marchini

SALVINI STREPITA, MARCHINI PROPONE: “VANNO SOSPESI I TRASFERIMENTI DI MIGRANTI AI COMUNI FINO A QUANDO NON SARANNO ASSEGNATE LE QUOTE EUROPEE” - IL LEGHISTA: “GLI ALBERGATORI CHE OSPITANO IMMIGRATI MI FANNO PENA”

alfio marchinialfio marchini

1. ALFIO MARCHINI: «C`È TROPPA TENSIONE NEL NOSTRO PAESE SOSPENDERE I TRASFERIMENTI NEI COMUNI»

Da www.ilmessaggero.it

 

Alfio Marchini, cosa ha pensato quando ha visto le immagini degli scontri di Casale San Nicola?

«Chi manda in ospedale i poliziotti - dice il leader dell'opposizione in Campidoglio - nascondendosi dietro le paure della gente è un vile provocatore e il razzismo di qualunque genere è un cancro da debellare. Ma sbaglia anche chi colpevolizza la paura dei cittadini verso chi appartiene ad una etnia diversa». 

 

Sta giustificando la paura verso chi è diverso?

«Questa è una caratteristica antropologica dell'essere umano. Non è un sentimento da demonizzare ma da accogliere e rassicurare. Con la forza non si impone la tolleranza e si alimenta solo l'insofferenza e la rabbia».

 

Sembra una critica al prefetto Gabrielli per come ha gestito l'ordine pubblico.

MANIFESTAZIONE MARCHINIMANIFESTAZIONE MARCHINI

«Gabrielli è un fedele servitore dello Stato e ha il dovere di applicare norme e leggi con il maggior buon senso possibile e mi sembra ci stia provando. Ma è la politica che deve assumersi la responsabilità delle scelte».

 

Spesso si arriva a questa semplificazione: prima gli italiani, poi gli altri. Anche lei la pensa così?

«Dobbiamo dire con realismo ciò che ci possiamo permettere in termini di accoglienza. Se ho cinque figli, da buon padre di famiglia e in tempi di crisi, ho il dovere di pensare prima alla loro sopravvivenza e poi ad adottarne di nuovi. Questa è la rassicurazione che giustamente i cittadini chiedono alla politica».

 

Dietro alle tensioni, più che il razzismo, non c'è la crisi?

ALFIO MARCHINI ALFIO MARCHINI

«La misura della pazienza degli italiani è colma. Dopo sette anni di crisi o meglio di guerra per la sopravvivenza hanno il cuore pieno di angoscia si sentono soli e abbandonati. Prendiamo Roma».

 

Già, prendiamo Roma.

«Non c'è tutela nella sicurezza, nella manutenzione delle strade, sui rifiuti, sul decoro, nei trasporti, per non parlare del lavoro. E facile fare la morale quando si vive al riparo di privilegi anche se legittimamente conquistati».

 

Questa discussione rischia di attorcigliarsi su se stessa. Come se ne esce?

«Va ristretto il criterio con il quale viene riconosciuto lo status di rifugiato uniformandosi ai paesi europei più rigorosi. Così toglieremo anche l'alibi di chi ci critica per eccessivo lassismo e lo usa per non accogliere rifugiati provenienti dal nostro paese».

 

ALFIO MARCHINI    ALFIO MARCHINI

Bene ma qual è il suo piano?

«La sospensione dei trasferimenti nei Comuni fino a quando non verranno assegnate le quote europee che dovrebbero consentire la partenza dal nostro Paese di almeno 22.000 migranti entro l'estate. Dobbiamo prima alleggerire la pressione altrimenti ogni settimana ci saranno decine di rivolte in tutto il Paese».

 

Come giudica la linea di Renzi?

«La decisione dell'Italia di concentrare massimo dieci persone a comune va nella giusta direzione in quanto non ripetono gli errori del passato e quelli commessi in Francia e Inghilterra dove si sono create vere e proprie enclave impermeabili a qualsiasi integrazione. Ma va gestito il processo di inserimento con grande attenzione, altrimenti regaleremo una prateria al populismo più razzista e becero».

ALFIO MARCHINI jpegALFIO MARCHINI jpeg

 

I profughi a Roma saranno distribuiti in altri quartieri. Come evitare nuove tensioni?

«Con la programmazione e coinvolgendo i cittadini».

 

Sia più concreto.

