SANDRO BONDI ESASPERA I TONI DELLA RIVOLTA PDL: “L'ITALIA RISCHIA DAVVERO UNA FORMA DI GUERRA CIVILE DAGLI ESITI IMPREVEDIBILI PER TUTTI”
Dopo l'ultimatum di Berlusconi, che venerdì aveva avanzato la richiesta di grazia al Colle e nuove elezioni se non ci sarà una riforma della giustizia, Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, con una nota, esaspera i toni della rivolta all'interno del suo partito: «O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l'agibilità politica del leader del maggior partito italiano - scrive il senatore - oppure l'Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti».
IL PD - Quella di Bondi è solo l'ultima delle provocazioni di area pdl che agitano le acque anche nel Pd. La deputata renziana Lorenza Bonaccorsi in una nota parla di «provocazioni inaccettabili» che hanno a che fare «più col mondo della farsa che con la politica», aggiungendo che «le pressioni e le parole di alcuni esponenti del centrodestra nei confronti del Presidente della Repubblica sono intollerabili».
MANUELA REPETTI SANDRO BONDI MAURIZIO BELPIETRO VITTORIO FELTRI resize SANDRO BONDI E SILVIO BERLUSCONI jpeg