ricardo franco levi carlo rovelli

ABBIAMO SCHERZATO! – RICARDO FRANCO LEVI, COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO ALLA FIERA DEL LIBRO DI FRANCOFORTE, CI HA RIPENSATO E RINNOVA A CARLO ROVELLI L’INVITO A PARTECIPARE ALLA “BUCHMESSE” – LEVI: “È STATO SOLO UN MIO SCRUPOLO. A UN INTELLETTUALE COME ROVELLI NON SI DICE DI COSA PARLARE AVEVO TIMORE CHE LA SUA STESSA PARTECIPAZIONE FOSSE LETTA SULLA BASE DELLE POLEMICHE SORTE IL 1° MAGGIO, PER CUI SI SAREBBE TORNATI A PARLARE DI QUELLO E NON DELLO SCIENZIATO CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO. HO CAMBIATO IDEA PERCHÉ…

1. STOP A ROVELLI ALLA BUCHMESSE, POI LEVI CI RIPENSA

Mauretta Capuano per l’ANSA

 

ricardo franco levi 2

Stop a Carlo Rovelli alla Buchmesse e poi dietrofont del commissario straordinario del governo alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2024, Ricardo Franco Levi, che dopo aver scatenato reazioni di grande dissenso, rinnova al fisico l'invito a partecipare alla cerimonia d'inaugurazione "per condividere con tutti noi la bellezza della ricerca e il valore della conoscenza".

 

Il ritiro dell'invito era arrivato a Rovelli in una lettera di Levi, che è anche presidente dell'Associazione Italiana Editori, in cui veniva sottolineato che dopo l'intervento al Concertone del Primo Maggio a Roma in cui il fisico aveva parlato di una possibile escalation nella guerra in Ucraina attaccando, pur senza nominarlo, il ministro della Difesa Guido Crosetto, la sua partecipazione a Francoforte avrebbe fatto "rivivere polemiche e attacchi".

 

Immediata l'alzata di scudi in difesa di Rovelli, la piena solidarietà del mondo della cultura, la richiesta di un ripensamento e la contrarietà alla censura espressa da molti intellettuali ed esponenti del governo, a partire dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

 

carlo rovelli

"In generale, avendo subito censure, sono contrario ad infliggerle ad altri. Magari a quella del professor Rovelli aggiungerei qualche altra voce, quella di Pierangelo Buttafuoco, Francesco Borgonovo, Marcello Veneziani o altri in omaggio al pluralismo" sottolinea Sangiuliano.

 

Al ministro Crosetto "dispiace deludere gli esperti dei complotti all'italiana, sempre in servizio, che parlano già di 'censura o pressioni", in merito alla decisione di Levi e spiega: "Non l'ho mai sentito in vita mia" e "sono il primo ad auspicare un ripensamento della decisione presa".

 

guido crosetto

E lo stesso Levi conferma: "Ho espresso le mie scelte nella qualità di commissario straordinario, senza aver ricevuto alcuna pressione o sollecitazione e per adempiere con rigore alla responsabilità istituzionale che mi è stata conferita con un decreto del Presidente della Repubblica".

 

Preoccupato "per il clima di censura che si respira nel nostro Paese" Sandro Ruotolo, responsabile informazione e cultura della segreteria del Partito Democratico. "Rabbia ed imbarazzo" da parte del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Che facciamo: selezioniamo i nostri intellettuali in modo da essere sicuri di non offendere esponenti di governo? Che vergogna!" scrive sui suoi social il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.

 

 A chiedere un ripensamento a Levi, anche l'Associazione Italiana Editori che ha riunito oggi il Comitato di presidenza in cui ha "unanimemente espresso comprensione per le ragioni di prudenza istituzionale che hanno determinato le decisioni prese" ma anche l'auspicio che "possa confermare la presenza del professor Carlo Rovelli a Francoforte". Anche il Gruppo Feltrinelli ha sollecitato un ripensamento di Levi sperando "che l'invito a Carlo Rovelli venisse confermato".

 

ricardo franco levi 1

 A denunciare la "gravità dell'autocensura" Teresa Cremisi, presidente di Adelphi, per cui è da poco uscito l'ultimo libro di Rovelli 'Buchi bianchi' e l'amministratore delegato Roberto Colajanni che hanno parlato di "una decisione dalla quale non possiamo che dissociarsi". In un post su Facebook Nicola Lagioia, direttore uscente del Salone del Libro di Torino dice che "così dal mondo dell'editoria passa un brutto segnale".

