“PACCOTTIGLIA NEONAZISTA”? MA QUANDO MAI! - IL RIESAME DI NAPOLI ANNULLA LE ORDINANZE DI ARRESTO PER I CANDIDATI DI CASAPOUND, PER LE ACCUSE DI ASSOCIAZIONE SOVVERSIVA E BANDA ARMATA - SUL GROPPONE DI SAVUTO E FLORINO RESTANO SOLO REATI MENO GRAVI - NAPOLITANO, CHE ERA INTERVENUTO PESANTEMENTE, CHE DIRA’ ADESSO? - CASAPOUND ESULTA E SFOTTE: “SE FOSSIMO SOVVERSIVI NON CI CANDIDEREMMO ALLE ELEZIONI…”

da Corrieredelmezzogiorno.it

Il Riesame boccia le accuse di associazione sovversiva e di banda armata per la sezione napoletana del movimento CasaPound che ora esulta. «Cancellando queste accuse il Riesame mette una pietra tombale sull'inchiesta condotta dalla procura di Napoli». La nota commenta così l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del candidato di Cpi alla Camera Giuseppe Savuto e di altri in relazione a queste due ipotesi di reato, disponendo invece i domiciliari per Savuto in relazione alle altre contestazioni che gli erano state mosse.

«Dopo che già il gip aveva ritenuto inesistente l'ipotesi di terrorismo pure formulata dai pm napoletani - aggiunge Cpi - ora il Riesame riconosce la validità su tutta la linea delle nostre argomentazioni e la totale inconsistenza e la palese assurdità della ricostruzione proposta dalla procura in cui si paventa l'esistenza di un'associazione che mirerebbe a sovvertire l'ordinamento dello Stato pur candidandosi alle elezioni e di una banda armata che agirebbe senza armi».

SAVUTO AI DOMICILIARI
Arresti domiciliari per Savuto, che ha lasciato giovedì sera, intorno alle 23, il carcere di Secondigliano. «Accogliamo con gioia la notizia della scarcerazione di Savuto - si legge nella nota di Cpi - e auspichiamo che presto a lui, come a Emmanuela Florino e Andrea Coppola, possa essere restituita la piena libertà vista la infondatezza delle accuse che li riguardano. Le stesse candidature di Savuto e Florino - si legge ancora - dimostrano che non esiste associazione sovversiva».

IL J'ACCUSE DI NAPOLITANO
Dopo gli arresti il capo dello Stato auspicò una risposta «dura» dello Stato di fronte a «mostruosità anche se solo enunciate». «In Italia, propagande aberranti si traducono in diverse città in fatti di violenza e contestazione eversiva da parte di gruppi organizzati, come quelli su cui è intervenuta nei giorni scorsi, con provvedimenti motivati, la Procura della Repubblica di Napoli. C'è da interrogarsi con sgomento - ha rilevato il capo dello Stato - sia sul circolare, tra giovani e giovanissimi, di una miserabile paccottiglia ideologica apertamente neonazista, sia sul fondersi di violenze di diversa matrice, da quella del fanatismo calcistico a quella del razzismo ancora una volta innanzitutto antiebraico».

 

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