renzi emiliano

RENZI SOTTO ASSEDIO: LA BOMBA CONSIP SULLE PRIMARIE PD CON UNO SFIDANTE IN CAMPO (EMILIANO) CHE È ANCHE TESTIMONE DELL'INCHIESTA E L’ALTRO (ORLANDO) CHE È IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA - MATTEUCCIO: “RESTO DALLA PARTE DEI MAGISTRATI" - E SFIDA IL M5S NELLA BATTAGLIA DEI VITALIZI...

Goffredo De Marchis per la Repubblica

 

tiziano e matteo renzitiziano e matteo renzi

Non è una posizione facile da tenere, mentre escono le nuove carte dell' inchiesta Consip, ma la linea di Matteo Renzi è evitare con cura ogni polemica. Per la precisione, la scelta è confermare parola per parola la dichiarazione usata domenica sera alla trasmissione Che tempo che fa quando si è parlato del padre Tiziano: «Io sono dalla parte dei magistrati auspicando che le indagini siano rapide ».

 

A chi lo ha sentito, prima da Reggio Calabria e poi nel lungo viaggio in macchina verso Roma, l' ex segretario del Pd ha spiegato che nulla è cambiato rispetto a tre giorni fa, che il papà era indagato prima ed è indagato oggi, e sono nella medesima condizione Luca Lotti e il generale Del Sette. Il loro ruolo rispetto all' inchiesta non è cambiato, ripete Renzi ai suoi interlocutori. Dunque, bisogna ancora aspettare ed «avere fiducia nella magistratura», ha detto lo stesso Tiziano Renzi nel suo comunicato serale, facendo filtrare attraverso il padre la voce del figlio. Come sempre, più di sempre, aggiunge Renzi.

tiziano renzitiziano renzi

 

Naturalmente, è tutto molto più complicato. Perchè l' escalation della vicenda Consip cambia le cose anche di giorno in giorno, e una posizione "vecchia" di 72 ore fatica a reggere.

 

TOGA EMILIANOTOGA EMILIANO

C' è l' offensiva del Movimento 5 Stelle, c’è il condizionamento delle primarie per il Pd, con uno sfidante in campo che è anche testimone dell' inchiesta. Dentro il partito, ha spiegato Renzi ai fedelissimi, se bisogna preoccuparsi per un uso interno dei fatti giudiziari andrebbe chiesto agli avversari, non a lui. E se il corso dell' inchiesta stia accelerando per entrare nel percorso congressuale del Pd, andrebbe domandato ai magistrati, dicono i renziani. Adesso, però, fanno più paura i grillini scatenati e i fronti aperti per Renzi, in questo duello che anticipa le elezioni, si moltiplicano.

 

tiziano renzi luca lottitiziano renzi luca lotti

I 5 Stelle chiedono a Paolo Gentiloni di riferire in Parlamento «spiegando se ha ancora fiducia nel ministro Lotti», ha chiesto ieri in conferenza dei capigruppo della Camera il presidente dei deputati M5S Vincenzo Caso. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha detto che informerà il presidente del Consiglio della richiesta avanzata.

 

Per Luigi Di Maio la presenza del padre Tiziano nell' inchiesta chiama in causa direttamente Renzi e da lui vuole una risposta.

 

La Fondazione Open, finanziata quattro anni fa da Alfredo Romeo, è costretta a rispondere ai 5 Stelle attraverso il suo presidente Alberto Bianchi, un volto poco conosciuto del renzismo, ma è in realtà uno dei personaggi chiave della scalata dell' ex segretario, «l' unico dei fedelissimi ammesso nel cerchio pur non essendo un fiorentino del contado. Io sono di Pistoia », ama dire Bianchi scherzando. Sono del contado invece proprio Lotti e Marco Carrai, l' amico che ha accompagnato Renzi in California.

 

Ma nel corpo a corpo che l' ex premier sta ingaggiando con Grillo, le novità giudiziarie non sono l' unica fonte di preoccupazione. La battaglia dei vitalizi è cruciale e l' ex segretario sta tenendo sotto pressione il capogruppo alla Camera Ettore Rosato per fare in modo che il Pd non venga mai scavalcato dai grillini. Vanno marcati a uomo: in aula, in commissione, nella conferenza dei capigruppo.

ANDREA ORLANDOANDREA ORLANDO

 

Intanto Renzi continua la sua campagna elettorale per il congresso. Sarà tutta, dicono i suoi collaboratori, senza staff e senza cerimoniale, come è successo ieri in Calabria. Mentre infuriava la polemica giudiziaria, l' ex segretario ha raccontato il suo incontro con i ragazzi della Locride che combattono la 'ndrangheta: «Mi ha molto colpito ». Punterà ancora sul Sud, nei prossimi giorni. Lì dove il voto delle primarie, secondo i sondaggi, non gli è favorevole.

tiziano renzitiziano renziTIZIANO E MATTEO RENZITIZIANO E MATTEO RENZI

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO