CAPIPOPOLO - SANT’ORO FONDA IL PARTITO LIQUIDO (MA QUANTO ROSICA IL SUCCESSO DI GRILLO?)
Da Unità .it
La miccia l'accende il quotidiano Libero, non proprio amico di Michele Santoro: lo scorso 21 febbraio la Zerostudio's srl di Roma, società fondata dal conduttore televisivo e partecipata anche da Il Fatto Quotidiano per produrre la trasmissione Servizio Pubblico che va in onda su La7 ogni giovedì, ha registrato presso il ministero dello Sviluppo economico, all'ufficio italiano brevetti e marchi, il simbolo di un nuovo partito politico.
Il nome è Partito liquido, il simbolo - «che a guardarlo sembra di epoca fascista» annota Libero - è rappresentato da "un cerchio contenente quattro triangoli che descrivono delle frecce poste in direzioni opposte. Sotto il cerchio è presente la scritta Partito Liquido basata sul font Mostra Three".
Il nome "Partito liquido" non è nuovo agli adepti della rete: fa riferimento infatti all'esperienza dei "Pirati" tedeschi (l'Unità ne aveva parlato già un anno fa in un articolo di Cesare Buquicchio) raccolta e rilanciata da Beppe Grillo, che a breve dovrebbe adottare questa piattaforma (ma c'è chi giura che Casaleggio ne stia rimandando sine die l'avvio per timore del troppo potere consegnato nelle mani dei "soldati semplici" del M5S) che predica la "democrazia liquida".
E alla "democrazia liquida" si è rifatto proprio Santoro nell'esperimento lanciato da Servizio Pubblico: la piattaforma Liquid Feedback, aperta a tutti sulla Rete, è la stessa piattaforma cui guarda il Movimento Cinquestelle per raccogliere le opinioni e i suggerimenti dei cittadini sui temi di attualità .
L'obiettivo di Santoro era di redigere un programma politico scritto "dal basso", dai cittadini comuni. Giulia Innocenzi ha sottoposto l'esito del "sondaggione" di volta in volta ai principali leader politici ospiti del programma. L'esperimento prevedeva anche il televoto per far scegliere agli spettatori il miglior leader, ma non ha avuto grande successo. Resta il fatto che Santoro ha portato in Tv quello che Grillo (forse) vorrebbe portare sulla rete.
La redazione di Servizio Pubblico ha fatto sapere che Santoro - benché non nuovo alla politica (fu eletto eurodeputato nel 2004 nella lista Uniti per l'Ulivo e raccolse 730.000 voti) - non intende costruire un partito politico: il logo è stato registrato soltanto a fini di "esperimento televisivo" quale in effetti è stato quello portato avanti dal conduttore nel corso della stagione televisiva. Ma i contorni dell'operazione sembrano di fatto paralleli a quelli che definiscono l'esperienza dei Cinquestelle: dai media alla politica, dove il confine è sempre più sottile.
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