berlusconi fazio

IL RITORNO DEL CAVALIER POMPETTA - INCALZATO DA SEMOLINO FAZIO ("COSA VOLEVA FARE DA BAMBINO?"), UN BERLUSCONI CON SORRISO PRESTAMPATO E DENTIERA INOX SCODELLA LA SUA ABILITÀ DI VENDITORE DI ASPIRAPOLVERE - ANNUNCIA IL GENERALE GALLITELLI PREMIER (''MA NON LO SENTO DA 8 ANNI") E DI MAIO ASINO: “HA FATTO SOLO LO STEWARD AL SAN PAOLO PER VEDERE GRATIS LE PARTITE DEL NAPOLI" - VIDEO

 

berlusconi fazio

Repubblica.it - Berlusconi lancia Gallitelli il generale candidato premier Il prescelto: "Ma non lo sento da otto anni" Estratto dell’articolo di Goffredo De Marchis per la Repubblica Se il centrodestra dovesse vincere la Lega ha fame di posti. Lo stesso Silvio Berlusconi non ha ancora chiari i profili della società civile. Però ha un modello. Lo lancia pubblicamente come candidato premier. Serve soprattutto a capire cosa intende. Il nome è quello si Leonardo Gallitelli, ex comandante generale sei Carabinieri. «Non gli ho ancora parlato, ma è una persona capace e non viene dalla politica», spiega alla trasmissione di Fazio. In effetti, il generale case dalle nuvole e agli amici confida: «Non sento Berlusconi da otto anni»…. VIDEO!

 

Berlusconi da Fazio: Gallitelli candidato premier

 

 

1. BERLUSCONI: "A PALAZZO CHIGI UNO COME IL GENERALE GALLITELLI"

Fabio Poletti per la Stampa

berlusconi da fazio

 

Lifting a parte è quello di sempre. Come dice a ragione Paolo Romani, il gran cerimoniere insieme a Mariastella Gelmini della contro Leopolda milanese di Forza Italia: «Non è vero che è ritornato. Non se ne è mai andato». Silvio Berlusconi ha compiuto 81 anni ma assicura di aver fermato il calendario: «Mi sento di avere 40 anni». Di sicuro a sentirlo parlare in questa platea assai affollata nella sala grande dell' hotel Gallia, sembra che questa sua ridiscesa in campo sia tale e quale a quella del 1994. Manca solo il contratto con gli italiani ma le premesse, e le promesse, ci sono tutte: «Ci vogliono meno tasse, meno Stato, meno vincoli dell' Europa. Maggiori aiuti ai più deboli, più sicurezza per tutti e più giustizia». Un programma da completare, perché come dice a Che Tempo Che Fa, dal Quirinale in passato gli hanno remato contro: «Abbiamo sempre avuto contro i capi dello Stato».

 

berlusconi convention forza italia 2017

Il generale La sua candidatura dipenderà dal ricorso a Strasburgo ma Silvio Berlusconi è già oltre. Degli accordi con gli alleati Giorgia Meloni e Matteo Salvini è strasicuro: «Non c' è bisogno di un notaio. Dal notaio ci vai con chi non ti fidi. Ho già presentato il nostro programma, presto faremo un tavolo per definire tutti i punti». Non ha ancora vinto le elezioni ma già pensa alla composizione del nuovo governo e da Fabio Fazio annuncia che vorrebbe come premier il generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli: «3 ministri a Forza Italia, 3 alla Lega, 2 a Fratelli d' Italia e 12 ministri al mondo delle professioni e del lavoro, la gente del fare che farà crescere l' Italia. Ci sarà spazio anche per la quarta gamba che si sta formando con più di dieci rassemblement politici. Ho questa idea in testa: dobbiamo vincere le elezioni. E chi crede vince».

 

berlusconi da fazio

Battere i 5 stelle Silvio Berlusconi ha vinto nel 1994. Punta a rivincere nel 2018.

