luigi di maio rousseau

INSALATA ROUSSEAU - DI MAIO E I SUOI CONTINUANO A SVENTOLARE LO SPAURACCHIO DEL VOTO SULLA PIATTAFORMA DI CASALEGGIO (QUALORA IL GOVERNO SI FACCIA) PER PRESSARE CONTE E INVITARLO A NON ESSERE TROPPO AUTONOMO - MA QUANDO SI VOTERÀ? E QUALE SARÀ IL QUESITO? ALEGGIANO TENSIONI E SOSPETTI RECIPROCI, MA TANTO LO SAPPIAMO TUTTI CHE LA CONSULTAZIONE COME AL SOLITO, AVRÀ UN RISULTATO, PER COSÌ DIRE, NON SORPRENDENTE…


Governo, M5S: Rousseau è parte integrante dei nostri processi decisionali

(LaPresse) - "Non è un vezzo, ma uno strumento che la nostra comunità politica si è dato per far arrivare nelle istituzioni la voce dei cittadini. Ricordiamo a chi critica questo strumento che ogni eletto del MoVimento, dai Comuni all’Europarlamento passando per Regioni e Camere, è un portavoce di queste istanze. Rousseau conta perché è parte integrante dei nostri processi decisionali". Lo si legge sul Blog delle Stelle.

 

Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

rousseau

Luigi Di Maio parla al Pd affinché Giuseppe Conte intenda. Il leader del M5S si trova a ingaggiare la più complicata delle trattative con colui che fino al 20 agosto (giorno del discorso del premier in Senato) definiva «una perla rara». Peccato che adesso lo scenario sia totalmente cambiato. Di Maio e i suoi fedelissimi continuano a mandare messaggi all'inquilino di Palazzo Chigi: avvertimenti belli e buoni.

 

conte di maio zinga

Il primo e più importante arriva dal Blog delle stelle - che nulla ha a che vedere ormai con Beppe Grillo - e riguarda la consultazione su Rousseau attesa per mercoledì: «Il voto degli iscritti per noi è fondante: non lo barattiamo», si legge. Un modo per pressare Conte affinché non sia troppo autonomo nelle scelte «perché - come sottolineano gli uomini di Di Maio - la maggioranza parlamentare è controllata da Luigi: saranno i nostri deputati e senatori a votare la fiducia al premier. La stabilità dipende da noi».

LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIOmattarella renzi zinga di maio

 

PIATTAFORMA

In mezzo c'è appunto l'appuntamento su Rousseau: la piattaforma on line di Davide Casaleggio sarà coinvolta solo a programma chiuso e soprattutto «dopo l'accordo politico sulle caselle», fanno notare dalla parte del leader politico, per nulla intenzionato a cedere sul ruolo di vicepremier. Nonostante la proposta che potrebbe spuntare in queste ore: due vice, Fraccaro e Franceschini (o Orlando) con Di Maio verso un dicastero pesante (i suoi fanno filtrare il Viminale).

 

BEPPA GRILLO E DAVIDE CASALEGGIODI MAIO FRACCARO

In questa partita di sospetti e tensione, Di Maio si trova a combattere con l'interventismo di Beppe Grillo in asse con Conte. La stoccata del Garante ha fatto male al giovane leader. Che ieri ha mandato in conferenza stampa i capigruppo di Camera e Senato, accompagnati da vice, per ribadire che l'ipotesi di ministri tecnici non è un metodo universale da applicare «perché serve la politica», è il senso del ragionamento di Stefano Patuanelli.

DAVIDE CASALEGGIO ALFONSO BONAFEDE RICCARDO FRACCARO

 

Che sottolinea: «Chi tocca Luigi, tocca il M5S». Un pensiero esplicitato ancora di più da Francesco Silvestri, vicepresidente del gruppo alla Camera: «Abbiamo oltre 300 parlamentari, dagli antichi romani a oggi la visibilità è data dai numeri». Ergo: «Luigi non può essere umiliato».

rousseau voto sul processo a salvini 4

 

GOVERNO CONTE BIS BY TERRE IMPERVIE

Su questo punto i pretoriani di Di Maio fanno quadrato: «Siamo compattissimi: un monolite». Ma la partita a scacchi è più che mai complessa nel M5S. Prima che inizi le consultazioni, il premier si incontra a pranzo con Roberto Fico. Davanti a un panino tonno e pomodoro, il presidente della Camera ribadisce al premier una cosa ovvia: i ministri li scegli tu. Parole che però spezzano il ritmo e la narrazione di Di Maio nei rapporti sempre più tesi con l'inquilino di Palazzo Chigi.

 

LUIGI DI MAIO ROUSSEAU BY TERRE IMPERVIE

Si conferma così la triangolazione tra Fico, Grillo e Conte. Dentro ci sono anche le anime ortodosse dei grillini che in questa partita spingono per un forte ricambio della delegazione di governo. Regna la precarietà per quasi tutti. Da una parte c'è il cerchio magico di Di Maio (Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro) dall'altra tutti i ministri uscenti che non sanno che fine faranno. E così Giulia Grillo si fa un selfie dopo il jogging mattutino: «Stanca io? Dopo un'ora di corsa inizio ad esserlo». Anche questo è un segnale, ma a Di Maio.

lilli gruber vs nicola morra a otto e mezzo 2

 

In questa fase magmatica rimane lo scoglio Rousseau. Il quesito, dice Nicola Morra, sarà «neutro». Ma chi sarà a chiedere agli iscritti se vogliono un governo con il Pd? Conte o Di Maio? La prima opzione certificherebbe la leadership dell'avvocato del popolo dentro il M5S, ma solo il capo politico non basterebbe a dare forza al «sì». Regnano i sospetti e lo spionaggio interno. I consiglieri più bellicosi di «Luigi» accarezzano sempre l'idea di far saltare il banco se la trattativa per i ministeri finisse male per il Capo. Ma non fanno i conti con la pancia parlamentare del Movimento intenzionata a gettarsi nella nuova avventura con l'orizzonte «fine legislatura».

luigi di maio davide casaleggioluigi di maio davide casaleggio

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME