GLORIA IN EXCELSIS MATTEO – DOPO LA NOTTE ALLO STADIO IL BERLUSCONE CARLITO ROSSELLA ESALTA RENZI: ‘FORMIDABILE, UN INCROCIO TRA PICO DELLA MIRANDOLA E MACHIAVELLI, UN CT E UN ULTRA’. NON FACEVA CHE RIPETERE: ‘CAZZO! ECCHECCAZZO. MA CHE CULO HA L’INTER!?’’

1- CARLO ROSSELLA: ‘QUESTO RENZI ACCENDE LE SPERANZE'
Fabrizio Roncone per ‘Il Corriere della Sera'

«Matteo Renzi? Oh, beh, personaggio formidabile: un magnifico incrocio tra...».
Tra chi?
«Tra Pico della Mirandola e...».

E?
«E Niccolò Machiavelli».

Sicuro?
«Sicurissimo!».

Non le viene il sospetto di avere leggermente esagerato?
«No, macché! Ci pensi bene: Matteo ha quell'intelligenza acuta e sottile e anche un po' spregiudicata che era propria di Machiavelli. E poi ha pure quel dono di natura della memoria, quella capacità di ricordare subito tutto e tutti che lo rende simile a Pico della Mirandola...».

(È nota la passione di Carlo Rossella per i potenti, nuovi e vecchi: «Alta società» è il titolo della celebre rubrica che tiene sul «Foglio». Un berlusconiano devoto, frequentatore delle serate di Arcore, un amante del bello, del lusso, gran viaggiatore, 71 anni. Ha diretto quotidiani, settimanali, tigì; adesso è presidente di Medusa, casa di produzione e distribuzione cinematografica di Mediaset ).

L'altra sera s'era sparsa la voce che Renzi l'avesse convocata a Palazzo Vecchio per chiederle un parere sul nuovo governo.
«Una fesseria, un corto circuito. Io me ne stavo a spasso con il mio amico Diego Della Valle in piazza della Signoria quando ci hanno sorpreso alcuni giornalisti. Un cronista ha frainteso, ha immaginato che... In realtà io Renzi l'ho incontrato solo dopo, allo stadio, in tribuna. E anche lì...».

Rossella, anche lì cosa?
«Uno spettacolo. Ce l'avevo seduto dietro. E non ha idea di quanto sia competente, Renzi».

Ci sono milioni di italiani competenti in materia di calcio.
«Sì sì, certo... ma lui, mi creda, potrebbe fare l'allenatore».

Senta, Rossella: ma perché voi berlusconiani siete tutti così entusiasti di Renzi? Non vi basta più il Cavaliere?
«Ah, no, perbacco, non dica questo! Io sono e resto berlusconiano. Certo però questo Renzi accende le speranze. E non c'è niente di male a dire che sì, sembra davvero avere tutte le carte in regola per aiutare questo Paese a uscire dalla palude della crisi...».

In più, forse, si può anche dire che ha restituito a Berlusconi, condannato in via definitiva, un ruolo centrale sulla scena della politica.
«Non ha fatto altro che riconoscerne la leadership. Un atto giusto, dovuto».

Da quanto tempo conosce Renzi?
«Ora le racconto. La nostra conoscenza risale ai tempi in cui io ero direttore di Panorama . Beh, una mattina la mia segreteria mi avverte: c'è il presidente della Provincia di Firenze in linea. Io me lo faccio passare, e lui, veloce, sicuro: "Direttore, posso chiederle un appuntamento? Vorrei conoscerla e farmi conoscere"».

Continui.
«Il giorno dell'appuntamento arriva, ci chiudiamo nella mia stanza e parliamo per un'ora. Quando è uscito, ricordo di essermi detto: ma questo è un fenomeno! Pensi che ero così sorpreso da quel ragazzo, che ordinai subito al mio caporedattore di fargli fare una bella intervista, che naturalmente poi impaginai con tutti gli onori...».

2 - MATTEO IL TIFOSO: "L'INTER? CHE CULO"
Beatrice Borromeo per il "Fatto quotidiano"

Un premier in pectore "scatenato", che per novanta minuti, durante la partita Fiorentina-Inter, ha scalpitato, suggerito sostituzioni all'allenatore e imprecato ogni volta che i neroazzurri si avvicinavano alla porta avversaria. È il presidente di Medusa, Carlo Rossella, a raccontare Matteo Renzi in veste di tifoso. Anzi, "tifoso doc, accanitissimo e più competente di un ct. Avrà giocato a pallone negli scout?".

Rossella, allo stadio era seduto un gradino sotto Renzi. Quante volte ha citato Palazzo Chigi?
Nessuna. Era totalmente concentrato sul gioco. Magnetizzato. Sembrava un commentatore radiofonico, di quelli che non si lasciano sfuggire neanche un semplice passaggio o un palleggio. Pareva un veggente.

Addirittura?
Guardi, riusciva a prevedere l'esito di ogni azione. Tranne forse le cappelle della sua squadra e di conseguenza i goal dell'Inter. C'è rimasto davvero malissimo.

E che cosa ha detto?
Eh, non l'ha presa bene. Imprecava alla fiorentina, diciamo.

Se Berlusconi ripete sempre "c ribb i o", come si sfoga il sindaco di Firenze?
Gli ho sentito urlare una gran quantità di "Cazzo! Eccheccazzo. Ma caaaazzoooo" E poi: "Ma che culo ha l'Inter? Che cuuuulo". Cose tipiche da stadio, almeno per chi, come lui, ha il pallone nel sangue. E poi, si sa, il calcio, per un politico, e' una bella palestra.

E all'incarico imminente di presidente del Consiglio non ha proprio fatto cenno?
Durante l'intervallo si è appartato con un po' di persone, tra cui il mio amico Diego Della Valle. Non so cosa si siano detti, anche perché il tono della voce in quei momenti era decisamente più basso, ma suppongo che l'argomento sia emerso. Ha parlato due minuti anche con me, gli ho augurato "In bocca al lupo", e lui, ridendo, ha risposto: "Grazie, ne ho proprio bisogno". Ma tra una chiacchiera e l'altra tornava sempre alla partita: "Dobbiamo rimontare!", spronava.

E la gente come lo trattava?
Sono partiti i cori, gli urlavano: "Oh Matteo, forza, forza". Erano pazzi di lui. Forse lo chiamavano "il bomba", ma quando parla lui, convince tutti. E all'uscita dello stadio l'hanno accolto come un idolo. L'empatia era massima. D'altronde Renzi è abilissimo: ha abbracciato ogni vecchietta, stretto ogni mano, fatto foto con ognuno dei pulcini della Fiorentina. Non ho mai visto un politico impegnarsi così tanto per piacere alla gente. Anzi, uno sì: Silvio Berlusconi.

 

 

RENZI E I FRATELLI DELLA VALLE ALLO STADIO FOTO LAPRESSE RENZI E I FRATELLI DELLA VALLE ALLO STADIO FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI E DIEGO E ANDREA DELLA VALLE ALLO STADIO ENRICO MENTANA CARLO ROSSELLACarlo Rossella MATTEO RENZI GIOVANEROSSELLA E MENTANA A FIRENZE

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