Solo una cosa è cambiata da allora. «Sono sceso in campo per fermare i comunisti che volevano andare al potere. Oggi c'è un altro pericolo altrettanto grave. Il Movimento 5 Stelle composto da gente che non ha né arte né parte. Guidati da un vecchio comico e da un esperto di comunicazione. Hanno un front man, Luigi Di Maio, con un faccino pulito ma si è iscritto a legge ed è fallito, si è iscritto ad ingegneria ed ha fallito. Ha fatto solo lo steward al San Paolo per vedere gratis le partite del Napoli. Sono veri professionisti della politica. Via dal Parlamento non saprebbero come campare».

berlusconi convention forza italia 2017

 

Matteo Renzi non esiste Silvio Berlusconi assicura che vincere non è una mission impossible. La partita secondo lui si gioca solo tra Forza Italia e il Movimento 5 Stelle, Matteo Renzi nemmeno lo nomina in 90 minuti: «La sinistra non è più alternativa. Anche Eugenio Scalfari ci preferisce ai 5 Stelle. Meglio tardi che mai. Spero che Romano Prodi non metta più mano perché ha fatto cose che ci hanno rovinato. Il 28% delle persone di sinistra pensa che io sia una buona guida del Paese.

Nessuno più mi guarda male».

 

berlusconi agnello

Rivoluzione fiscale Nel 1994 aveva promesso 1 milione di posti di lavoro. Oggi promette l' abolizione del bollo per la prima auto. Poi punta ad adeguare il gap dell' introduzione dell' euro: «Vale 1000 lire. A volte anche 500. Faremo la rivoluzione fiscale e aiuteremo quei 3 milioni di anziani che se la passano male». Il suo cavallo di battaglia era «dentiere per tutti». Oggi aggiunge le cure oculistiche e tanto altro: «Dato che un anziano che ha un cane vive più serenamente pensiamo anche a facilitazioni come un veterinario gratuito ogni 15 giorni». Per far ripartire l' economia vuole la flat tax che alimenta i consumi. Vuole rimettere le mani alle società partecipate dallo Stato. E sogna un sistema bancario che sia più attento ad elargire credito a imprese innovative e start up: «Dobbiamo dare coraggio alle banche. Qualche errore c' è stato ma le colpe sono individuali».

 

SILVIO BERLUSCONI EUGENIO SCALFARI

Piano Marshall per l' Africa Ma non c' è solo da far ripartire l' economia. Silvio Berlusconi propone di trovare 500 miliardi di euro l' anno tra tutti i Paesi ricchi dell' Occidente per aiutare gli africani a casa loro: «Ci vuole un grande Piano Marshall per l' Africa». Alla fine una passeggiata per uno come lui, che rivendica pure di aver fatto finire la Guerra Fredda quando nel 2002 fece stringere la mani a Bush e Putin a Pratica di Mare.

E fa niente se il Muro di Berlino era caduto già da 13 anni.

gallitelli 4850

 

 

 

 

L' ex Cav. illibato: né processi né mafia, solo lo spirito del '94

Daniela Ranieri per il Fatto Quotidiano

 

Entra impettito come un tacchino e saluta il pubblico agitando i fogli, ormai una specie di coperta di Linus (un giorno capiremo cosa c' è scritto, forse la lista dei farmaci che prende, nel caso i paramedici dovessero fronteggiare un' emergenza in diretta). Un sorriso fisso, tra Siddharta e lo Stregatto. Sedere lì, nel "salotto buono della sinistra", gli risveglia il fuoco sacro dell' animatore da crociera. "Sono anche io nel settore dello spettacolo.

 

BERLUSCONI BIBERON RENZI

Ero amico di Gassman". Rieccolo: crooner, attore, intrattenitore.

