ROMA PRESA PER IL CULO: SE QUESTO È UNO SCEICCO…

1- AS ROMA: CONTI PEGGIORANO, SERVE RICAPITALIZZAZIONE (SOLE 24 ORE)
(MF-DJ) - Nel primo semestre della stagione corrente, dal 1* luglio al 31 dicembre 2012, i conti del gruppo As Roma mostrano una perdita netta di 26,1 mln di euro, inferiore di 1,1 mln a quella dello stesso periodo del 2011.

Lo scrive il "Sole 24 Ore" aggiungendo però che il patrimonio netto consolidato è negativo per 78,5 mln. Una situazione di forte squilibrio quella di Trigoria, come sottolinea anche la societá di revisione Bdo, peggiorata rispetto al 30 giugno 2012, quando il patrimonio netto era negativo per 52,46 mln. La societá, perciò, avrebbe bisogno di una
robusta ricapitalizzazione.


2- UNO SCEICCO DA MILLE EURO
Rosario Dimito per "Il Messaggero"

Il presunto sceicco della Roma è in mora con le banche di 4 mila euro. Non solo, ma nei primi giorni di gennaio ha chiesto alla filiale di Roma di un grosso istituto del nord, un'apertura di credito di 1.000 euro, non concessagli. Tutto questo evidententemente perchè dalle carte riservate in possesso di alcuni banchieri ai quali Adnan Adel Aref Qaddumi (o Quaddumi) si è rivolto, risulta che le sue proprietà sono solo sulla carta o quasi. Eppure secondo gli americani di James Pallotta, dalla due diligence effettuata emergono «disponibilità finanziarie idonee a effettuare questo tipo di operazioni».

Cioè a entrare nel capitale della As Roma SVP LLC, versando circa 50 milioni. Il termine è giovedì 14 marzo. Dopodomani. Ma sarà vero? Ecco l'amara realtà sull'arabo, come risulta dalla documentazione inedita in possesso dei banchieri. Anche di Unicredit che ha avuto a che fare con l'uomo d'affari nato a Nablus in Giordania il 9 marzo 1959: quindi sabato scorso ha compiuto 54 anni.

I MISTERI SUL NOME
Unicredit l'ha registrato perchè l'arabo deve aver bussato per aprire qualche rapporto di credito rimasto, però, senza seguito. Così come ha fatto una grossa popolare del nord che non gli ha concesso un'apertura di credito di appena 1.000 euro chiestagli ai primi dell'anno.

Il no al piccolo prestito probabilmente si spiega con la presenza dell'arabo nelle partite in sofferenza evidenziate dalla centrale rischi di Bankitalia, cioè il database che annota gli affidamenti fatti ai singoli clienti, da cui risulta che c'è un debito di 4 mila euro non restituito a qualche banca italiana. Ma i misteri sul pretendente della Roma non finiscono qui. Partiamo dal nome. Nelle carte a disposizione dei banchieri risulta che si chiama Adnan Adel Aref Qaddumi. Della coda del cognome «al Shtewi» non c'è traccia da nessuna parte.

IL BILANCIO 2011
Così come in calce al bilancio 2011 (l'ultimo depositato) di Amyga oil & gas holding srl, società specializzata nell'assunzione di partecipazioni di controllo escluso holding di gruppi finanziari, c'è la sua firma, visto che ne è presidente e azionista di maggioranza (60%): Adnan Adel Aref Quaddumi, come si legge nella riproduzione in questa pagina. C'è di più, a rafforzare il cognome Quaddumi compare una postilla, da lui controfirmata, nella quale dichiara che il documento è autentico. Amyga oil & gas ha chiuso il bilancio 2011 con una perdita di 797 euro, a fronte di attivi pari a 9.239 e un patrimonio netto di 9.203.

SOCIETÀ INATTIVE
Tra i conti d'ordine la sorpresa. «Tra gli impegni è allocata la posta di 1.605.714,51 euro - si legge - che deriva dalle iniziali singole attribuzioni che hanno origine dalla sottoscrizione di contratto preliminare di costituzione di apposita società di diritto saudita "Assir Hi Tech International Group for Commerce Industry and Contracting ltd". Il preliminare prevede la partecipazione futura al 54% del capitale sociale della newco da parte della nostra società, con versamento di iniziali 2 milioni di dollari».

Qaddumi possiede, inoltre, il 60% di Amyga srl, società inattiva, dall'oggetto sociale indefinito e presiede Fagnus, un'altra società non in attività. Infine è presidente di Technofin holding di Gallarate, anch'essa sulla carta. In Amyga srl ha un socio di minoranza, anche lui in contenzioso con il Creberg.

 

QADDUMIJAMES PALLOTTA BALDINIer capitano FRANCESCO TOTTI foto mezzelani gmt PAOLO FIORENTINO

Ultimi Dagoreport

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...

massimiliano filippo romeo matteo salvini luca zaia

DAGOREPORT – AL CONGRESSO DELLA LEGA DEL 6 APRILE, SALVINI SARÀ RIELETTO SEGRETARIO PER LA TRAGICA ASSENZA DI SFIDANTI. L’UNICO CHE AVREBBE POTUTO IMPENSIERIRLO SAREBBE STATO IL COORDINATORE DEL CARROCCIO IN LOMBARDIA, L'EX FEDELISSIMO MASSIMILIANO ROMEO: MA IL COINVOLGIMENTO DEL FRATELLO, FILIPPO DETTO ''CHAMPAGNE'', NELLO SCANDALO LACERENZA-GINTONERIA NE HA AZZOPPATO LE VELLEITÀ – MA SUL TRIONFO DI SALVINI GRAVA UNA NUBE: CHE FARÀ IL “DOGE” ZAIA? SI PRESENTERÀ O RIMARRÀ A SCIABOLARE AL VINITALY DI VERONA?

stephen schwarzman jonathan grey giorgia meloni giancarlo giorgetti blackstone

DAGOREPORT: CHI TOCCA I FONDI, MUORE... – CHE HANNO COMBINATO DI BELLO IN ITALIA I BOSS DI BLACKSTONE, LA PIU' POTENTE SOCIETA' FINANZIARIA DEL MONDO? SE IL PRESIDENTE SCHWARZMAN ERA A CACCIA DI VILLONI IN TOSCANA, JONATHAN GRAY, DOPO UNA VISITA A PALAZZO CHIGI (CAPUTI) CON SALUTO VELOCE A MELONI, HA AVUTO UN LUNGO COLLOQUIO CON GIORGETTI SULLO STATO DEGLI INVESTIMENTI IN ITALIA (TRA CUI ASPI, DOVE I DIVIDENDI SONO STATI DECURTATI) – MENTRE IL FONDO USA KKR POTREBBE VALUTARE UN'USCITA ANTICIPATA DALLA RETE EX TIM (3 ANNI ANZICHE' 5)PESSIMI RUMORS ARRIVANO ANCHE DAL FONDO AUSTRALIANO MACQUARIE, PRESENTE IN ASPI E OPEN FIBER: MEGLIO DISINVESTIRE QUANDO I DIVENDENDI NON SONO PIU' CONVENIENTI....