matteo salvini luigi di maio

DUOMO POLITIK - SALVINI HA PERSO NELL'ORDINE: CDP, FS E LA RAI (ALMENO NELLE SCELTE APICALI). E SE FOSSE TUTTO UN TRAPPOLONE PER CREARE TENSIONE TRA LEGA E M5S PER UNA EVENTUALE EXIT STRATEGY DAL GOVERNO? - LA VICENDA DELL'OSPEDALE DI PISA POTRÀ AVERE A BREVE SVILUPPI INQUIETANTI. CHISSÀ CHE COSA NE PENSA L'EX GOVERNATORE LOMBARDO MARONI

Berto Evitandolo per Dagospia

salvini giorgetti

 

1. Ahi ahi ahi, la vicenda toscana dell'ospedale di Pisa potrà avere a breve sviluppi inquietanti. Chissà che cosa ne pensa l'ex governatore lombardo Maroni. Di certo è un campo dalle cento pertiche. Che quando ci si va si torna un po' cambiati.

 

2. Ma perché Giancarlo Giorgetti non ha voluto la nomina di ad per Fs? Eppure l'uomo ce l'aveva (Giuseppe Bonomi), il diritto pure (dove aver perso Cassa Depositi e Prestiti). L'interpretazione del Movimento 5 Stelle è che è tutto un trappolone per creare tensione tra Lega e M5S per una eventuale exit strategy dal Governo. Non ditelo a quei poveri pentastellati che hanno vinto il terno al lotto: si spaventerebbero molto.

maroni votino

 

3. Non dite a Matteo Salvini che ha perso nell'ordine: Cdp, Fs e la Rai (almeno nelle scelte apicali). Forse avrebbe di che incavolarsi. Può fare bene però sulla spartizione dei Tg e delle reti. Forse. Sempre che si impunti e che segua la partita in prima persona.

 

4. Attenzione attenzione! Se Mentasti è entrato nel cda di Fs, potrà ancora andare a presiedere Serravalle, così come avrebbe voluto Attilio Fontana? Chissà.

 

5. Domanda difficile: si sono aperte le buste per la costruzione della sede di una importante società pubblica. Hanno vinto le coop rosse. E ci sarà casino, adesso. Quale è questa società?

STEFANO BUFFAGNI LUIGI DI MAIO

 

6. Discussione tra due esperti di comunicazione: chissà come mai il Pd perde malgrado abbia il Corriere, Repubblica e tutti i cartacei. Malgrado abbia la Rai (ancora per poco). Malgrado abbia tutto il main stream. Chissà perché? Forse perché oggi conta solo il web? Mah, boh.

 

7. Ehi attenzione! Non dite a l'Espresso, che fece un ritratto al vetriolo del grillino Stefano Buffagni (dandogli di fatto del signor nessuno) che l'allora onorevole, oggi sottosegretario, ha avuto un ruolo in tutte le partite delle nomine che conta(va)no. E in particolare su Palermo in Cdp.

chiara bazoli giuseppe sala

 

8. Avete notato che il furbo Beppe Sala non disquisisce più di partito e dintorni. Meglio tuffarsi nell'attività amministrativa, soprattutto dopo l'arrivo dell'ottimo Malangone. A governare una città, se ci sono risultati, poi si vedono. Si spera (sempre che abbia voglia di ricandidarsi, e i dubbi sono tanti).

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…