MOVIMENTO CINQUE SPINE - GRILLO SI LASCIA FOTOGRAFARE CON UNA CORONA IN SPIAGGIA - RESA DEI CONTI NEL M5S: LA RETE CONTESTA L’EURODEPUTATA MOI: UNA BALLA LA SUA SCOPERTA ANTICANCRO - NEL MIRINO ANCHE UNA CONSIGLIERA COMUNALE CHE POSO’ PER UN CALENDARIO DI SOSTEGNO A PRODI

1. GRILLO CON LA CORONA DI SPINE
Da ‘repubblica.it'

Una corona di "spine" indossata in riva al mare per assumersi la colpa del mancato successo elettorale del Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo si è fatto fotografare così a Marina di Bibbona, dove sta trascorrendo un breve periodo di vacanza dopo la campagna elettorale per le elezioni europee. La corona è stata realizzata dallo stesso Grillo con alghe raccolte sulla spiaggia

2. I GRILLINI SI SCANNANO DOPO IL KO ALTRA GRANA: LA FINTA SCIENZIATA
Mariateresa Conti per ‘Il Giornale'

Altro che Maalox e vincia¬mopoi# . Altro che video¬messaggio rassicurante post voto. Tra i Cinque stelle sot¬to choc per il flop elettorale, è tempo di redde rationem , come nei partiti di una volta. E così è ca¬os. Un documento interno dello staff della Camera che cancella uno dei dogmi, il divieto di tv, fa infuriare i guru Grillo e Casaleg¬gio.

E come se non bastassero le polemiche che investono i lea¬der in prima persona- Grillo per la promessa mancata di lasciare la politica, Casaleggio per il figlio Davide in ascesa e ribattezzato impietosamente «"Pier" Davi¬de » dalla rete- ecco che i guru de¬vono affrontare l'ennesima gra¬na interna: quella dell'elezione, a Bruxelles, di Giulia Moi, biolo¬ga sarda che si auto-attribuisce la scoperta di una molecola anti¬cancro che, evidentemente, co-nosce solo lei visto che la sua pre¬sunta scoperta non è citata da nessuna parte.

La storia della sedicente scien¬ziata pent¬astellata è uno degli ar¬gomenti più gettonati in rete. La polemica comincia prima delle elezioni, quando un gruppo di militanti grillini, con una lettera pubblicata sul sito delle Euro¬pee del M5S, parte all'attacco di Giulia Moi, 43 anni, candidata nelle Isole: «Riteniamo che sia¬no doverose alcune spiegazioni sia su quella che ci sembra una palese violazione del codice di comportamento, sia per i conte-nu¬ti dubbi nel suo profilo di can¬didatura », scrivono.

E il dubbio principale sta in un'affermazio¬ne che la Moi ha inserito nel suo curriculum: «Ho scoperto una molecola proveniente da una pianta della foresta Sud Africana efficace per la leucemia e il mela¬noma, premiata per la scoperta dal King's College (di Londra, ndr ) e dalla Stiefel/GSK».

I penta¬stellati invocano sanzioni, rimar¬cando che della ricerca che la Moi usa per farsi propaganda, non c'è traccia. Sullo stesso sito la Moi risponde, smentendo. Ma la toppa è peggiore del buco. A proposito della celebre ricerca rimanda a un link, il libro della sua tesi di dottorato.Ma è soprat¬tutto l'altra giustificazione, quel¬la cioè che la ricerca sia segreta perché la multinazionale part¬ner è titolare dei diritti, che scate¬na ironie malevole.

Grane, solo grane, una dietro l'altra per Grillo e Casaleggio. È soprattutto sul documento inter¬no, illustrato martedì sera nel¬l'assemblea alla Camera, che ie¬ri è stato il caos tra i Cinque stelle. E a leggere alcuni passaggi si ca¬pisce perché i capi si siano infu¬riati. Eccone uno: «Il voto del 25 marzo non è stato tanto pro Ren¬zi o pro Pd, nonostante le percen¬tuali bulgare, quanto contro il M5S e lo spettro della "paura"». E di conseguenza «Renzi ha stra¬vinto, con percentuali senza pre¬cedenti nella storia della Repub¬blica se si escludono i risultati della Dc del dopoguerra». Di chi la colpa? Dei parlamentari, spes¬so percepiti come «saccenti, non umili e poco affidabili».

De¬gli italiani, affezionati al mito del¬l' «uomo forte, fattore che ciclica¬mente torna, da Mussolini a Ber¬lusconi ».Ma pure-e qui l'analisi in riunione sarebbe stata di Sil¬via Virgulti, tv coach esterna allo staff-alla comunicazione«nega¬tiva » di Grillo, al messaggio «in¬quietante e non rassicurante » di Casaleggio. Come risalire? Me¬no urla e più proposte concrete. Ritorno allo streaming.

E soprat¬tutto più tv: «Se si decide di voler raggiungere il 51% allora biso¬gna adeguare il messaggio» e «far ricorso a strumenti appro¬priati (tv in prima istanza)». Il contrario di quel che Casaleggio dice. Grillo ieri pomeriggio, furi¬bondo, ha lasciato la sua casa di Sant'Ilario (ha colpito con la por¬tiera dell'auto una cronista, ma poi si è scusato) dopo aver pub¬blicato sul suo blog un post dello storico Aldo Giannuli dal titolo «Grillo non si deve dimettere». Una excusatio non petita per una richiesta di coerenza («O noi o lo¬ro, se perdiamo lascio»,diceva al¬la vigilia) che nel M5S dilaniato più di uno sussurra.


3. SI SPOGLIÃ’ PER PRODI, ORA VIENE ELETTA CON M5S
Matteo Bocchialini per ‘Il Giornale'

In consiglio comunale a Reggio Emilia siederà una avvenente grillina, entusiasta di portare avanti battaglie pentastellate e di dare del filo da torcere al Pd. Non è però per la virtù demolitrice M5S che i più si ri¬cordano di Silvia Incerti (nella foto ), ma per un passato prodiano senza veli.

Silvia, infatti, era convinta fan del Professore. Tanto potè il Mortadella e il suo repentino tentennamento politico (era il 2007) che la musa di Romano organizzò assieme ad altre 12 ragazze un calendario di sostegno in cui le giovani pasionarie ritratte esibiva¬no le proprie grazie.

«Il governo era in cri¬si, avevo 21 anni ed era solo un'operazio¬ne di marketing. Volevamo si sapesse che c'erano dei giovani che sostenevano Pro¬di». Alla faccia del sostegno. Il calendario andò a ruba anche senza l'apparente gra¬dimento di Mortadella, avvezzo a una di¬screzione appresa in Europa.

Fatto sta che il conseguente riciclaggio a cinque stelle di Silvia ha coinciso con un abbottona¬mento generale. Nel manifesto sorride eterea, apparentemente svuotata di ogni malizia, avviluppata in panni ben copren¬ti da stagista di studio legale. Da nuda nata che era, Silvia passa ad incarnare uno dei pilastri della «nuova questione morale». Ai posteri la sentenza se le malizie di ieri potranno frenare i moralismi di oggi.

 

 

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