salvini macron

À LA GUERRE, COMME À LA GUERRE! - SALVINI INSISTE: ''LA FRANCIA SOTTRAE RICCHEZZA AI POPOLI AFRICANI. IN LIBIA HA INTERESSI OPPOSTI A QUELLI ITALIANI E NESSUN INTERESSE A STABILIZZARE LA SITUAZIONE. LEZIONI DI UMANITÀ DA MACRON, CHE RESPINGE DONNE E BAMBINI MIGRANTI ALLA FRONTIERA, NON NE PRENDO'' - CONTE E MOAVERO NEL PALLONE TACCIONO DAVANTI ALLA CRISI DIPLOMATICA CON PARIGI

 

1. SALVINI, FRANCIA TRA CHI SOTTRAE RICCHEZZA A AFRICA

BACIAMANO A SALVINI AD AFRAGOLA

 (ANSA) - "Il problema dei migranti ha tante cause, c'è chi in Africa sottrae ricchezza a quei popoli e a quel continente e la Francia è tra questi". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a 'Mattino 5' tornando sulla polemica aperta dalle parole di Di Maio.

 

In Libia, aggiunge, la Francia ha "interessi opposti a quelli italiani" e "non ha alcun interesse a stabilizzare la situazione". Dunque "ha poco da arrabbiarsi perché ha respinto migliaia di migranti, comprese donne e bambini, alla frontiera. Lezioni di umanità e generosità da Macron non ne prendo".

 

 

2. MA LO SCONTRO CON L' ELISEO COMPLICA IL DOSSIER LIBIA

Marco Conti per “il Messaggero

 

Il primo effetto concreto dello scontro con la Francia è che il Louvre non avrà le opere di Leonardo e le Scuderie del Quirinale non riceveranno quelle di Raffaello. Due cinquecentesimi che ognuno celebrerà a casa sua anche se vita e opere dei due grandi artisti confermano l' intreccio tra due Paesi - Italia e Francia - che dal dopoguerra ad oggi non hanno mai vissuto momenti così tesi. Ne sanno qualcosa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi che ieri hanno cercato in tutti i modi di confinare la polemica dei due vicepremier nei confronti della Francia a «questioni di politica interna».

il video del governo francese contro salvini 1

 

IL BARICENTRO

Così però non l' ha intesa il governo francese e la convocazione dell' ambasciatore italiano pareggia quella di giugno, quando Moavero chiamò l' ambasciatore Christian Masset a seguito della vicenda della nave Aquarius. Da allora un crescendo di accuse che rendono complicato il lavoro dei due per la crescente diffidenza che si registra a Berlino come a Bruxelles e Parigi, sulla reale capacità dei ministri tecnici di incidere in un governo che nelle settimane ha spostato il suo baricentro sempre più a destra facendo gongolare Matteo Salvini e rendendo arduo il lavoro di Fico e Di Battista che dovrebbero presidiare l' ala sinistra del M5S.

 

L' unico elemento positivo che hanno le polemiche su Francia e migranti è quello di mettere in un secondo piano il problema della tenuta economica del Paese. Dopo settimane di trattativa sulla legge di Bilancio, l' allarme del Fmi - seguito al monito di Bankitalia - è passato in secondo piano anche se a palazzo Chigi si incrociano le dita sperando che lo spread continui a restare sotto quota trecento.

 

Malgrado il Dibba inviti i colleghi di partito a non tenere conto dei sondaggi, a palazzo Chigi si coglie il timore di un possibile rovesciamento dei pesi dopo le elezioni europee. Il sospetto che Salvini stia puntando a palazzo Chigi spinge Conte a riallinearsi al M5S salendo oggi sul palco con Maio e Casaleggio per celebrare il reddito di cittadinanza che non ha ancora ricevuto il via libera dalla Ragioneria.

SALVINI MACRON

 

Per Conte altri tre mesi da vivere in trincea cercando di limitare i danni alla sua figura di professore e avvocato, mentre Lega e M5S si rincorrono rilanciando tesi di blog sovranisti e antisemiti. L' invito dell' ex sottosegretario Sandro Gozi a Conte e Moavero a prendere posizione sulle bordate grillini, è quindi destinato a rimanere nel vuoto almeno sino a maggio.

 

LE PARTI

Ovviamente affrontare in un clima di scontro con la Francia e con il resto dell' Europa, non è facile gestire il riacutizzarsi della crisi libica destinata a generare nuove ondate di sbarchi. Dopo l' Italia è proprio Parigi ad avere nel paese africano i maggiori interlocutori - in testa il generale Haftar - e ciò rischia di complicare non poco il lavoro del premier e del ministro degli Esteri che ieri era a Bruxelles per partecipare al consiglio degli affari esteri.

conte tria moavero 1

 

L' invito della Russia «alle parti belligeranti» in Libia «a non usare la forza per risolvere i problemi», ma «a sedersi al tavolo dei negoziati», conferma il peggioramento della situazione e l' incapacità dell' Italia di svolgere il ruolo che sinora gli ha riconosciuto la comunità internazionale. Conte, che domani sarà al forum economico di Davos, il 12 febbraio avrà il non facile compito di parlare al Parlamento europeo riunito proprio a Strasburgo.

moavero salvini

 

E se Salvini è stato il primo a polemizzare con la Francia, il Di Maio in versione sovranista lo ha scavalcato a destra non solo solidarizzando con gli «spacca-vetrine» dei gilet jaunes, ma riprendendo un argomento, quello della moneta ex francese in Africa, usato tempo fa da FdI della Meloni. Una rincorsa elettorale destinata a mettere in stallo l' attività del governo e a ridurre ancor più il ruolo del Parlamento che ormai lavora tre giorni a settimana.

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...