RELAIS & GALÈRE - DE VILLEPIN NEI GUAI PER UNA “FORMINCHIONATA” - SOSPETTI DI VACANZE GRATIS PER L’EX PREMIER FRANCESE, IERI TRATTENUTO PER ORE IN CASERMA - AVREBBE MINACCIATO COSI’ IL SUCCESSORE DEL SUO AMICO BOULOT AL VERTICE DI RELAIS & CHATEAUX: “SE UN GIORNO QUALCUNO SI INTERESSERÀ PER SAPERE CHI È L’UOMO POLITICO CHE HA DORMITO CON CHI E IN QUALE CAMERA, LEI È MORTO...”

Alberto Mattioli per "la Stampa"

Un ex primo ministro in stato di fermo per una storia di fatture gonfiate è una notizia insolita in Francia, dove la magistratura è di solito molto rispettosa dei potenti o ex tali. Dominque de Villepin, premier di Jacques Chirac e bestia nera del di lui successore Nicolas Sarkozy, ieri è stato interrogato per ore in una caserma della gendarmeria nel sedicesimo arrondissement di Parigi.

Oggetto: il suo ruolo nella vicenda dei Relais & Châteaux, la prestigiosa associazione che riunisce alcuni degli hôtel e dei ristoranti più eleganti del mondo. Il giudice di Strasburgo Jean-Baptiste Poli indaga da più di due anni su un sistema di fatture false organizzato da Régis Boulot, presidente fino al gennaio 2006 dell'associazione, accusato di truffa e rimasto in carcere dal novembre 2011 al giugno scorso. Le fatture false, per un ammontare complessivo di un milione e 600 mila euro, sarebbero servite a finanziare «in nero» la realizzazione della guida annuale dei Relais & Châteaux.

Boulot è anche uno dei migliori amici di de Villepin, con il quale trascorreva spesso le vacanze. Come raccontò «Le Monde» nel dicembre scorso, nelle intercettazioni telefoniche di Boulot, molto ben introdotto nel ristretto mondo dell'élite francese, è spuntato ben presto il nome dell'ex primo ministro.

In particolare, de Villepin è sospettato di aver fatto pressioni su Jaume Tapies, successore di Boulot alla testa della Relais & Chateaux, perché non venissero a galla le malversazioni del suo predecessore. De Villepin avrebbe minacciato così Tapies: «Se un giorno qualcuno si interesserà per sapere chi è l'uomo politico che ha dormito con chi e in quale camera, lei è morto...».

In effetti, l'inchiesta riguarda anche i presunti favori concessi da Boulot ai suoi amici politici. I giudici vogliono soprattutto capire se abbia ottenuto qualcosa in cambio. La moglie di de Villepin, Marie-Laure, è già stata interrogata. Prossimamente toccherà al celebre chef Alain Ducasse (intercettato mentre diceva a Boulot che «bisogna presto tagliare la testa al tuo successore»), all'altro non meno celebre cuoco Joël Robuchon e l'ex ministro Xavier Darcos.

De Villepin è stato rilasciato poco dopo le 16 («Esigiamo da lui delle spiegazioni, ma sono dei fatti semplici, quindi non c'è bisogno che questo fermo duri più di una giornata», aveva anticipato il viceprocuratore di Strasburgo, Brice Raymondeau-Castanet) e si è affrettato a inviare un comunicato: «Ho potuto ripetere serenamente, semplicemente e nel quadro normale della procedura che non sono per niente implicato nello svolgimento di questo triste affare che tocca uno dei miei amici», scrive de Villepin.

Boulot ha ammesso le fatture false, ma negato di aver offerto vacanze gratis a uomini politici. E ha sempre detto che da lui l'ex primo ministro non ha mai avuto gratis nemmeno una notte in albergo. De Villepin trascorse le vacanze 2005 in un Relais & Châteaux in Martinica.

 

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