sentenza e le sue implicazioni legali e pratiche. Spetta al Consiglio decidere se ricorrere in appello». È però indubbio che gli oligarchi russi hanno segnato un grosso punto a loro favore, che può minare l'impianto giuridico delle sanzioni a questi personaggi ritenuti vicinissimi a Putin.

 

La Corte stabilisce infatti che alcuni dei motivi addotti per sanzionare i proprietari di Alpha Bank – per esempio l'assistenza di Putin per promuovere gli investimenti della banca russa in Turchia – risalgono a prima che la Russia iniziasse a destabilizzare l'Ucraina e quindi non possono essere una prova.

 

Oligarchi russi - Oleg Tinkov - Alexey Miller - Oleg Deripaska - Mikhail Fridman

Oppure: il fatto che la figlia di Putin, Maria Vorontsova, gestisse la fondazione Alfa Endo, finanziata da Alfa Bank, non è sufficiente a dimostrare che Fridman e Aven avessero un rapporto speciale con Putin. Fridman e Aven nel 2018 andarono a Washington a negoziare, per conto della Russia, per evitare sanzioni.

 

Ma ciò avvenne nel 2018, quindi 4 anni prima della guerra, e la partecipazione per conto di Mosca alla tavola rotonda del Consiglio Atlantico non è sufficiente a stabilire il legame di Fridman e Aven con le autorità russe, ha deciso il tribunale.

 

mikhail fridman

Yulia Navalnaya ha definito dannosa la decisione della Corte Ue: «Non farà altro che indebolire il movimento contro la guerra e aiutare Putin a rimanere al potere». Maria Pevchik, la direttrice della Fondazione FBK: «La data di oggi dovrebbe essere segnata come il giorno in cui la politica europea delle sanzioni è crollata. È il giorno in cui Putin ha prevalso sui tribunali europei. Possiamo anche definirlo il "giorno del trionfo degli oligarchi"»

VLADIMIR PUTIN HA VOGLIA DI TE - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY vladimir putin ha voglia di temikhail fridman 4SIGILLI AL VILLA IN SARDEGNA DI Petr Olegovich Avenmikhail fridman

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO