salvini di maio troika

LA REUTERS CI INDICA IL CETRIOLO CHE VERRÀ: “LA BCE NON POTRÀ SOCCORRERE L'ITALIA IN CASO DI CRISI DI LIQUIDITÀ A MENO CHE ROMA NON ENTRI IN UN PIANO DI SALVATAGGIO DELLA UE” - I “PONTIERI” BUFFAGNI E GIORGETTI PROVANO A MEDIARE SUL DEF - LA FRONDA M5S, EMILIO CARELLI IN TESTA, CRITICA DI MAIO PER I SUOI TONI A CAUDILLO - SCONTRI IN MAGGIORANZA SULLA LEGITTIMA DIFESA

1 - MALUMORI LEGA-M5S, AL LAVORO I «PONTIERI» BUFFAGNI E GIORGETTI

Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

 

di maio salvini

Passa senza problemi per la maggioranza di governo la nota di aggiornamento al Def, con un doppio voto favorevole di Camera e Senato. Ma mentre nelle Aule si votava, tutto sommato, senza troppi patemi d' animo, nei mercati finiva la tregua con lo spread: il differenziale tra Btp e Bund tedesco a 10 anni chiudeva in rialzo, salendo a 304 punti base. La Borsa di Milano, invece, ha perso l' 1,84%. E la Reuters scrive sul suo sito, citando cinque fonti, che «la Bce non potrà soccorrere l' Italia in caso di crisi di liquidità a meno che Roma non entri in un piano di salvataggio della Ue».

 

STEFANO BUFFAGNI LUIGI DI MAIO

Nella Nota approvata ieri si prevede, tra l'altro, l'innalzamento del deficit, si introduce la quota 100 per anticipare l' uscita pensionistica, il reddito di cittadinanza e la flat tax.

Tutte misure la cui consistenza dovrà essere misurata. La riforma della Fornero, per esempio, entrerà in vigore probabilmente da aprile, come prevede il leghista Claudio Borghi. Un ritardo che fa risparmiare soldi, ma che non piace a Matteo Salvini. Il quale nelle ultime ore ha subito una contestazione dall'ala più morbida del Carroccio, capitanata da Giancarlo Giorgetti.

 

giancarlo giorgetti

Il sottosegretario alla buvette ha abbracciato e ha parlato a lungo con Stefano Buffagni, preoccupato dalle ricadute della politica economica decisa dal governo. Due pontieri al lavoro per ridurre gli eccessi dei rispettivi movimenti. Del resto la fronda cresce anche tra i 5 Stelle. Si rimprovera a Luigi Di Maio un eccesso di toni. Emilio Carelli allarga le braccia: «Le critiche di Mattarella? È da tempo che io, e non solo io, dico che dobbiamo abbassare i toni e dialogare di più».

 

Ma la reprimenda del Capo dello Stato provoca qualche frizione anche tra gli alleati.

Con il sottosegretario leghista Raffaele Volpi che rimpalla la responsabilità sui 5 Stelle: «Non siamo stati noi ad attaccare Bankitalia e a fare la lista di proscrizione dell' ufficio parlamentare di bilancio».

emilio carelli

 

2 - AL SENATO I GRILLINI TENTANO IL COLPACCIO: "PER SPARARE NON BASTA ESSERE TURBATI"

Francesca Angeli per “il Giornale”

 

Tensioni in maggioranza sulla legittima difesa. I Cinquestelle cercano di limitare i casi nei quali la legge, voluta dalla Lega, considera giustificato reagire comunque anche con un'arma Per il Carroccio la difesa è sempre legittima come ha più volte ribadito il leader Matteo Salvini: «Se un ladro entra a casa mia di notte lo stendo».

 

La riforma con la quale si introduce il principio di «presunzione di legittima difesa», è in discussione in Commissione Giustizia del Senato, relatore, il leghista Andrea Ostellari. Due giorni fa sono stati depositati gli emendamenti che hanno messo in luce la distanza all'interno della maggioranza giallo-verde.

 

banca centrale europea

Il senatore M5s Francesco Urraro propone correzioni significative al provvedimento. Nel testo base si punta ad escludere la punibilità se chi si difende si trova «in stato di grave turbamento derivante dalla situazione di pericolo in atto». Insomma non sarebbe più rilevante il possesso di un'arma da parte dell'aggressore per appellarsi alla legittima difesa. I grillini chiedono che venga eliminata la non punibilità automatica in caso di «stato di grave turbamento».

 

MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA

Non solo. I pentastellati chiedono anche di correggere le modifiche all'articolo 52 del codice penale. Per la Lega «agisce sempre in stato di legittima difesa colui che compie un atto per respingere l'intrusione posta in essere con violenza». M5s chiede di precisare che la non punibilità scatta quando ci sia «violenza alla persona», quindi non un generico «violenza».

 

Sarà difficile però che la Lega accetti limitazioni perché il principio della presunzione di legittima difesa è uno dei cavalli di battaglia di Salvini che con l'approvazione della sua riforma conta di veder salire ancora il Carroccio nei sondaggi. Come conciliare la posizione leghista con quella dei grillini? L'altro vicepremier, Luigi Di Maio ha più volte ribadito di essere contrario alla diffusione delle armi e ad un'idea di giustizia fai da te.

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO