RINVIATO A GIUDIZIO IL CUGINO DI D’ALEMA A GENOVA - FINI SU MONTEZEMOLO: “CI HA RIFILATO UNA FERRARI SENZA MOTORE, CI HA DATO PERSONE DA CANDIDARE E POI SI È DISIMPEGNATO” - TRAVAGLIO TORNA A TEATRO - AL “SECOLO” I TROMBATI DALLA POLITICA - TREMONTI DOPO IL VOTO MOLLA LA LEGA PER IL GRUPPO MISTO - MASTELLA CONDANNATO A PAGARE - 8X1000? GIÀ SPESO - IL PRETE VOTA GIANNINO - SCILIPOTI IL CAMERATA - FAZIO NON FA LE TELEVENDITE, E SIPRA INCASSA - BRIATORE CINGUETTA SU ANNA FINOCCHIARO…
Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"
1 - "CAUSE DI LAVORO - CHE STANGATA, POVERO MASTELLA
Un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato che per l'Udeur, il partito dell'ex Guardasigilli Clemente Mastella, si è trasformato in una vera e propria stangata. Su ricorso di Pino Bicchielli, ex segretario nazionale organizzativo del partito, adesso candidato in Campania e Lombardia con il Centro Democratico di Bruno Tabacci, il giudice del lavoro di Roma ha infatti condannato in primo grado l'Associazione Popolari Udeur, nella persona del legale rappresentante (lo stesso Mastella e Pier Paolo Sganga), a corrispondere all'ex compagno di partito la somma di 273.565 euro (oltre a rivalutazione, interessi legali e spese processuali) per il periodo che va dal 28 febbraio 1998 al 30 settembre 2007.
Ma c'è di più: stabilito che la «condanna deve essere resa esclusivamente nei confronti dell'Associazione Popolari Udeur», si legge nella sentenza, Mastella e Sganga, nelle rispettive qualità di segretario politico e segretario amministrativo, «con i loro patrimoni personali, assumono la veste di coobbligati» nell'ipotesi di «infruttuosa aggressione del patrimonio dell'associazione». In altre parole, se non paga il partito pagano loro. S.A.
2 - TERZO POLO - MONTEZEMOLO AI BOX
Complici probabilmente le aspettative un po' deludenti, comincia la ricerca delle responsabilità nel cosiddetto terzo polo. Tra gli accusati di scarso impegno c'è Luca Cordero di Montezemolo che, impegnato con la preparazione della nuova Ferrari Formula 1, in questa campagna elettorale ha deluso non poco il presidente della Camera Gianfranco Fini, suo alleato nella coalizione che sostiene Mario Monti.
«Montezemolo ci ha rifilato una Ferrari senza motore, ci ha dato tutta una serie di persone da candidare, molte delle quali non avevano alcuna intenzione, e poi si è disimpegnato, preferendo alla campagna elettorale il campionato del mondo di Formula 1». Se lo dice lui... L.I.
3 - SECOLO D'ITALIA - EX ONOREVOLI D'ASSALTO
La Casta lasciata fuori dalle liste del Pdl cerca un posto di lavoro. E chi faceva il giornalista, come alcuni esclusi tra gli ex An, ora punta alle poltrone più importanti del fu quotidiano di partito, "il Secolo d'Italia", da gennaio trasferitosi su Internet. L'attuale direttore politico, Marcello De Angelis, anch'egli rimasto senza candidatura, deve affrontare la concorrenza dell'ex presidente della Vigilanza Rai, Mario Landolfi, e dell'ex direttore del "Secolo", Gennaro Malgieri, che hanno già chiesto di rientrare dall'aspettativa. Con il rischio di togliere lavoro ai giornalisti finora scampati alla spending review del commissario che per conto della Fondazione An sta gestendo il quotidiano.V. D.
