daniela santanche lorenzo mazzaro

“SANTA” PRESCRIZIONE – NEL 2015 LA PROCURA DI LUCCA AVEVA APERTO UN FASCICOLO PER “ABUSO PAESAGGISTICO”, IN MERITO AGLI INTERVENTI NELLA VILLA DI MARINA DI PIETRASANTA DI PROPRIETÀ DI DANIELA SANTANCHÈ. PER IL FIGLIO DELLA MINISTRA, LORENZO MAZZARO, INTESTATARIO DELLA CASA, FU CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO, MA IL RAMPOLLO FU SALVATO DALLA PRESCRIZIONE – LA “PITONESSA” HA CERCATO DI SANARE GLI ABUSI NOVE VOLTE, MA ORA POTREBBE ARRIVARE UN’ORDINANZA DI DEMOLIZIONE

Estratto dell’articolo di Thomas Mackinson per “il Fatto quotidiano”

 

daniela santanche conferenza programmatica fdi pescara

La santa prescrizione ha salvato Santanchè e il figlio Lorenzo Mazzaro dalle conseguenze penali degli abusi nella villa del Parco tutelato della Versiliana, non dalla loro demolizione. Portici e verande realizzati dal 2014 al 2016 senza autorizzazione paesaggistica, che hanno poi cercato per nove volte di sanare.

 

La dichiarazione di estinzione del reato intervenuta nel 2020 non ha portato a successivi ordini di ripristino, spettanti semmai al Comune di Pietrasanta che solo ora, dopo l’inchiesta del Fatto, cerca di riannodare i fili di una pratica rimasta stranamente aperta per dieci lunghi anni. Ma che potrebbe chiudersi ora, con un’ordinanza di demolizione. La pratica all’Ufficio Lavori pubblici del Comune risulta “in corso” dal 2014.

 

LA VILLA DI DANIELA SANTANCHE A MARINA DI PIETRASANTA - PARCO VERSILIANA

Le opere abusive sono tuttora in godimento della proprietà,  […]. Cosa di cui la “proprietaria” era non solo pienamente consapevole ma assai preoccupata, al punto da utilizzare gli stessi vigili che le avevano contestato le irregolarità per allontanare eventuali fotografi, curiosi e giornalisti (vedi sotto).

 

I primi accertamenti sulla villa di 300 metri quadrati acquistata a nome di Lorenzo Mazzaro nel 2014 risalgono a pochi mesi dopo il rogito. Il 28 agosto 2014 la polizia locale di Pietrasanta si presenta lì per accertare la residenza dichiarata dal proprietario.

 

LORENZO MAZZARO DANIELA SANTANCHE

Non trovandolo, dopo due volte, trasmette la segnalazione negativa all’Ufficio di stato civile. I vigili notano quei manufatti e inviano notizia di reato alla Procura di Lucca che nel 2015 procede all’accertamento e apre un fascicolo per “abuso paesaggistico” […]. Ne origina un procedimento penale a carico del rampollo, sulla carta proprietario dell’immobile e titolare delle 9 richieste di sanatoria presentate dal 2014 al 2017 allo sportello per l’edilizia di Pietrasanta. Ad aprirlo fu la pm Lucia Rugani che lo mandò in decisione con richiesta di rinvio a giudizio nel 2017.

 

daniela santanche conferenza programmatica fdi pescara

Dal fascicolo non risultano svolte particolari attività di indagine, perché fin dall ’accertamento del 2015 era evidente che le opere erano state eseguite in assenza di autorizzazione in una zona vincolata, quindi la certezza del reato era tutta lì. La Procura chiude nei termini, ma al momento di decidere, il giudice onorario Lucrezia Fantecchi fa i conti e […] nell ’ottobre del 2020 dichiara la prescrizione. Col proscioglimento, a quel punto, nessuno dispone la demolizione.

 

LA COSA SINGOLARE è che anche nel fascicolo non c’è autorizzazione paesaggistica e Lorenzo Mazzaro viene indicato come residente a Milano presso la mega villa della Santanchè (980 metri quadri, 12 vani, giardino privato) acquistata nel 2004 dagli eredi di Giuseppe Poggi Longostrevi […]. A Pietrasanta, però, risulta ufficialmente residente solo dal 10 luglio 2017, a distanza di 4 anni dall ’acquisto come “prima casa”. Ma in via Apua 302, perché tutte le pratiche – per questioni toponomastiche ancora non chiare – sono “appoggiate” al civico 1, dall’altra parte del Parco. L’ufficio tecnico di Pietrasanta sta riesumando la pratica, la dirigente che se ne occupa si chiama Valentina Maggi e conferma al Fatto che l’ha ritrovata in archivio ancora aperta dopo 10 anni. Conferma anche di non aver trovato esiti di sanatoria approvati o certificazioni di conformità […]

LORENZO MAZZARO E DANIELA SANTANCHE

lorenzo mazzaro daniela santanche

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…