giuseppe conte elly schlein

RIUSCIRÀ LA NEO-SEGRETARIA MULTIGENDER DEL PD ELLY SCHLEIN A DRENARE I CONSENSI DEL M5S? – CONTE LA STUZZICHERÀ SUI TEMI PIÙ DIVISIVI COME L’INVIO DELLE ARMI IN UCRAINA (SUL QUALE SCHLEIN NON SEMBRA VOLER CAMBIARE LA LINEA TURBO-ATLANTISTA DEL PD) E SULLA COSTRUZIONE DEL TERMOVALORIZZATORE A ROMA, SUL QUALE LA SEGRETARIA NON HA ANCORA DETTO NULLA – I SONDAGGI DOPO L’ELEZIONE DI SCHLEIN. IL PD SALE DEL 3% E SUPERA IL M5S

1. PD, LA SVOLTA SCHLEIN TOGLIE SPAZIO AL BACINO POTENZIALE DEI CINQUE STELLE

Estratto dell’articolo di Emilia Patta per “il Sole 24 Ore”

 

elly schlein oggi e un altro giorno

Nella terra di mezzo tra dem e 5S la competizione sui temi, dal lavoro a Kiev, sarà forte. Il Pd di Elly Schlein potrebbe riuscire a riportare a casa gli ormai mitici voti perduti dal 2013 in poi verso il M5s? Con le europee 2019 i voti pentastellati provenienti da destra sono migrati alla Lega (e per questa via, più recentemente, a Fratelli d’Italia), mentre i voti provenienti da sinistra sembrano essere rimasti sotto le insegne 5 Stelle:

 

elly schlein 2

tutte le analisi dei flussi post 2019 - regionali, comunali e politiche del 25 settembre scorso - concordano sul fatto che i voti del M5s in uscita verso il Pd sono stati una piccolissima parte (e viceversa). Ma un profilo così marcato sui temi dei diritti civili e sociali e dell’ecologia integrale come quello della nuova segretaria dem non può non impensierire Giuseppe Conte. […]

 

FALCE E MART-ELLY MEME

Secondo una rilevazione di Noto Sondaggi del 28 febbraio soltanto la metà del milione recatosi ai gazebo aveva votato Pd alle recenti politiche e ben il 22% aveva scelto il M5s. Di contro altri analisti, sulla base dei dati reali, ridimensionano il peso dell’apporto dal M5s: secondo Paolo Natale gli “infiltrati” da altre formazioni di sinistra sono stati «una piccola fetta, non tanti, il 10% circa, soprattutto da Verdi/Sinistra italiana più qualche pentastellato o radicale».  […]

 

Dunque il risultato delle primarie potrebbe non riflettere nelle proporzioni l’orientamento dell’elettorato reale del Pd, ma certo indica che nella terra di mezzo tra Pd e M5s e tra il generico popolo di sinistra la competizione tra Conte e Schlein sarà fortissima.

elly schlein giuseppe conte

 

Per questo c’è da aspettarsi che il presidente del M5s incalzerà la neo segretaria del Pd sui due temi rispetto ai quali per lei sarà più complicato scartare rispetto al passato: il no alle armi all’Ucraina e il no al termovalorizzatore di Roma deciso dal sindaco dem Roberto Gualtieri.

 

È soprattutto quest’ultimo il punto debole di Schlein, visto che fin qui non si è espressa con chiarezza ma ha sempre ricordato in generale la necessità di puntare sulla circolarità e di superare discariche e inceneritori.

 

 

2. SONDAGGI POLITICI, ELLY SCHLEIN FA VOLARE IL PARTITO DEMOCRATICO

Estratto da www.today.it

 

nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein

Le primarie fanno bene al Partito Democratico. Non solo perché lo rimette al centro del racconto mediatico e perché riesce a coinvolgere molti dei propri elettori, ma anche perché i suo consensi - sondaggi alla mano - aumentano.

 

Infatti, secondo l'analisi di YouTrend le primarie per la segreteria nazionale del Pd, culminate domenica scorsa nella vittoria di Elly Schlein, hanno decisamente "smosso le acque", ultimamente un po' stagnanti, del consenso ai partiti.

 

elly schlein giuseppe conte enrico letta

Il Partito Democratico ha guadagnato decisamente consensi nelle ultime settimane. Nella Supermedia, di Youtrend il PD fa registrare un balzo di quasi un punto e mezzo solo negli ultimi 14 giorni, tale da consentirgli di (ri)superare il Movimento 5 Stelle al secondo posto tra le liste. I pentastellati, per contro, perdono decisamente terreno (lo 0,8 per cento) e risultano cosi' le principali "vittime" di questa ritrovata vitalità dei democratici.

 

[…] La vittoria di Schlein però, secondo molti, potrebbe aprire nuovi spazi di crescita anche per la creatura di Renzi e Calenda. In occasione di eventi simili, bisogna innanzitutto chiedersi se siamo di fronte a una crescita effettiva oppure a una percezione "inquinata" da suggestioni contingenti, non strutturali. […]

 

ELLY SCHLEIN ARCOBALENO

Il sondaggio "clamoroso" di Noto per Porta a Porta, ad esempio, stima un +3% netto per il PD tra prima e dopo le primarie. Ma, pur senza arrivare a tanto, anche altri sondaggisti hanno registrato una crescita nell'ultimo mese per i democratici: +2,2% per SWG, +1,7% per Tecnè, un punto circa per EMG; un po' inferiore la crescita registrata da Euromedia, Ipsos e Ixè; ma quel che rileva, in ultima analisi, è l'unanimità con cui i diversi istituti hanno fatto registrare una crescita. […]

MARIANNA MADIA ELLY SCHLEIN

 

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI. LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UNA FRECCIATA-AVVERTIMENTO ALL’AMICO LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)