gargano lotito

A VOLTE RITORNANO - DALLE TANGENTI A CONSIGLIERE DI LOTITO, LA NUOVA VITA DELL'EX ASSESSORE GIULIO GARGANO - SCONTATA LA PENA PER LE MAZZETTE DI LADY ASL, ORA L’EX ASSESSORE DI STORACE LAVORA AL FIANCO DEL SENATORE AZZURRO – “IN CARCERE HO SUBITO TRE ARRESTI CARDIACI, SONO ARRIVATO A PESARE 36 CHILI E ALLA FINE HO PATTEGGIATO. SE HO COMMESSO DEGLI ERRORI LI HO PAGATI AD ALTISSIMO PREZZO E HO FATTO UN PERCORSO DI RIABILITAZIONE SERIO. MI SONO DOVUTO AMMAZZARE DI LAVORO PER…”

Clemente Pistilli per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

Trascorsi sedici anni dallo scandalo che travolse la sanità laziale, noto alle cronache come quello di Lady Asl, e dal suo arresto, Giulio Gargano è stato scelto dal senatore azzurro Claudio Lotito come suo consigliere politico.

 

CLAUDIO LOTITO AL SENATO

Assessore regionale nella giunta di Francesco Storace, l'ingegnere di Cassino ha saldato il suo debito con la giustizia e ha ottenuto dal patron della Lazio una seconda possibiltà, prima con la nomina a direttore generale della Lotito Holding e ora per aiutarlo nell'attività politica, con l'onorevole membro della commissione finanze e tesoro a Palazzo Madama e che ha ottenuto anche la vicepresidenza della commissione bilancio.

 

Nessuna intenzione però da parte dell'ex assessore di tornare alla politica attiva. «Se qualcuno è preoccupato si tranquilizzi, non ho alcuna intenzione di tornare a fare politica - dichiara Gargano - continuerò a svolgere il mio lavoro di direttore della holding e collaborerò con il senatore nelle sue attività per quello in cui potrò essere utile».

giulio gargano

 

Quando Anna Giuseppina Iannuzzi, nota appunto come Lady Asl, iniziò a parlare, riferendo agli inquirenti delle tangenti che venivano chieste agli imprenditori della sanità, puntò il dito contro Gargano, figlio di un esponente della Dc del basso Lazio, eletto con An e poi passato a Forza Italia. L'allora assessore venne considerato il «collettore» delle mazzette e venne arrestato con l'accusa di essere parte di un'associazione per delinquere e corruzione. Finì in carcere e infine patteggiò la pena a 4 anni e 4 mesi di reclusione. Poi, sempre per una vicenda di corruzione, relativa però a lavori pubblici, venne condannato in primo grado dal Tribunale di Roma a due anni e mezzo.

 

giulio gargano

«Per la prima vicenda ho ottenuto sette anni fa la riabilitazione e il diritto all'oblio dal presidente Grasso, mentre l'altra in appello è andata prescritta», sottolinea l'ex esponente azzurro.

 

Gargano sta inoltre cercando di chiudere i conti con la giustizia anche sul fronte della Corte dei Conti, che per le promozioni dei funzionari regionali lo ha condannato a risarcire 600mila euro contestandogli il danno erariale: «Sto pagando 3.500 euro al mese, ho messo a disposizione tutto il mio patrimonio e chiesto anche una transazione, che mi è stata negata».

 

Gargano è però soprattutto un uomo che, dopo aver sofferto molto e aver ottenuto la riabilitazione, vuole giustamente voltare pagina.

 

« In carcere - racconta comprensibilmente provato - ho subito tre arresti cardiaci, sono arrivato a pesare 36 chili e alla fine ho patteggiato. Chi è andato al Riesame con le mie stesse accuse è stato prosciolto. Io ho vissuto sempre del mio lavoro e in questi anni ho fatto anche lavori umili » . E aggiunge: «Se ho commesso degli errori li ho pagati ad altissimo prezzo e ho fatto un percorso di riabilitazione serio. Mi sono dovuto ammazzare di lavoro per recuperare un po' di dignità. Verificate pure se sono una persona qualificata».

tare lotito foto mezzelani gmt010

 

Lotito ha offerto l'occasione all'ex assessore per iniziare una seconda vita e, dopo averlo voluto come direttore generale della sua holding, ora lo ha voluto al suo fianco come consigliere politico.

 

claudio lotito foto mezzelani gmt014

Un altro passo in avanti per chiudere i conti con una stagione difficile e un altro modo per Gargano utile a dimostrare che riabilitarsi è possibile.

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO