MANCANO CENTO TIMBRI IN VAL D’AOSTA: SANTORO RICORRE AL TAR DOPO L’ESCLUSIONE DELLA SUA LISTA “PACE TERRA E DIGNITA’” NELLA CIRCOSCRIZIONE NORD-OVEST – UNA DECISIONE CHE COMPLICA LA CORSA ALLE EUROPEE PER “MICHELE CHI?”: IL RAGGIUNGIMENTO DELLA SOGLIA DI SBARRAMENTO DEL 4% SI FA ENORMEMENTE PIÙ DIFFICILE (IL NORD-OVEST È LA CIRCOSCRIZIONE PIÙ POPOLOSA D’ITALIA)
Ila. Pro. per "il Fatto quotidiano" - Estratti
L’obiettivo è ribaltare il verdetto attraverso un ricorso al Tar e, se necessario, anche al Consiglio di Stato. Si complica la corsa alle Europee per la lista nata dall’appello di Michele Santoro contro l’escalation delle armi nel cuore dell’Europa: dopo che l’ufficio centrale della Cassazione ha escluso Pace Terra e Dignità nel Nord-ovest, la circoscrizione più popolosa d’Italia, il raggiungimento della soglia di sbarramento del 4% si fa enormemente più difficile.
Se il ricorso di fronte al giudice amministrativo dovesse rivelarsi un flop, l’unica chance di superare l’ostacolo rimarrebbe quella di ottenere almeno il 5,6% dei voti nelle altre quattro circoscrizioni. “C’è una congiura del silenzio sulla guerra. Ma noi andremo avanti.
L'esclusione della lista nel Nordovest è una grave lesione dei diritti costituzionali dei cittadini, alla quale ci opporremo con tutte le nostre energie” hanno detto Santoro, Raniero La Valle, Maurizio Acerbo e Marta Grande annunciando la conferenza stampa prevista per oggi (ore 12 nella sede della Stampa estera di via del Plebiscito a Roma) organizzata per annunciare le prossime iniziative.
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Ma ora resta il caso del Nord-ovest (che mette una seria ipoteca sulla soglia di sbarramento) dopo lo scoglio già superato ossia la mobilitazione che ha consentito di raccogliere addirittura più firme di quelle prescritte dalla legge.
“Siamo l’unica lista che ha raccolto 100 mila firme e lo abbiamo fatto in meno di un mese dopo che il governo ha varato la norma che ha tolto l’esenzione a cui avremmo avuto diritto” dice Maurizio Acerbo evidenziando il paradosso: l’esclusione dalla scheda della circoscrizione Nord-ovest avverrebbe per un centinaio di firme annullate in Val d’Aosta a causa di un vizio formale. Chi le ha certificate, Erika Guichardaz, era titolata a farlo ma non ha apposto il timbro con la sua qualifica di consigliere regionale.