Un' abbronzatura antica egizia, possibile solo se si vive a Haiti o se si è rivestito il soffitto di casa di lampade che emettono radiazioni Uva 18 ore al giorno. Fazio inizia subito a maltrattarlo tipo giornalismo anglosassone ("Esiste davvero il nuovo presidente del Milan?"); non ci eravamo illusi gli facesse domande sui suoi processi, anche perché la trasmissione dura solo 3 ore (forse bastava chiedergli: "Come si sente a non aver ricevuto un avviso di garanzia per rapina e furto di bestiame?"), e prosegue duro: "Cosa voleva fare da bambino?". Qui B. attacca un racconto sentimentale lunghissimo come quelli dei vecchi che in gioventù ne hanno fatte quanto Carlo in Francia. "Sono passato attraverso la guerra, il papà mi è molto mancato, ha dovuto riparare in Svizzera Lavoravo in una fattoria".

 

silvio berlusconi mamma rosa

Fazio gongola, più pesce lui nell' acqua di quelli nell' acquario; B. è inarrestabile (come sempre): "Io discendevo dalla collina, fino a dove passava il tram che collegava Olgiate con un altro paese, stavo ad aspettare per ore quando mio padre scese mi prese in braccio io continuai a riempirlo di baci". La pubblicità ci salva dal pippone stratosferico; al rientro è peggio: "Parliamo del presente", fa Fazio. B. si rianima, come Gasperino il carbonaro sotto il getto dell' acqua santa: "Ho un presente molto operoso, sono riuscito ad avere un programma che è un work in progress".

 

BERLUSCONI SALVINI

L'aveva detto nel pomeriggio, alla contro-Leopolda organizzata dalla Gelmini, dove aveva pure millantato di una sua "università" (forse è quella liberale locata a Villa Gernetto, in Brianza: i lavori sono in corso dal 2007) e di suoi personali sondaggi: "Ho incontrato italiani che disgustati da questi politici hanno deciso di non andare a votare".

 

È vero che siamo un popolo di psicopatici, ma è quasi incredibile. Infatti: "Non teme che la riproposizione degli stessi politici spinga la gente a votare i Cinque Stelle?" Macché. "I 5S nella vita non hanno mai fatto niente", manco una compravendita di senatori, una froderella fiscale, una corruzione di giudici. "Noi abbiamo avuto contro il capo dello Stato", quello che lui è andato a pregare di ricandidarsi.

 

Parla lento, impastato. Ma i betabloccanti nulla possono contro la verve: "Che penso di Scalfari? La vecchiaia rende più saggi". Si liscia Mario Draghi: "Io vinsi la battaglia per portare il nostro Draghi alla Bce" (niente più complotti orditi da Trichet-Draghi ai suoi danni). "Noi siamo già al 38%".

gallitelli katerpillar malago foto carbone gmt

Sempre nel pomeriggio gli era scappato un "in questa legislazione", voleva dire legislatura; e un "Stasera sono da Fazio a Che tempo fa", che sarebbe il meteo, ma vabbé.

 

"Nel 2013 feci la campagna di 23 giorni, aggiunsi 10 punti.

Oggi siamo al 16". "Lei ha una memoria prodigiosa!", fa Fazio in trance devozionale (40 milioni spesi bene). A un certo punto gli scappa: E Dell' Utri?". "Dell' Utri è il bibliofilo numero uno in Italia ed è in carcere in seguito a un processo politico", tipo Gramsci. Fazio annuisce. B. continua: "Questa storia me la ricordo al mattino al pomeriggio alla notte" (ti credo, dopo le parole di Graviano e la riapertura delle indagini per le stragi del '93).

DELLUTRI, BERLUSCONI

 

Chissà per cosa è in carcere, Marcello.

E i parlamentari? "Disgustoso che cambino partito", e soprattutto che lo facciano gratis, non come De Gregorio.

E le tasse? "I soldi si prendono perché con la fiat fax ci sarà meno evasione", dice l' evasore più bravo d' Italia.

Chiude contro lo Ius soli: "Abbiamo avuto esperienze conoscitive di minori migranti" (una si chiamava Ruby Rubacuori, e in effetti quella volta non è finita tanto bene).

 

 

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…