giorgia meloni silvio berlusconi matteo salvini

CHI SARA’ IL CANDIDATO PREMIER DEL CENTRODESTRA? E COME SARA’ SCELTO? – LE MOSSE DI BERLUSCONI E SALVINI PER TAGLIARE FUORI LA MELONI – L'IDEA CHE STA EMERGENDO È CHE IL LEADER DELLA COALIZIONE VENGA VOTATO DA UN'ASSEMBLEA DEI PARLAMENTARI ELETTI. UNA VOLTA VOTATO, POTREBBERO ESSERE GLI STESSI PARLAMENTARI CHE SONO STATI ELETTI A RIUNIRSI IN ASSEMBLEA E VOTARE IL LEADER...". TRADOTTO: SE FORZA ITALIA E LEGA AVRANNO PIÙ ELETTI, DECIDERANNO LORO – OGGI INCONTRO A ROMA MELONI-BERLUSCONI: "NEI PRIMI GIORNI DELLA PROSSIMA SETTIMANA VA CONVOCATO UN VERTICE DEL CENTRODESTRA”

SALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNY

(askanews) – Incontro a Roma tra il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Nel corso del colloquio, fanno sapere fonti dei due partiti, i due leader “hanno convenuto sulla necessità di lavorare, anche d’accordo con il leader della Lega Matteo Salvini, alla convocazione nei primi giorni della prossima settimana di un vertice del centrodestra, per affrontare i nodi politici dopo lo scioglimento delle Camere e in vista delle elezioni politiche”.

 

 

SILVIO BERLUSCONI, "MELONI PREMIER? CHI LO DECIDERÀ": TERREMOTO CENTRODESTRA

Da liberoquotidiano.it

 

"Con la signora Meloni ci siamo sentiti quando Draghi ha deciso di non accettare la nostra risoluzione e ci vedremo presto per mettere a punto il programma". Silvio Berlusconi affida a vari organi di stampa il suo pensiero sulla crisi governo e sulle ore che hanno portato alla caduta di Mario Draghi. Ma soprattutto, il suo pensiero è già proiettato al 25 settembre, il giorno delle elezioni politiche. Il centrodestra è il grande favorito, sondaggi alla mano, ma il dato cruciale è: chi comanderà nella coalizione? Chi arriverà a Palazzo Chigi e darà le carte del prossimo governo?

SALVINI MELONI BERLUSCONI

 

 

Al programma, ha spiegato a Repubblica il leader di Forza Italia, "sto già lavorando da tempo e sarà avveniristico, ma dovrà essere presentato tra il 12 e 14 agosto, c'è poco tempo, Quindi la riflessione, pesantissima, sui rapporti con Giorgia Meloni e Matteo Salvini. La prima, leader di Fratelli d'Italia, appare la favorita alle urne.

 

E c'è chi per questo prospetta una lista unica Forza Italia-Lega, proprio per rovesciare gli equilibri interni. Berlusconi lo esclude: "Non stiamo pensando a liste uniche, ma a ciascuno con la propria identità. Ci sono differenze di posizione, linguaggio, di storia tra i vari partiti. Preferiamo continuare a mantenere la nostra identità". Quindi la bomba sulla scelta del leader della coalizione: "Ne parleremo insieme, è una delle cose da decidere.

 

L'idea che sta emergendo è che il leader venga votato da un'assemblea degli eletti. Una volta votato, potrebbero essere gli stessi parlamentari che sono stati eletti a riunirsi in Assemblea e votare il leader...". Tradotto: se Forza Italia e Lega avranno più eletti, decideranno loro. Parole che, immaginiamo, non avranno fatto fare i salti di gioia alla Meloni.

salvini meloni berlusconi

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO