LA BOZZA DEL CONTRATTO TRA LEGA E M5S, PUBBLICATA DALL’HUFFINGTON POST, È STATA RECAPITATA DA UNA MISTERIOSA GOLA PROFONDA, IN BUSTA ANONIMA. SEGNO CHE QUALCUNO, TRA COLORO CHE STANNO TRATTANDO, NON VEDE L'ORA DI FAR SALTARE IL TAVOLO. CHI E'? - LA RICHIESTA, ALLA BANCA CENTRALE EUROPEA DI DRAGHI, DI CANCELLARE 250 MILIARDI DI TITOLI DI STATO! - ECCO LE PROPOSTE E I PUNTI IN COMUNE
1 - IL PROGETTO È SOTTOMETTERE LA COSTITUZIONE
Francesco Bei per “la Stampa”
Che sia ancora una bozza, suscettibile di modifiche, a questo punto è secondario. Il contratto alla tedesca che stanno discutendo gli sherpa leghisti e cinque stelle, pubblicato ieri integralmente dall'«Huffington Post», ha il merito di svelarci qualcosa sul tipo di Paese che le due forze politiche hanno in mente, verso quali orizzonti non solo politici e programmatici, ma anche (e soprattutto) «culturali» intendono veleggiare.
Il minimo che si possa dire a caldo è che abbondino le misure di stampo giustizialista-statalista-securitario a discapito dei valori più liberali. Ad esempio, l' intero capitolo sulla giustizia penale e sulle carceri, con il superamento di qualsiasi norma di apertura delle celle, farebbe rabbrividire Cesare Beccaria e ignora gli studi moderni sulla recidiva.
Così come ci sarebbe molto da dire sul condono fiscale, sull'uscita dall' euro, sul sogno di un annullamento da parte della Bce di 250 miliardi di titoli italiani di debito, sul ritorno dei voucher, che evidentemente non sono più il male assoluto, sulla fine dell'alternanza scuola-lavoro, sulla vaghezza della chiusura dei forni dell' Ilva e il mantenimento (come?) dei livelli occupazionali a Taranto.
E sul reddito di cittadinanza, che in campagna elettorale era per tutti e adesso viene legato al patrimonio. Ma conviene soffermarsi, in un documento tanto complesso, modellato sul Koalitionsvertrag tedesco, sul meccanismo di composizione dei conflitti immaginato dai «contraenti». L'idea sembra sia stata copiata dal gruppo di lavoro del professor Giacinto Della Cananea, non è dato sapere tuttavia se M5S e Lega ci abbiano aggiunto del loro.
Comunque questo comitato di conciliazione, composto dal presidente del Consiglio dei Ministri, il capo politico di M5S e il segretario federale della Lega, i capigruppo di Camera e Senato delle due forze politiche e il ministro competente per materia, è un' autentica novità politica e riforma la Costituzione materiale del Paese.
Un'innovazione stupefacente, come se ne ebbero in Italia con il Gran Consiglio del Fascismo o in Russia con il Presidium del comitato centrale del Pcus. Organi diversi, ma con un'ispirazione simile, quella di mettere la politica sopra gli organi costituzionali, affidando ai dirigenti di partito l' ultima parola sulle scelte strategiche del governo.
Mentre in Italia l' articolo 95 della Carta stabilisce che è il presidente del Consiglio dei Ministri che «dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile». Altro che esecutore dei partiti.
Ps: La bozza del contratto è stata recapitata da una misteriosa gola profonda, in busta anonima, alla redazione del sito Huffington Post. Segno che qualcuno, tra coloro che stanno trattando, non vede l'ora di far saltare il tavolo.
2 - LA BOZZA È UN CASO: LA BCE CANCELLI 250 MILIARDI DI DEBITO
Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”
Può darsi, come sostiene una nota congiunta di Lega e Movimento 5 Stelle, che il documento pubblicato ieri sera dall'Huffington Post sia «vecchio» e già modificato dai successivi incontri dei tavoli tecnici. Ma il testo dell'accordo, datato 14 maggio ore 9.30, rappresenta un documento importante per capire lo «storico» della trattativa. Nella nota dei partiti si spiega che «molti contenuti sono radicalmente cambiati».
E si fa un esempio: «Sull'euro le parti hanno già deciso di non mettere in discussione la moneta unica». In una seconda nota aggiungono: «La governance economica europea dovrà essere ripensata, compresa la politica monetaria». Fatto sta che nel documento del 14 maggio si mette in discussione l'irreversibilità dell' euro e si propone di individuare una via d' uscita.
Nel testo ci sono alcuni punti sottolineati con l'evidenziatore e sono evidentemente temi sui quali ancora non c'è un accordo. Comunque sia, nel testo pubblicato, i 5 Stelle portano a casa una formulazione sul conflitto di interessi che di certo non piacerà a Silvio Berlusconi. E molti punti nel capitolo giustizia: dalla riforma della prescrizione alle leggi anticorruzione, a una filosofia securitaria che prevede un inasprimento delle pene, un aumento delle carceri e dei tribunali e la sterilizzazione delle misure alternative.
BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALE
Sull'immigrazione, invece, è la Lega ad avere la meglio, denunciando il «business» e proponendo i respingimenti (anche se senza troppi dettagli). Prevista la chiusura delle moschee e delle associazioni islamiche radicali. Dossier delicato, quello dell' immigrazione, perché i 5 Stelle sono d'accordo sull' obiettivo ma non su tutti i metodi proposti.
Si conferma l'appartenenza alla Nato e il rapporto preferenziale con gli Stati Uniti. Ma si cambia rotta verso la Russia, considerato «non come una minaccia, ma come partner economico e commerciale». Per questo si chiede il «ritiro immediato delle sanzioni». Si chiede inoltre la revisione delle missioni internazionali.
La questione dell'enorme debito pubblico italiano viene affrontata da Luigi Di Maio e Matteo Salvini con la richiesta alla Banca centrale europea di Mario Draghi di cancellare 250 miliardi di titoli di Stato: «La loro cancellazione vale 10 punti percentuali». Altra misura per ridurre il debito, la vendita agli italiani di caserme, monumenti e altri beni del patrimonio pubblico.
Poche parole e pochi dettagli per uno dei provvedimenti simbolo del nuovo governo, se mai ci sarà: «La parola chiave è flat tax, caratterizzata dall' introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni per garantire la progressività dell' imposta in armonia con i principi costituzionali». Come già annunciato, dunque, non ci sarà un tasso unico e la flat non sarà poi così piatta.
Il titolo è «Superamento» della legge Fornero e non abolizione, come invece si è più volte detto. Nel testo si spiega poi che l' abolizione dei tanto contestati voucher «ha creato non pochi disagi» e quindi «bisogna introdurre un apposito strumento, che non si presti ad abusi». Confermato il reddito di cittadinanza da 780 euro, con una stanziamento da 17 miliardi annui. Altre risorse, si dice nel documento, dovrebbero arrivare da Bruxelles.