SALVINI FA VEDERE LE 5 STELLE A BERLUSCONI: I GRILLINI? GENTE SERIA E PERSONE RAGIONEVOLI. RIFAREI L’ACCORDO DOMATTINA”- IL LEADER LEGHISTA POI RASSICURA SILVIO SULLE AZIENDE, INCASSA L’OK DEL CAV PER FOA E GETTA LE BASI PER ALCUNE ALLEANZE DI CENTRODESTRA PER LE PROSSIME REGIONALI - DI MAIO LIQUIDA L’INCONTRO CON UNA ALZATA DI SPALLE: ”AFFARI LORO”
Ugo Magri per la Stampa
Una simpatica rimpatriata, o poco più. Che sdogana la candidatura di Marcello Foa per la presidenza Rai, fortemente voluta dalla Lega, e getta le basi di alcune alleanze di centrodestra per le prossime elezioni regionali, dall' Abruzzo alla Basilicata (come insisteva Forza Italia). Era tutto già scritto alla vigilia.
Sempre secondo copione, Berlusconi si è sentito offrire la garanzia che la sua «roba» non verrà toccata, contro i piani grillini di colpire Mediaset la Lega farebbe sicuramente scudo. Ma se da Salvini si aspettava un ripensamento, e magari la promessa di tornare nuovamente insieme tra qualche mese, il Cav dev' essere rimasto abbastanza deluso. Pochi spiragli di futuro Già prima di accomodarsi a cena da lui, Matteo aveva messo pubblicamente in chiaro che intende governare insieme a Di Maio per tutti i prossimi cinque anni, che i Cinquestelle sono ai suoi occhi «gente seria e persone ragionevoli», dunque la Lega non è per nulla pentita di averci fatto l' accordo.: «Lo rifarei domattina».
Intervistato da Barbara D' Urso a «Domenica Live», il vice-premier aveva pure aggiunto (sorridendo) che con Silvio avrebbero guardato Cagliari-Milan; e si sarebbe recato ad Arcore, anziché godersi la partita a casa sua, in quanto «lui ha la televisione più grossa della mia». Questione di misure, insomma, dove la politica non c' entra nulla. Evviva l' esperienza
Poi, chiaramente, Salvini con l' ex-premier ci sa fare. Sempre nel corso della trasmissione di Canale 5, cioè nel regno di Sua Emittenza, si era sforzato di addolcire la pillola. «I rapporti con Berlusconi sono sempre stati buoni», aveva sviolinato, «ne ho enorme stima perché è stato un grande nella politica, nel calcio, nell' editoria, nella televisione», tutto rigorosamente al passato.
Certo, «gli ho detto che alcune cose, non sue ma dei parlamentari di Forza Italia, non le ho proprio capite. Per anni ci siamo impegnati sul taglio dei vitalizi, questo governo li ha fatti in due mesi, e loro hanno votato contro insieme al Pd. Comunque stasera», aveva tagliato corto, «parleremo di futuro». E per futuro Salvini intende ciò che vorrebbe fare lui: cancellare la legge Fornero, abbassare le tasse «non soltanto a chi fa impresa ma anche a poliziotti e insegnanti».
Si aspetta da Forza Italia un aiuto fattivo specie in materia di flat tax, e «sentirò Berlusconi se ha altro da proporre perché ha anni di esperienza». Di Maio indifferente Con questi confini invalicabili, la conversazione tra il giovane e l' anziano leader non poteva passare certo agli annali della Repubblica. Del resto Antonio Tajani, che nella sua veste di vice-Silvio ha preso parte alla cena insieme con il leghista Giancarlo Giorgetti, non si era fatto particolari illusioni. Pure lui, al pari di Salvini, aveva piantato in un' intervista televisiva certi paletti.
I maligni (dentro Forza Italia sempre numerosi) sostengono che l' avesse fatto per stoppare sul nascere eventuali debolezze del suo capo. Sia come sia, Tajani aveva smentito qualunque ipotesi di partito unico con la Lega, in quanto «siamo troppo diversi anche se crediamo in un minimo comune denominatore». Esiste la concreta possibilità che Forza Italia presenti in futuro liste comuni con l' Udc di Lorenzo Cesa. L' intesa sembra già fatta. Ma la vera incognita «azzurra» è proprio Berlusconi. Non ha ancora deciso se correre alle prossime elezioni europee. La prospettiva di farsi surclassare da Salvini molto poco lo alletta. Tajani spera che il Cav si presenti perlomeno al Sud, dove il match sarebbe più in bilico.