giorgia meloni matteo renzi compleanno

IL SOLITO RENZI: PARTE PER ROTTAMARE LA MELONI E POI DICE CHE SE LA DUCETTA “DOVESSE FARE LA SEPARAZIONE DELLA CARRIERE, NOI DI ITALIA VIVA LA VOTEREMO” – MATTEONZO FESTEGGIA I 50 ANNI TRA PAPPA AL POMODORO, CANZONI DA ETERNO PETER PAN ("FOR EVER YOUNG") E BORDATE CONTRO LA PREMIER I GIUDICI E SALVINI (“E’ INCAPACE O PORTA SFIGA? TUTTE E DUE LE COSE”) - LA MELONI USA IL DIVIDE ET IMPERA: “HA FATTO UN ACCORDO SULLA RAI CON CONTE E ORA DARÀ LA PRESIDENZA DI UNA COMMISSIONE AD AZIONE” (CALENDA ERA IL GRANDE ASSENTE ALLA FESTA) - VIDEO

 

Francesco Boezi per il Giornale - Estratti

 

renzi festa per i 50 anni

(…) «Se la Meloni dovesse fare la separazione della carriere, noi la voteremo», aggiunge. «Non siamo un’opposizione trinariciuta, la nostra idea è di essere in campo per un centro che non abbia alla propria base una ideologia oppositiva». E ancora: «L’essenziale ora è capire come fare le cose che bisogna fare».

 

La Meloni - Renzi ne è convinto usa il «divide et impera»: «Ha fatto un accordo sulla Rai con Conte e ora darà la presidenza di una commissione ad Azione. Il problema chiosa - è che queste cose dovrebbe dirle tutta l’opposizione. Il colmo è che debba dirle solo io». Negli ambienti Iv sono convinti che la maggioranza di centrodestra stia per votare Elena Bonetti, ora in Azione ma ex proprio d’Iv, alla presidenza della commissione sulla denatalità.

 

matteo renzi compie 50 anni 1

Per il resto, Renzi, camicia celeste e pantaloni bianchi, gira tra i tavoli, conteso per i selfie. Il menù: paccheri alla cinta senese, pappa al pomodoro, peposo dell’impruneta, vino toscano e gelato artigianale. Nel discorso che precede il buffet, circa mezz’ora di arringa, l’ex premier annuncia l’uscita di un altro libro: «L’influencer». Il leader Iv si propone così come fact checker della presidente del Consiglio. I toni sono aspri, più duri persino di quelli dei dem: «Cara Giorgia, noi non siamo tuoi sudditi», tuona dal palco l’ex sindaco di Firenze. «Ci davano morti e sempre qua siamo», conclude il festeggiato. La strategia d’Iv è che quello spazio, quello che oggi vale il 2%, sia determinante alle prossime Politiche.

 

 

RENZI

matteo renzi compie 50 anni 2

Estratti da open.online

Prima le candeline spente all’evento Next davanti a 2 mila invitati, tra amici, colleghi, iscritti al partito e simpatizzanti. Poi la festa più ristretta, 260 ospiti in tutto, per la festa vera e propria insieme alla famiglia, con la moglie Agnese e i tre figli Ester, Francesco ed Emanuele. Matteo Renzi ha festeggiato i 50 anni sul palco del teatro Cartiere Carrara di Firenze e poi al Grand Hotel Principe Di Piemonte di Viareggio.

 

Attaccando la premier Giorgia Meloni, rivendicando il ruolo del centro che guarda a sinistra, scartando regali e parlando a braccio in maniche di camicie. Sul palco del nEXt è salito sulle note di Forever Young suonate dal sassofonista turco, Fuat Sunay.

 

Nel mirino, chi ora siede a Palazzo Chigi. «Cara Giorgia, non ci metti a cuccia. Non sei la più forte. Sono gli altri che non sono uniti. Hai solo realizzato un canile in Albania», ha detto nel suo stile, tra critica politica e ironia con immagini potenti, «è molto diversa da come sembra, dice sempre la cosa che la gente si vuol sentire dire, ma poi nella quotidianità mancano le risposte e il suo governo ha al suo fianco pezzi della comunicazione e della stampa».

matteo renzi compie 50 anni 3

 

Il senatore toscano di Italia Viva ha quindi sottolineato l’importanza che potrà avere il centro, di cui vuole essere guida: «Quel 2-3% tra due anni sarà decisivo, abbiamo due anni di tempo per riempire di contenuti questo centro che guarda a sinistra. Il grande asset di Giorgia Meloni è che non ha dall’altra parte gente che si mette assieme».

 

Matteo Renzi, i regali per i 50 anni

Dopo il pranzo offerto da Travaglio con la condanna per diffamazione, la festa si è spostata a Viareggio con gli invitati più intimi. C’erano, ricostruisce Repubblica, lo stilista Toni Scervino, il presidente degli albergatori Bernabò Bocca, Augusto Minzolini. Francesca Campana Comparini senza il marito Marco Carrai, il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, Raffaella Paita, Silvia Fregolent, Francesco Bonifazi, l’ex senatore Andrea Marcucci. E tutti gli ex ministri del suo governo, a partire da Maria Elena Boschi, e poi Angelino Alfano, Giuliano Poletti, Roberta Pinotti, Dario Franceschini, Marianna Madia, Andrea Orlando, anche Luca Lotti e Pierferdinando Casini. Manca Teresa Bellanova, assente per influenza.

renzi meloni

 

E Carlo Calenda, non invitato. Tra i regali scartati dal leader di Italia Viva, elenca il Corriere della Sera, un’affettatrice manuale rossa Berkel e alcuni tra i migliori prosciutti di Parma per testarla subito. Ma anche una maglietta nera con scritto: Il tempo è galantuomo e la data dell’assoluzione nel processo Open, e un album di foto, dall’infanzia a oggi. Con la dedica dei versi del poeta Franco Arminio: «La vede solo chi ci ama la bandiera che ci sventola nel viso, la verità per cui lottiamo, il sogno ancora non ucciso».

matteo renzi compie 50 anni 4matteo renzi compie 50 anni 8matteo renzi si bacia da solo creato con iamatteo renzi compie 50 anni 6matteo renzi compie 50 anni 7

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…