RENZI PINOCCHIO: "NESSUNA MANOVRA CORRETTIVA NEL PROGRAMMA DI GOVERNO DOPO IL DATO NEGATIVO DI IERI SUL PIL" - E SUL CASO GENOVESE IL NASO SI ALLUNGA ANCORA DI PIU’: "NON ABBIAMO INSEGUITO GRILLO"

Da "Il Sole 24 Ore"
Nessuna manovra correttiva nel programma del Governo. A escluderlo in maniera categorica, dopo le notizie molto negative sul Pil italiano, è il premier Matteo Renzi, intervistato questa mattina da Alessandro Milan a Radio24. «Di solito - spiega il premier - le manovre si fanno per mettere nuove tasse.
Quello che è accaduto nei primi 70 giorni di governo è che si è fatta una manovra non per mettere nuove tasse ma per cancellare un po' di tasse a chi non arriva alla fine del mese». Il bonus degli 80 euro sono «una misura anticiclica» che «resterà per sempre». Il prossimo anno, passando dalla legge di Stabilità, assicura poi Renzi, sarà estesa a partite Iva, pensionati, incapienti.
Il Decreto Lavoro semplifica le assunzioni
Tra i temi del giorno toccati da Renzi anche il Dl Lavoro, appena convertito definitivamente in legge dalle Camere. «Estendere per 36 mesi i contratti a termine - sottolinea rispondendo a chi accusa il Dl Poletti di precarizzare il lavoro - significa consentire agli imprenditori di avere più semplicità di assumere. I precari ci sono già».
Quanto al blocco sui contratti di lavoro, «una delle cose che più ci viene rimproverata», Renzi ricorda come questa generazione «che ha il 43 per cento di giovani di disoccupati, il lavoro non ce l'ha neppure. È una generazione di senza lavoro».
Europee, chi vota Pd il 25 maggio non vota Cgil
Sul fronte delle relazioni con i sindacati, tornate incandescenti proprio con l'approvazione del decreto Lavoro, Renzi non nasconde le distanze, soprattutto con la Cgil. «Abbiamo idee diverse ma può essere un elemento incoraggiante per il Pd e per la Cgil. Se volevo fare il segretario della Cgil mi candidavo lì, anzi no perché nella Cgil non ci sono le primarie. Sia chiaro che il 25 maggio chi vota Pd non vota per la Cgil».
Caso Genovese, non abbiamo inseguito Grillo
Sul voto della Camera che ieri ha autorizzato l'arresto del deputato Pd Francantonio Genovese, Renzi rigetta l'accusa che sia stato «immolato» per ragioni elettorali: «Cerchiamo di usare le parole giuste...». Io, aggiunge Renzi, «ho rispetto per Genovese che farà le sue valutazioni e le sue scelte.
Soprattutto quando una persona viene privata della libertà personale - osserva Renzi - é sicuramente una persona che vive un momento difficilissimo. E va rispettata. Ma come si fa a dire che noi abbiamo inseguito Grillo? Noi abbiamo detto una cosa fin dal primo giorno: se sei una persona colpita» da un provvedimento giudiziario «il tuo diritto a usare le prerogative parlamentari sta in piedi solo se c'é fumus persecutionis. Se questo non c'é il parlamentare é uguale a tutti gli altri».

 

 

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