RITORNO ALL’AMPOLLA DEL DIO PO - IL TROTA PARLA! “FARÒ IL CONTADINO O IL MURATORE. VOGLIO STARE UN PO’ ALL’ARIA APERTA, DUE ANNI VISSUTI CON LA CRAVATTA SONO TROPPI” (POVERINO, A 10 MILA € NETTI AL MESE COME CONSIGLIERE REGIONALE) - RENZO BOSSI PORTA I DOCUMENTI BANCARI IN PROCURA: “DIMOSTRANO CHE HO SEMPRE PAGATO DI TASCA MIA” - L’AUTISTA PROVÒ A VENDERE IL VIDEO DEL PASSAGGIO DEI SOLDI A UN’AGENZIA PER 80 MILA €…

Da "Vanity Fair"

«Ricomincio da militante semplice». Maroni a Vanity Fair ha detto anche che nel futuro della Lega non c'è posto per lei. Che è il turno dei Cota, degli Zaia, dei quarantenni con esperienza. «Fra dieci anni ne avrò 33 e più esperienza, si vedrà». Nel frattempo, che cosa farà? «Voglio continuare a studiare, trovarmi un lavoro e costruire il mio futuro». Quale? «Muratore o agricoltore, per stare un po' all'aria aperta. Due anni vissuti con la cravatta sono troppi».

Così, a un mese dallo scandalo dei fondi della Lega e dalle dimissioni dalla carica di consigliere regionale, Renzo Bossi parla a Vanity Fair, che pubblica l'intervista nel numero in edicola da giovedì 3 maggio, del suo domani. E risponde alle affermazioni di Alessandro Marmello, il suo ex autista (licenziato pochi giorni fa) che, attraverso il video pubblicato dal sito del settimanale Oggi, lo accusava di aver ripetutamente usato, per saldare conti personali, i soldi del partito.

«Bugie. I filmati sono stati girati a bordo di una Audi A6 di proprietà della Lega: se Marmello si era dimenticato il portafoglio, capitava che io anticipassi i soldi per la benzina. Quegli scontrini, quei soldi, sono per spese che io avevo anticipato di tasca mia, e che lui mi restituiva». E le presunte fatture di spese dentistiche nella famosa cartella «The Family»? «Io il dentista l'ho sempre pagato: lo dimostrano i movimenti bancari del mio conto corrente personale, che ho portato in Procura».

Perché difendersi in Procura, se non è indagato? «Non è una difesa, ho semplicemente depositato due denunce, una a siti di informazione e l'altra a Marmello, con allegati i documenti. I giornali hanno scritto troppe falsità, a partire dall'auto Bmw che avrei comprato con i soldi della Lega: ho dimostrato che sto pagando le rate del leasing dal mio conto personale. Stesso discorso per la Smart usata: a parte che non l'ho ancora pagata, perché la fattura mi è arrivata a fine marzo».

Le intercettazioni parlano di lezioni della Cepu, università inglese e trasferte a Londra, il tutto a carico della Lega. «Falsità. Ho sempre pagato di tasca mia, anche perché, con 10 mila euro netti di stipendio da consigliere regionale, non avevo certo bisogno di chiedere soldi al partito».

Sullo stesso numero di Vanity Fair in edicola da domani, la testimonianza del titolare di un'agenzia fotografica che - pur non avendo alcuna ragione per dubitare che il famigerato video sia stato ceduto gratis al settimanale Oggi - avanza qualche dubbio sulla purezza delle motivazioni iniziali di Alessandro Marmello. «A metà marzo mi ha contattato», racconta Romano Berneri. «Voleva sapere come funzionava la vendita di foto e video... "Se un mio amico avesse del materiale, come potrebbe gestirlo?".

Gli dico: se è roba pulita, posso trattarla io. Lui mi spiega che il video documenta dei reati, io rispondo che in quel caso deve andare in Procura. Qualche giorno dopo aggiusta il tiro: non sono reati, solo fatti che possono danneggiare l'immagine della persona ritratta. Gli chiedo di chi stia parlando, dopo diverse insistenze arriva il nome, Renzo Bossi, e la richiesta: 40 mila euro. Quel che non dice è che l'autore del video è lui... Lo scopro solo lunedì 9 aprile, quando il video va online sul sito di Oggi. Ma a me Marmello l'aveva mostrato il venerdì precedente, senza audio, tagliando le parti dove compariva lui. Intanto era scoppiato lo scandalo dei fondi della Lega: e la richiesta era raddoppiata».

 

RENZO BOSSI CON LA MAGLIETTA DEL TROTARENZO BOSSI - TROTAFRANCESCO BELSITO RENZO BOSSIUMBERTO BOSSI E ROSY MAURO BOSSI E MARONI

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