meloni haftar dbeibeh libia

LIBIAMO, LIBIAMO! - SE A BRUXELLES IL GOVERNO ITALIANO SOFFRE, IN NORDAFRICA VA ALLA GRANDE - IL BILATERALE A PALAZZO CHIGI TRA GIORGIA MELONI E IL PREMIER LIBICO AD INTERIM DBEIBEH APRE UNO SPIRAGLIO PER LA DISTENSIONE IN LIBIA IN VISTA DELLE ELEZIONI - ROMA SI STA RITAGLIANDO UN RUOLO DI MEDIATORE TRA IL GOVERNO DI TRIPOLI E QUELLO DI TOBRUK, CERCANDO UNA DISTENSIONE TRA DBEIBEH E IL GENERALE HAFTAR - E INFATTI NELLA CAPITALE E’ AVVENUTO L’INCONTRO TRA IL PRIMO MINISTRO DI TRIPOLI E IL CAPO DEGLI 007 EGIZIANI ABBAS KAMEL (IL CAIRO SOSTIENE DA TEMPO HAFTAR)

GIORGIA MELONI GENERALE HAFTAR

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

In Libia si intravede una possibilità. Uno spiraglio per portare avanti il processo di stabilizzazione di un Paese che galleggia sul petrolio ma è disintegrato dalle guerre tra tribù e milizie. L'obiettivo sono le elezioni, a lungo rinviate, per ridare una parvenza di democrazia a una nazione che dalla morte del dittatore Gheddafi non trova pace.

[…] al momento sulla scena si muovono Egitto e Turchia, Italia e Francia, e, un passo indietro, emiratini e mercenari russi, con Roma che sembra essere tornata la piazza dove accadono le cose […]

HAFTAR DBEIBAH

 

Ieri, il primo ministro ad interim del governo di unità nazionale di Tripoli Abdul Hamid Dbeibeh era a Roma non solo per vedere Giorgia Meloni, stringere accordi economici e parlare di sicurezza e migranti, della «necessità delle elezioni», della sua possibile candidatura, ma anche per un contatto diretto con il capo dei servizi segreti egiziani Abbas Kamel. Due fonti di governo confermano che l'incontro è avvenuto sul suolo italiano […]

 

HAFTAR

Ed è una novità che potrebbe rivelarsi molto importante, perché nella spartizione delle sfere di influenza in Libia, il Cairo è uno storico sostenitore del generale Khalifa Haftar, che controlla la Cirenaica, mentre Dbeibeh ha sempre goduto dell'aiuto, dei soldi e delle forniture militari […] di Erdogan. Segno che potrebbe avere una certa solidità la tesi, sostenuta dalla diplomazia italiana, che tra Dbeibeh e Haftar ci sia un patto di non belligeranza per arrivare entrambi alle elezioni con i galloni di candidati alla guida della Libia finalmente unificata.

 

abdul hamid mohammed dbeibeh con giorgia meloni

Al momento si lavora su tre negoziati. Quello della Commissione 6+6, sostenuto da Egitto e Francia, con i rappresentanti delle due Camere di Tripoli e Tobruk in Marocco, che poche ore prime del vertice romano hanno evocato la possibile caduta del governo Dbeibeh e le elezioni imminenti; quello del Comitato di Alto livello per le elezioni, lanciata dall'inviato speciale Onu Abdoulaye Bathily che ieri Meloni ha rilanciato; infine i colloqui informali tra Dbeibeh e Haftar.

 

L'intesa tra i due […] offre all'Italia un ruolo su cui ha lavorato soprattutto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, come dimostrano le visite ravvicinate di Haftar (il 4 maggio) e del primo ministro di Tripoli (ieri). Entrambi cercano una legittimazione, perché non potrebbero candidarsi: Dbeibeh perché secondo gli accordi di Ginevra avrebbe dovuto ricoprire l'interim senza poi gareggiare per le elezioni; Haftar perché è un militare (ma potrebbe svestire un mese prima la divisa).

 

abdul hamid mohammed dbeibeh con giorgia meloni

[…] Dbeibeh sembra essersi rafforzato, anche grazie alla sponda del generale della Cirenaica. Le partenze di migranti dalla Libia sono diminuite e in proporzione risultano essere minori rispetto alla Tunisia, l'altro grande potenziale buco nero del Mediterraneo.

 

Meloni ieri ha detto di «apprezzare» gli sforzi dell'autorità libiche nelle operazioni di salvataggio in mare e nel contenimento delle partenze irregolari. […] Meloni sarebbe intenzionata a tornare subito in Tunisia, forse domenica, e vorrebbe con lei la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, anche per dare l'idea della volontà comune di evitare il default del Paese.

 

Abdul Hamid Dbeibeh

[…] In Libia come in Tunisia, […] l'Italia ha i suoi interessi vitali, sui migranti, sull'energia, sulle prospettive di business. Tutti temi di cui ieri Meloni e Dbeibeh hanno discusso e che sono il cuore dei tre accordi firmati alla presenza dei due leader. Il primo è frutto di negoziati con una delegazione del ministero dell'Interno libico presente in Italia da due giorni e si limita a una dichiarazione di intenti tra il ministro Piantedosi e l'omologo di Tripoli sul rafforzamento della cooperazione sulla sicurezza. Il secondo è l'accordo tra Eni, principale produttore di gas in Libia, e Noc (National Oil Corporation), su progetti di riduzioni delle emissioni. Il terzo è un memorandum di intesa tra Telecom Sparkle e l'Ente per le poste e telecomunicazioni libiche in vista della costruzione del cavo dati sottomarino BlueMed.

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...