CARROCCIO COL TURBO - SALVINI BULLIZZA CONTE E DI MAIO SU RUSSIA, FLAT TAX E MANOVRA CONSAPEVOLE CHE LA LEGA CRESCE NEI SONDAGGI A DISPETTO DI TUTTO: “CHI VOLESSE METTERCI IN DIFFICOLTÀ DEVE TROVARE ALTRI ARGOMENTI PERCHÉ QUESTI NON FUNZIONANO” - LE ULTIME RILEVAZIONI DANNO LA LEGA IN ULTERIORE CRESCITA: È PASSATA DAL 37,5 AL 37,7%...
Amedeo La Mattina per ''la Stampa''
Tenere i nervi saldi, parlare di cose che interessano i cittadini, di riduzione delle tasse perché la flat tax è una proposta della Lega e sul tavolo del governo dovrà arrivare quasi già confezionata. Non proprio prendere o lasciare, ma quasi, come è successo con il reddito di cittadinanza che Luigi Di Maio fece conoscere agli alleati dopo aver fatto le sue consultazioni e i suoi incontri. Quindi, sostiene Matteo Salvini, «non abbiamo commesso alcuna scorrettezza istituzionale». Non c' è la volontà di scavalcare il premier Giuseppe Conte.
«Ho piena fiducia in lui: i tempi e i modi della manovra li decide lui». Sì, certo, intanto il ministro dell' Interno, convocando 43 rappresentanti delle parti sociali, si porta avanti nel lavoro e per un giorno riesce a oscurare la vicenda Russia-Savoini. E avverte sia Di Maio sia Conte che non ha alcuna intenzione di andare in Parlamento per chiarire quello che non c'è, le «fantasie» sui rubli al Carroccio. «Lascio divertire gli amanti di James Bond e di spionaggio».
C'è un altro messaggio che Salvini manda ai 5 Stelle, non solo al Pd: se attendono di vedere la Lega calare nei sondaggi per prendere le distanze dalla Lega, e magari immaginare una crisi di governo e un nuovo governo di unità nazionale, si mettano il cuore in pace. «La Lega cresce nei sondaggi anche questa settimana in cui si è parlato di spie russe. Quindi chi volesse metterci in difficoltà deve trovare altro argomento perché questo non funziona».
Le rilevazioni d' opinione danno il Carroccio in continua crescita: proprio questa settimana è passata dal 37,5 al 37,7%. Un' ottima notizia che secondo alcuni leghisti dovrebbe portare Salvini a volere elezioni anticipate per governare senza i 5 Stelle. Ma il capo frena e dice di tenere i nervi saldi: «Si va avanti, ma la flat tax la decidiamo noi».
vladimir putin brinda con giuseppe conte e salvini con savoini sullo sfondo
Matteo Salvini si presenta alla conferenza stampa dopo cinque ore di incontro con le parti sociali con Armando Siri alla sua destra e Massimo Garavaglia alla sua sinistra. Se ne frega di quello che pensano Di Maio e Conte. Siri ha avuto l' onore di esporre la flat tax. Garavaglia è il massimo esponente leghista al Mef che dovrà portarla sul tavolo del ministro dell' Economia Giovanni Tria.
Meglio dire dovrebbe perché se domani verrà condannato in primo grado si dimetterà dal suo incarico. E sarebbe il terzo «caduto», per usare una definizione usata dallo stesso Salvini, dopo le dimissioni Siri e del viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. Non sono stati ancora sostituiti e quando la settimana scorsa il premier Conte ha chiesto allo stesso Rixi di indicargli un nome per sostituirlo, il capo dei leghisti liguri ha spiegato che non c' è nessuno del suo partito che vuole andare a lavorare con Danilo Toninelli: «Con lui è impossibile fare le cose».
Garavaglia si dimetterà nonostante Salvini ieri l' abbia difeso a spada tratta dicendo che le carte del processo sono «aria fritta con olio scarsissimo: il viceministro dell' Economia della seconda potenza industriale europea dovrebbe rischiare di doversi dimettere per una tentata turbativa d' asta del servizio di dialisi di una ambulanza di volontari del suo Paese. Capite la follia a cui siamo arrivati?».
A chiedere le dimissioni sono Conte e Di Maio che vogliono capire a che titolo il ministro ha convocato le parti sociali, che ritorneranno al Viminale all' inizio di agosto, per parlare della prossima manovra economica. Per la Lega si tratta certamente di un' iniziativa di partito, «ma di un partito di governo che in base al voto europeo è di maggioranza relativa». E che quindi ha voce in capitolo.
matteo salvini giuseppe conte giancarlo giorgetti approvazione decreto sicurezza bis
Dunque è bene che i grillini non insistano troppo su questa storia dei rubli, sulla richiesta di chiarezza, costringendo Salvini a riferire in Parlamento. «Vogliono fare una commissione d' inchiesta? Vedremo, leggeremo la loro proposta di legge», liquida il capogruppo Riccardo Molinari che oggi incontrerà il suo omologo M5S D' Uva. Intanto i grillini si preparino a leggere attentamente la proposta leghista sulla flat tax che gli verrà messa sotto il naso dopo averla affinata con i sindacati, gli imprenditori e commercialisti.