 

 L'amministratore delegato di Mondadori Libri, Enrico Selva Coddè sottolinea come "l'indipendenza di pensiero, l'universalità delle idee e la pluralità di voci siano tra i valori fondanti della libertà, della democrazia e, per questo, dell'editoria". Inaccettabile per l'Associazione degli editori indipendenti italiani "che una figura della rilevanza intellettuale di Carlo Rovelli subisca forme di censura preventiva".

 

teresa cremisi

Tanti i tweet e le prese di posizione sui social. Michela Murgia dice "la censura di Levi è un punto di non ritorno: legittima la punizione del dissenso su richiesta del potere", Silvia Ballestra afferma: "allarme massimo per la libertà di pensiero in questo paese" e la filosofa Donatella Di Cesare: "Schierarsi per la pace vuol dire pagare un prezzo altissimo. Vergogna!".

 

2. LEVI: «SU ROVELLI SCELTA SOLO MIA, HO CAMBIATO IDEA DOPO LA RICHIESTA DEGLI EDITORI»

Estratto dell’articolo di Alessia Rastelli per www.corriere.it

 

«È stata totalmente una mia scelta per garantire un sereno sviluppo soprattutto della cerimonia d’inaugurazione della Fiera del Libro di Francoforte, evitando che ci potesse essere qualsiasi elemento d’imbarazzo. Immaginavo che, dato ciò che è successo di recente, la partecipazione del professor Rovelli sarebbe stata accompagnata non dall’attenzione ai temi della conoscenza e della ricerca, quanto da un ritorno sulle polemiche legate all’intervento al concerto del 1° Maggio». Così Ricardo Franco Levi, commissario del governo per l’Italia ospite d’onore alla Buchmesse 2024, il quale ha intenzione di restare al suo posto, spiega l’iniziale decisione, poi rivista, di revocare l’invito al fisico all’apertura della Fiera.

 

nicola lagioia salone del libro 3

L’Italia sarà ospite a Francoforte nell’ottobre 2024, data ancora piuttosto lontana.

« […] per come conosco l’informazione, anche nel 2024 l’attenzione sarebbe tornata comunque sulla polemica del 1°Maggio. E sarebbe stato un possibile elemento d’imbarazzo per i rappresentati istituzionali dell’Italia».

 

Da parte loro c’è stata qualche indicazione su Rovelli?

«No. È stato solo un mio scrupolo. Sono stato incaricato con un decreto del presidente della Repubblica di garantire la partecipazione dell’Italia, è mia responsabilità un controllo rigoroso».

 

ricardo franco levi 5

Temeva che Rovelli riproponesse a Francoforte temi simili a quelli del 1° Maggio?

«A un intellettuale come Rovelli non si dice di cosa parlare. Non avevo timore per i temi, quanto che la sua stessa partecipazione fosse letta sulla base delle polemiche sorte il 1° Maggio, per cui si sarebbe tornati a parlare di quello e non dello scienziato conosciuto in tutto il mondo».

 

Perché ha cambiato idea?

«Sabato si sono riuniti gli editori: tutti hanno apprezzato lo scrupolo con cui avevo preso decisioni a tutela della serenità dell’inaugurazione. Dopodiché gli stessi editori [[…]hanno auspicato che si potesse portare Rovelli a Francoforte. Ancora prima si erano sentite voci dal governo che riconfermavano il pieno impegno per una partecipazione aperta alla Fiera. Ho pensato ci fossero le condizioni per l’intervento del professore».

 

CARLO ROVELLI concertone primo maggio

[…] Sabato Guido Crosetto aveva scritto al mattino su Twitter che autore della decisione su Rovelli era «un amico» del fisico che lo stesso ministro della Difesa non conosceva «se non per essere stato sottosegretario con Prodi».

«Di Crosetto ho apprezzato la signorilità dopo le polemiche sulle frasi di Rovelli il 1° Maggio. Quanto all’amicizia con lo scienziato, va intesa come comune impegno per la condivisione della cultura».

 

Rimanderebbe l’email di venerdì a Rovelli?

«Credo di sì, e sono felice si sia trovato quello che ritengo un punto d’incontro».

ricardo franco levi

ricardo franco levi 3ricardo franco levi 6ricardo franco levi 4

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO