MATTEO ESCI DAL TALK SHOW E SCAPPA A LONDRA! - PAROLA DI CHI CI VIVE, COME CATERINA SOFFICI: “IO HO TROVATO LA BANALITA’ DELLA NORMALITA’. QUI SI PUO’ FINALMENTE USCIRE DALLA DIMENSIONE SUDAMERICANA DA REPUBBLICA DELLE BANANE”

DAGOREPORT
Dal discorso di Matteo Renzi al Senato:

"Noi proponiamo a questo Senato di uscire dal genere letterario che i talk show hanno sostanzialmente sdoganato, un genere letterario per il quale non vi è trasmissione che non parta da un giudizio impietoso sulla situazione italiana, e poi con un servizio di una troupe all'estero che racconta come all'estero invece le cose vanno perfettamente bene e tutto sia straordinariamente bello e felice. Non è così. Usciamo dal coro della lamentazione..."

Ma quale focus letterario. Ma quale lamentazione. Se Renzi va avanti così tra un po' dirà che la crisi non esiste e i ristoranti sono pieni (l'abbiamo già sentita, ma gli italiani sono abbastanza fessi da cascarci ancora).

Matteuccio si legga l'ultimo libro di Caterina Soffici, "ITALIA YES ITALIA NO Che cosa capisci del nostro paese quando vai a vivere a Londra" appena uscito per Feltrinelli.

Un libro che ci casca a fagiolo, come direbbero nel paese natale di Renzi, (tra l'altro l'artista futurista Ardengo, di cui la Soffici è nipote, è il concittadino finora più illustre di Matteuccio, essendo nato proprio a Rignano sull'Arno nel 1879).

Scrive la Soffici: "Londra non è meglio dell'Italia. Ma a Londra io ho trovato la banalità della normalità. Qui si può finalmente uscire dall'emergenza continua e vivere normalmente. Ecco perché a Londra si vive peggio, ma si sta meglio. Perché è un posto normale. E' l'Italia a non esserlo più".

"Solo a Londra, negli ultimi due anni sono sbarcati 90.000 italiani. In tutto siamo ormai mezzo milione. Una città media italiana. Prendete Bologna e cancellatela dalla cartina. Lasciate un buco al posto di Firenze. O di Catania. O di Bari e Trieste messe insieme".

"Ora una grande fetta di italiani guarda al proprio paese come a una minaccia. La pietra che ti trascina a fondo. Un paese triste e senza speranza. Pieno di gente incattivita, che si guarda in cagnesco, che si accusa a vicenda. Costretto ancora una volta a sperare nello Stellone o nell'Uomo della provvidenza. Precipitato in una dimensione sudamericana, da Repubblica delle banane. Stiamo convincendo una generazione che studiare e vivere onestamente è inutile".

L'Uomo della provvidenza, alias Matteuccio, legga e capirà che la colpa non è dei talk show. All'estero non è tutto straordinariamente bello e felice e non è vero che tutto va bene. Ma succedono cose come quelle che racconta la Soffici in questo stralcio che pubblichiamo.

Quando gli italiani scenderanno in piazza con le ramazze (come a Londra) invece che con i forconi, allora Matteuccio potrà dire di aver cambiato verso all'Italia.

LO SPIRITO DI LONDRA
Da "Italia Yes Italia No" di Caterina Soffici, Feltrinelli editore.

"... Noi raccoglitori di junk mail siamo anche lettori delle notizie minori di cronaca cittadina. E una notizia mi ha particolarmente colpita, perché è molto più di un episodio: è l'icona di un popolo. Siamo in Temple Fortune Road, Barnet, sobborgo nel nord-ovest di Londra. Un pulmino della polizia parcheggia con i lampeggianti blu accesi sulle strisce riservate alla fermata del bus. Il fatto attrae l'attenzione dei passanti che pensano a un intervento di emergenza, tipo una chiamata al 999, il 113 di qui. Sarà una rapina? Un furto? Un omicidio? Invece niente inseguimenti né concitazione. Uno solo dei due agenti scende con calma dalla vettura e si dirige a passo lento verso un Costa Coffee, per poi ritornare senza fretta verso il pulmino portando in mano due caffè. E fin qui non sarebbe neppure una storia.

E' il seguito a renderla stupefacente. Quando capiscono che non si trattava di un intervento di emergenza ma di una pausa caffè i passanti da incuriositi diventano scandalizzati e indignati: come hanno potuto i due insolenti poliziotti parcheggiare in un posto proibito abusando delle loro prerogative? Così uno dei passanti, il più indignato, tal Mr D., si rivolge alla polizia denunciando il grave abuso di potere.

Il fatto appare così serio da occupare una intera pagina dell'Evening Standard, il giornale pomeridiano distribuito gratuitamente in metropolitana, letto da milioni di pendolari. Quindi si suppone che questi milioni di lettori siano interessati al caffè preso con i lampeggianti accesi e si indignino in egual misura. Il giornale intervista addirittura il testimone che dichiara: "Il conducente se ne stava lì seduto e si guardava intorno in modo furtivo e io ho pensato che fosse un comportamento strano. Per questo ho deciso di aspettare, così ho visto l'altro che usciva da Costa portando due caffè. Ho pensato che fosse un abuso assoluto dei loro privilegi e l'ho detto a quei due. Se avessi parcheggiato io in quel posto mi sarei beccato una multa. Loro hanno bloccato il traffico fermandosi in una corsia per i bus".

Ma non finisce qui. All'indignazione verbale sono seguiti i fatti. Perché l'indignato Mr D. si è rivolto alla stazione di polizia per lamentarsi. E lì si sono subito attivati per "monitorare strettamente la situazione" e hanno dato una bella strigliata ai due agenti. L'ispettore capo ha dichiarato: "Noi incoraggiamo i nostri agenti ad avere rapporti e a servirsi nei negozi locali, ma lo devono fare nella maniera giusta. Noi siamo consapevoli che il modo nel quale i nostri agenti si comportano è della massima importanza e questo tipo di comportamento è inaccettabile". La storia finisce con i due tapini ammoniti e posti sotto "stretta sorveglianza". Nel caso dovessero azzardarsi a prendere altri caffè abusando dei loro privilegi.

Una piccola storia. Ma è dalle piccole cose che si costruisce una grande comunità, unita da quello che è il vero spirito di Londra. Hanno fatto il giro del mondo le foto di cittadini comuni con la ramazza e i sacchi neri per ripulire la città dopo i disordini nei sobborghi dell'estate 2011. Centinaia di abitanti riversati in strada spontaneamente, dalla corpulenta donna giamaicana che si piazza di fronte ai rivoltosi dicendo loro che non era quello il modo di fare la rivolta, ai commercianti turchi di Dalston e Green Lanes che si sono messi a difesa dei loro negozi di frutta e verdura muniti di mazze da baseball spalleggiati dalla popolazione.

Noi lettori di junk mail e di cronaca nera lo sappiamo: lo spirito di Londra è figlio della democrazia diretta e la nutre a forza di piccole storie".

 

 

ristoranti italiani londra caterina soffici-Ma le donne noGrosvenor Square Marzo F CATERINA SOFFICIdallelicottero a destra la City in fondo il Canary Wharf city-londraLONDRA IMPIEGATI DELLA CITY londra city emigranti italiani londra consolato italiano

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...