«Ai quartieri ai quali viene richiesto uno sforzo maggiore, deve essere preventivamente garantito con apposito accordo di programma tra Comune, Regione e Governo, il top nei i servizi,nella sicurezza e per il decoro anche con investimenti ad hoc da realizzare prima degli insediamenti. Maggiore è il degrado maggiore è la criminalità diffusa. Serve la tolleranza zero, come quella di Rudolph Giuliani. Con Marino siamo alla tolleranza mille».

 

Sta facendo campagna elettorale?

«No, fotografo la realtà».

 

marchini de vito alemanno marino marchini de vito alemanno marino

Quando si voterà a Roma?

«Quando Marino troverà il coraggio di ricandidarsi o quando Renzi capirà finalmente che questa agonia irreversibile sta uccidendo Roma».

 

Ma la sua linea sulla sicurezza è distante da quella della Lega, che la corteggia insieme ad altri pezzi di centrodestra. Come farà in un programma a trovare una sintesi?

«Perché pensiamo ancora che la sicurezza sia un tema di destra?»

 

2. MATTEO SALVINI (LEGA NORD) A LA ZANZARA SU RADIO 24: “PROFUGHI? SPERO CHE HOTEL CHIUDANO”. “ALBERGATORI CHE OSPITANO IMMIGRATI MI FANNO PENA” - “IO SINDACO DI MILANO? L’ESTATE È LUNGA…”. “LO FAREI SOLO PER FAR SCAPPARE DALL’ITALIA QUALCHE INTELLETTUALE DI SINISTRA”. “LUPI? MAI SINDACO, È ANCORA CON RENZI”. “PASSERA? NON APPOGGIAMO UNO CHE È STATO CON MONTI” -  “DON MAZZI? UN POVERETTO” -

 

SALVINI FA IL BAGNO NEL LAGO D ISEOSALVINI FA IL BAGNO NEL LAGO D ISEO

“Spero che gli albergatori che fanno affari con l’immigrazione clandestina chiudano. Per rispetto  dei tanti albergatori e dei commercianti che stanno lì vicino e vedono i loro affari rovinati da centinaia di tizi che bivaccano dalla mattina alla sera”. Lo dice Matteo Salvini, leader della Lega Nord, a La Zanzara su Radio 24. “Se un’azienda deve stare in piedi e prosperare solo sugli immigrati clandestini – dice Salvini - è meglio che chiuda, significa che non sa fare il suo mestiere”.  

 

SALVINI E JOE FORMAGGIOSALVINI E JOE FORMAGGIO

“A me fanno pena – dice ancora il leader leghista - quegli albergatori che pensano di guadagnare con gli immigrati e vogliono campare sull’immigrazione clandestina. Non avranno più un cliente normale per il resto dei loro giorni”. E ancora: “Non è normale mettere in albergo 80mila persone e pagare colazione, pranzo e cena. E la maggioranza non verrà nemmeno riconosciuta come profughi”.

  

Matteo Salvini riapre alla possibilità di candidarsi sindaco di Milano per il centrodestra. A La Zanzara su Radio 24 il leader leghista dice: “Vediamo, l’estate è lunga…stiamo ragionando con diverse persone che amano Milano, ma lo farei solo per il gusto di far andare qualcuno fuori dall’Italia. Tutti quei benpensanti di sinistra che dicono: se arriva Salvini me ne vado dall’Italia. Ecco, mi candiderei solo per questo, per il gusto di mandarli a lavorare fuori”. E Maurizio Lupi, lo appoggerebbe la Lega? “Lupi? Come faccio a sostenere qualcuno che sta con Pisapia e sta ancora nel governo Renzi. No. Passera? No, no. E’ stato ministro nel governo Monti, ha votato la legge Fornero”.

efe bal per la lega di salvini a milano  4efe bal per la lega di salvini a milano 4

  

“Don Mazzi è un poveretto. Ma è normale che un prete dica: quando vedo Salvini vado al gabinetto? E’ solo un poveretto che prende anche molti soldi pubblici”. Lo dice Matteo Salvini, leader della Lega Nord, a La Zanzara su Radio 24, rispondendo alle critiche di don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus. “Prende una marea di soldi pubblici – dice Salvini – e forse anche da amministrazioni della Lega. Se hai la tonaca devi avere una responsabilità in più”

ruspa di  salvini a pontida ruspa di salvini a pontida

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...