IL PRIMO MINISTRO EGIZIANO, SHERIF ISMAIL CONFERMA I GRANDI RAPPORTI ECONOMICI CON L'ENI E SPOSA LA TESI DI BISIGNANI (“GIULIO REGENI È STATO UCCISO PER COLPIRE RENZI E L'ENI, CONSIDERATI TROPPO ATTIVI NEL NUOVO CORSO EGIZIANO'')
(AGI/NOVA)
Il tragico assassinio di Giulio Regeni e' "un atto criminale" che tuttavia non pregiudichera' le relazioni con l'Italia che sono "davvero uniche". Lo ha detto il primo ministro egiziano, Sherif Ismail a margine dell'Africa Forum 2016 che si e' aperto ieri a Sharm el Sheikh e si chiudera' oggi. "Credo che l'uccisione di Regeni rappresenti un crimine", ha detto Ismail, aggiungendo che "una squadra di investigatori sta lavorando al caso e non appena avremo i risultati di questa indagine li annunceremo".
In merito alle possibili ripercussioni della vicenda sui rapporti tra Roma e Il Cairo, il premier ha escluso gravi conseguenze negative: "Non credo che i legami con l'Italia siano stati danneggiati gravemente da questo incidente. I rapporti tra i nostri due paesi sono davvero unici, basti dire che i maggiori investimenti nel prossimo futuro saranno italiani, nel campo petrolifero e dei giacimenti di gas", ha detto Ismail.