4 - GENOVA - PARENTI SCOMODI
Un anno di reclusione per abuso d'ufficio: questa la richiesta di condanna con cui la procura genovese ha rinviato a giudizio Pietro D'Alema, cugino di Massimo e amministratore delegato di Amiu, l'azienda comunale della nettezza urbana. La richiesta è arrivata proprio il giorno in cui l'illustre cugino, da sempre legato a Genova dove mosse i primi passi della carriera politica al liceo D'Oria, era in città per presentare il suo libro "Controcorrente". Il manager nel 2006 avrebbe affidato due consulenze da 450 mila euro a una società , Axteria, di cui era stato egli stesso consulente in tempi immediatamente precedenti all'incarico pubblico.V. C.
5 - OSSESSIONE CASA ?PARLAMENTO IN CIFRE
La casa è da sempre una priorità per gli italiani. Affitti, ristrutturazioni, mercato immobiliare e soprattutto tasse sono al centro del dibattito della campagna elettorale. Nel dettaglio, ecco come il Parlamento si è occupato del problema nella XVI legislatura. 181.781.492 euro sono i proventi dell'8 per mille del 2012 gestiti dallo Stato. La legge impone l'uso di queste risorse per i beni culturali, la fame nel mondo, i rifugiati e le calamità . Il governo ha però reso noto che i soldi sono stati già spesi e che nessun altro progetto potrà essere finanziato.
6 - TREMONTI 1 - CI VEDIAMO AL MISTO
Giulio Tremonti, candidato capolista con la Lega al Senato in Piemonte alle prossime elezioni politiche, una volta eletto lascerà i suoi amici del Carroccio e si iscriverà al gruppo misto. Lo ha rivelato lui stesso al vicecapogruppo del Pd a palazzo Madama Luigi Zanda la scorsa settimana a Montecitorio. «à vero che ti iscrivi al misto?». «Sì», ha risposto Tremonti, «i patti con la Lega sono questi».
Parlando poi del suo trasferimento da Montecitorio a Palazzo Madama, Tremonti ha scherzato: «Mi è più comodo». «Perché abiti vicino al Senato?», gli ha chiesto Zanda, evidentemente memore del fatto che l'ex ministro dell'Economia da oltre due anni ha lasciato la casa presa in subaffitto da Marco Milanese in via Campo Marzio, a due passi dalla Camera. «No», ha risposto Tremonti, «il Senato è vicino a Piazza Navona dove c'è la sede dell'Aspen Institute», di cui lui è presidente. L.I.
7 - TREMONTI 2 - ALFANO TARGATO GIULIO
«L'intervento di Alfano? Gliel'ho scritto io». Parola di Giulio Tremonti che confida così a un collega deputato di aver preparato al segretario del Pdl l'intervento tenuto a Montecitorio il 29 gennaio nel corso dell'audizione del ministro Grilli sul caso Monte dei Paschi. Con vezzo professorale l'ex ministro ha poi voluto ricordare al suo ex segretario, colpevole di aver parlato prima di lui nel corso della seduta, che forse avrebbe potuto anche chiedergli i diritti d'autore. L.I.
8 - ENDORSEMENT A SORPRESA - A MESSA PER GIANNINO
Alle prossime politiche il Vaticano appoggerà Monti ma, si sa, c'è sempre qualche pecorella che si smarrisce. Una di queste è stata individuata a Polla, piccolo centro del Vallo di Diano (Sa), dove il parroco qualche domenica fa, al termine della celebrazione eucaristica, ha lanciato dall'altare un insolito appello ai fedeli, «per una cosa che mi sta molto a cuore»: quello di fermarsi a firmare, carta d'identità alla mano, per consentire al movimento Fare per Fermare il Declino, con cui corre per un posto al Senato anche il fratello del religioso, la presentazione delle liste elettorali.
Alcuni parrocchiani hanno raccolto l'invito senza battere ciglio e si sono fermati al banchetto per lasciare la loro firma, l'iter era controllato da un impiegato del Comune, altri però hanno mal digerito l'endorsement del sacerdote al movimento di Oscar Giannino, facendo notare che la chiesa non è proprio il luogo adatto per richieste del genere. G. P.
