mueller trump

IL RUSSIAGATE SI CHIUDE, E DOPO ANNI DI ''IL CERCHIO SI STRINGE'' SPARATI DA GIORNALI E TG, SI CONFERMA QUANTO SCRITTO SU QUESTO DISGRAZIATO SITO INFINITE VOLTE: MANCA LA RUSSIA - MUELLER CONSEGNA IL RAPPORTO SENZA PROPORRE NUOVE INCRIMINAZIONI: VUOL DIRE CHE DOPO DUE ANNI DI INCHIESTA, NON C'E' UNA PROVA DELLA ''COLLUSION'' COI SOVIETICI. SOLO EVASIONI FISCALI (PRE-TRUMP) E BUGIE AGLI INVESTIGATORI - GLI UOMINI DI DONALD BRINDANO: ''ABBIAMO VINTO, CHE IMBARAZZO PER I DEMOCRATICI'', MA ALL'ORIZZONTE CI SONO ALTRE INDAGINI, DAL CONGRESSO A NEW YORK

 

  1. RUSSIAGATE: MUELLER CONSEGNA RAPPORTO DI INDAGINI

mueller trump

 (ANSA) - Il procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, consegna al ministro della Giustizia William Barr, il rapporto sulle sue indagini. La consegna del rapporto al ministro della Giustizia mette fine a un'indagine durata quasi due anni e che ha gettato ombre sull'amministrazione e sul presidente Donald Trump. Ora sarà Barr a dover decidere quanto del rapporto condividere con il Congresso e quanto rendere pubblico. La Camera ha votato nei giorni scorsi una risoluzione con cui chiede che il rapporto sia reso pubblico.

 

  1. RUSSIAGATE:MUELLER NON RACCOMANDA ALTRE INCRIMINAZIONI

 (ANSA) - Il procuratore speciale Robert Mueller non raccomanda altre incriminazioni nelle indagini sulle interferenze russe sulle elezioni americane. Lo afferma un funzionario del Dipartimento di Giustizia, secondo quanto riferito dai media americani.

 

  1. RUSSIAGATE: 'CHIUSA INDAGINE MA RISCHI PER TRUMP RESTANO'

ROBERT MUELLER JAMES COMEY

 (ANSA) - Robert Mueller ha consegnato il rapporto sulle indagini sul Russiagate. E a prescindere dalle sue conclusioni e dal fatto che non viene raccomandata alcuna altra incriminazione, i problemi legali per Donald Trump e il suo più stretto circolo di collaboratori non sono finiti. Anzi, riportano i media americani, i fronti aperti sono diversi. Le autorità di New York stanno infatti indagando sulla Trump Organization e sulla campagna di Trump del 2016 per accertare eventuali violazioni delle legge sui finanziamenti elettorali.

 

trump manafort

Le stesse autorità hanno inviato mandati al comitato che si è occupato dell'inaugurazione di Trump per ottenere documenti. Il procuratore generale di New York indaga inoltre sulla fondazione di Trump. A queste indagini si affiancano quelle avviate dai democratici in Congresso, dalla dichiarazione delle tasse di Trump alle pratiche della Casa Bianca per la concessione dei nullaosta di sicurezza, dai legami fra Deutsche Bank e il presidente ai pagamenti alla proprietà di Trump da parte di governi stranieri.

 

  1. RUSSIAGATE: DEM CAMERA, 'POTREMMO CONVOCARE MUELLER'

paul manafort, roger stone e charlie black

 (ANSA) - Il presidente della commissione di intelligence della Camera, il democratico Adam Schiff, non esclude una convocazione del procuratore speciale Robert Mueller per ottenere un quadro più chiaro sui contenuti del suo rapporto sul Russiagate. Lo afferma Schiff con la Cnn. ''Se necessario chiameremo Mueller e altri davanti alla commissione'' mette in evidenza Schiff, ipotizzando anche un'audizione del ministro della Giustizia William Barr.

 

  1. RUSSIAGATE: CONSIGLIERE CAMPAGNA TRUMP, 'ABBIAMO VINTO'

 (ANSA) - ''E' una grande giorno per l'America, abbiamo vinto''. Cosi' un consigliere della campagna elettorale del presidente americano Donald Trump festeggia con la Cnn la chiusura delle indagini del procuratore speciale Robert Mueller sulle interferenze russe. Il funzionario mette in evidenza come nessuno degli uomini piu' vicini a Trump e' stato accusato di collusione o altri reati commessi durante la campagna. ''Zero incriminazioni'' dice, definendo la situazione ''imbarazzante'' per i democratici che hanno parlato di collusione per due anni.

william barr

 

  1. INCHIESTA MUELLER, 22 MESI E UN COSTO DI 25 MILIONI

 (ANSA) - Un'indagine durata 674 giorni, per un totale di 22 mesi e un costo di 25 milioni di dollari. Sono alcuni dei numeri dell'inchiesta sul Russiagate del procuratore speciale, Robert Mueller, nominato dal vice ministro della Giustizia Rod Rosenstein il 17 maggio del 2017. Mueller è stato nominato con il compito di indagare sulle interferenze russe sulle elezioni presidenziali del 2016.

 

Per condurre l'inchiesta Mueller si è avvalso di 17 legali, molti dei quali provenienti dal Dipartimento di Giustizia, e di un grand jury. L'indagine è costata in media 1,4 milioni di dollari al mese, per un totale - dati a ottobre 2018 - di 25 milioni di dollari. Una cifra elevata considerato che i 4 anni e mezzo di indagini su Bill Clinton sono costati 40 milioni di dollari. Ma Mueller grazie all'accordo strappato a Paul Manafort è riuscito a far incassare agli Stati Uniti una cifra quasi uguale a quella spesa per le sue indagini.

 

ROD ROSENSTEIN

L'ex responsabile della campagna di Trump si è impegnato restituire parte dei fondi accumulati con le sue attività ma anche a concedere agli inquirenti anche i proventi dalla vendita delle sue proprietà immobiliari, fra le quali gli appartamenti a New York, incluso quello nella Trump Tower, e la casa in Virginia. Con l'indagine Mueller si è assicurato 7 ammissioni di colpevolezza, di cui quattro da persone che avevano lavorano per la campagna di Donald Trump.

 

Fra gli accusati e gli incriminati si sono 27 persone, di cui 25 di nazionalità russa. Accusate anche tre aziende russe. Da quando Mueller ha avviato l'inchiesta, Facebook ha rimosso 500 pagine e account da Facebook e Instagram, mentre Twitter ne ha rimossi 400. I legali che hanno aiutato Mueller hanno trascorso centinaia di ore in interrogatori: solo Michael Flynn, l'ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump, è stato sentito in 19 interrogatori per un totale di 62 ore e 45 minuti.

Ultimi Dagoreport

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATO, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…