GUARDATE LA FINE DI QUEL NAZARENO – RENZI E LA FEDELE “MARIA ETRURIA” PREPARANO LA RETE ANTISOVRANISTA IN PARLAMENTO. MATTEUCCIO CREDE DAVVERO CHE UN DOMANI POSSA TORNARE A PALAZZO CHIGI (CIAO CORE) E PER QUESTO FLIRTA CON I FORZISTI MODERATI DELUSI DAI DUE FORNI DEL CAV. CON SALVINI – MA CHI SALE IN CATTEDRA È MASSIMO D’ALEMA. COME DAGOSPIA È IN GRADO DI ANTICIPARE, CON L’INIZIO DELL’ANNO SARÀ…
Marco Antonellis per “Dagospia”
MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI VICINI VICINI
Solo chi non lo conosce si è meravigliato della recente dichiarazione di Matteo Renzi a favore di Silvio Berlusconi: "Amici lo dico forte: la sinistra italiana che oggi sta zitta su Salvini dovrebbe chiedere scusa a Berlusconi. Rispetto alle norme ad personam di Salvini Berlusconi era un pischello", ha spiegato il toscano. Perché Matteo Renzi, come spiegano gli amici più intimi, non ha ancora rinunciato all'idea di tornare a Palazzo Chigi e crede veramente che un domani la cosa possa di nuovo avverarsi (e finalmente appare sinceramente pentito di non essere completamente uscito di scena dopo la disfatta del 4 dicembre).
PAOLO ROMANI MARIA ELENA BOSCHI
Per farlo, però, ha bisogno dei voti dei moderati, di tutti i moderati. Per questo strizza l'occhiolino a Silvio Berlusconi e ai berluscones perché come spiegano i fedelissimi "a Matteo interessano i voti dei moderati non certo fare accordicchi con i parlamentari di Forza Italia che di voti non ne hanno nemmeno mezzo o di ricreare fantomatici assi con il Cav".
Non per niente sono stati i parlamentari di Forza Italia (bisognosi di un seggio per non restare fuori dal prossimo Parlamento) a far trapelare la notizia dei possibili abboccamenti tra uomini del partito del Cavaliere e l'ex segretario del Pd.
Sono molti, infatti, in Forza Italia i delusi dalle ultime mosse del Cav soprattutto per quanto riguarda l'insistenza con la quale punta ancora sull'alleanza con Matteo Salvini seppure ormai più che altro a livello locale ma sbaglia chi pensa, dalle parti del Cav, di utilizzare Matteo Renzi come un taxi per trovare facili seggi o per riciclarsi in vista delle prossime elezioni. Sarà molto difficile, raccontano fonti del giglio magico, convincere il senatore di Rignano ad accordarsi con il partito del Cavaliere magari in vista delle prossime europee.
A differenza poi di quanto sperano i berluscones, per Matteo Renzi difficilmente si andrà ad elezioni nazionali prima di quelle per il Parlamento di Bruxelles: "Il collante del potere è ancora troppo forte" ha spiegato ai suoi.
Intanto chi sale in cattedra, nel vero senso della parola, è Massimo D'Alema. Come Dagospia è in grado di rivelare con l'inizio del nuovo anno il leader maximo sarà Professore di Storia delle Relazioni Internazionali presso la Link Campus University. Tra i principali temi che verranno trattati ci saranno la storia dell'integrazione europea, la storia delle relazioni politiche fra l'Europa ed il resto del Mondo e l'impatto delle nuove tecnologie sui sistemi democratici.