9 - NEOFASCISTI - COME SEI NERO, SCILIPOTI
C'è un cuore nero che batte dietro l'aspetto bonario di Domenico Scilipoti. Il deputato ex dipietrista, ora candidato al Senato col Pdl in Calabria, aveva già dato prova delle sue simpatie copiando interi passi del Manifesto degli intellettuali fascisti firmato da Giovanni Gentile per il programma del suo Movimento di Responsabilità nazionale. Adesso ha dato alle stampe "La moneta al popolo", una proposta «per restituire la rendita di emissione monetaria allo Stato italiano».
A pubblicarlo sono le Edizioni Aurora Boreale, casa editrice fiorentina di estrema destra che edita le riviste "Novum imperium", "Identità , Tradizione, Rivoluzione" ed è vicina all'Unione per il socialismo nazionale. Come coautore Scilipoti si è invece rivolto a Claudio Moffa, il docente dell'Università di Teramo salito negli anni scorsi agli onori della cronaca per le sue tesi negazioniste. P. Fa.
10 - FESTIVAL DI SANREMO - FAZIO SEMINA, SIPRA RACCOGLIE
Fabio Fazio farà bene, oltre che agli ascolti della Rai, anche alla Sipra, la concessionaria della tv pubblica che punta molto sul Festival di Sanremo per recuperare un po' di ossigeno dopo una chiusura della raccolta nel 2012 che sarà più bassa di oltre il 25 per cento rispetto al 2011. Il conduttore, infatti, si è rifiutato di fare le telepromozioni che fino all'anno scorso caratterizzavano con le loro lunghe e spesso stucchevoli interruzioni di 2 minuti ciascuna la manifestazione canora.
I quattro sponsor diventano così quest'anno altrettanti top client: Fiat, Vodafone, Philadelphia e Samsung avranno a disposizione ogni sera uno spazio privilegiato di un minuto per un format-evento dei loro spot. Il "pacchetto", che comprende altre promozioni esclusive, costa a prezzi di listino 3,6 milioni di euro, più delle vecchie telepromozioni. E Sipra, in tutto, porterà a casa oltre 15 milioni di euro di raccolta, meglio dell'anno scorso. Vi. P.
11 - BRIATORE - VELENI DA MALINDI
Dal buen retiro di Malindi, dove il suo ospite Berlusconi aveva maturato la decisione di tornare in politica da leader, Flavio Briatore partecipa attivamente alla campagna elettorale utilizzando Twitter sia per commentare gli eventi politici che per interloquire con alcuni dei suoi protagonisti. Talvolta anche spingendosi nel campo avverso, come nel caso dei complimenti rivolti ad Anna Finocchiaro, non si sa quanto sinceri e quanto frutto del tentativo di imbarazzarla. «Anna, mi sei simpatica, da oggi ti seguo. Finalmente una che chiede scusa, brava», ha twittato Briatore, in riferimento alla gaffe della Finocchiaro sulle parlamentari e le bidelle.
Ma Briatore non è altrettanto tenero con Antonio Di Pietro, al quale riserva invece battute al veleno, mentre sembra scoppiato un feeling anche con quella destra da tempo non amata più dalla sua amica Daniela Santanché. Per esempio con Maurizio Gasparri, al quale l'ex manager di Benetton cinguetta complimenti e incoraggiamenti. V. D.
12 - TEATRO E POLITICA - MARCO TRAVAGLIO SHOW
Teatro molto politico. A partire dall'esordio: "Votare informati. Il Parlamento è anche tuo, aiutaci a tenerlo pulito", che precede l'elenco dei candidati impresentabili alle prossime elezioni. Il nuovo show di Marco Travaglio "Lo Stato è mafia" - che sarà da sabato 8 al Gran Teatro di Roma per poi proseguire a Firenze, Torino e Genova - raccoglie una serie di letture sulla degenerazione dei costumi del Paese.
Una narrazione tragicomica della trattativa tra Cosa nostra e istituzioni, alternando gli atti giudiziari alle dichiarazioni dei protagonisti. Il tutto contestualizzato dai testi di Piero Calamandrei, Sandro Pertini, Pier Paolo Pasolini Ennio Flaviano e Giorgio Gaber. Con lui come in "Anestesia totale", ci sarà sul palco Isabella Ferrari e le musiche dal vivo di Valentino Corvino.










