SI SALVINI CHI PUO’ – IL LEADER LEGHISTA SBARCA A LAMPEDUSA: “ISOLA SIMBOLO DEL FALLIMENTO DELL’UE, A ROMA BRINDISI INUTILE PER UN’EUROPA DIVENTATA UN INCUBO. SERVE UN’ITALIA CHE DIFENDA I CONFINI" – E POI NON RESISTE AL FASCINO DEI CANNOLI SICILIANI
Emanuele Lauria per la Repubblica
"Mentre Merkel, Renzi, Gentiloni, Alfano sfilano e brindano a Roma per una festa dell’Europa che è diventata un incubo, io sono qui per chiedere che l’Italia difenda i propri confini”. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, appena sbarcato a Lampedusa.
“C’è l’accoglienza dei volontari – afferma Salvini - e quella del portafoglio. Sono a Lampedusa, per la prima volta, per protestare contro le politiche migratorie degli affari. Il fallimento del'Ue sta tutto nei numeri: 500 mila sbarcati ma solo il cinque per cento di questi sono sul serio profughi che fuggono da guerre. Poi dodicimila morti che in questi anni hanno reso questo mare una fossa comune. E c'è chi specula su questa tragedia. Chiediamo ufficialmente alla Guardia di Finanza perquisizioni a tappeto nelle sedi delle Ong che fungono da scafisti istituzionali nel traffico di esseri umani".
"Mi aspetto un’accoglienza migliore di quella di Napoli, dove sono state create condizioni particolari, e in Sicilia ho sempre trovato affetto, da parte di un popolo che ha conosciuto i valori dell’autonomia ma anche politici che li hanno devastati”. Ed effettivamente in aeroporto a Lampedusa Salvini è stato accolto da applausi. Poi alla "Porta d'Europa" gli striscioni di contestazione ma anche contro l'Ue "delle banche".
Papa chiede un’Europa senza muri? Sono d’accordo – continua il segretario
della Lega - a patto che pattugliamo le frontiere. Non mi sento di dissentire dagli austriaci o da rappresentanti di altri Paesi che hanno paura di un’invasione di clandestini”. Salvini incontra poi il sindaco Giusi Nicolini e una rappresentanza di pescatori e operatori economici dell’Isola. Prima della visita, all'aeroporto di Palermo Salvini non ha resistito al fascino dei cannoli siciliani, acquistandone un vassoio.