UN SASSO NELLA STAGNAZIONE - L’ISTAT: “LA CRESCITA NON C’È” - E LE STIME SUL PIL SARANNO RIBASSATE A UN MISERO 0,2% - PADOAN E RENZI AMMETTONO LA DIFFICOLTÀ: GLI 80 EURO HANNO FATTO BEN POCO

Da Repubblica.it

 

giancarlo padoan giancarlo padoan

Il recupero della crescita economica si annuncia più difficile di quanto prospettato. I segnali provenienti dalle famiglie e dalle imprese sembrano delineare una fase di sostanziale stagnazione dell'attività economica anche se emergono alcuni segnali positivi sull'occupazione. Lo rileva l'Istat nella nota mensile sull'andamento dell'economia italiana.

 

Un documento che anticipa di pochi giorni l'attesa revisione delle stime sul Prodotto interno lordo italiano per il 2014: il 6 agosto l'Istituto di statistica rivedrà la propria idea di crescita del Paese e dopo i segnali di Fmi e Bankitalia tutti danno per scontata una netta sforbiciata. Per intendersi, secondo la Banca centrale il Pil quest'anno farà un misero +0,2%, molto sotto lo 0,8% indicato dal governo nel Def.

 

istat istat

Tanto il premier, Matteo Renzi, quanto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, proprio oggi hanno ammesso che le cose non stanno andando come si sperava, nonostante gli sforzi per rilanciare i consumi rappresentati dal bonus Irpef da 80 euro. "La situazione economica in Italia e nella Ue è meno favorevole di quello che speravamo a inizio anno", ha detto il titolare del Tesoro: la situazione "richiede un maggiore sforzo per la crescita e il consolidamento dei conti pubblici".

 

I dati macroeconomici "sono altalenanti", ha aggiunto il premier alla direzione del Pd: ce ne sono di positivi, lo spread si è abbassato vistosamente, ma "non è in grado di risolvere il rapporto debito-Pil", mentre la crescita è bassa e "non siamo nelle condizioni di avere quel percorso virtuoso che immaginavamo di avere".

FABBRICAFABBRICA

 

Il problema è che ora questa crescita assente potrebbe portare il governo a varare una importante correzione dei conti pubblici, per tenere conto dei parametri su debito e deficit: le indiscrezioni parlano di una manovra da 16 miliardi già in cantiere.

 

Tornando all'Istat, gli economisti osservano che tra le imprese a luglio è aumentata la fiducia nelle costruzioni e nei servizi mentre si è mantenuta stabile nella manifattura. La fiducia delle famiglie è risultata invece in diminuzione, influenzata dai giudizi sull'andamento attuale e futuro dell'economia italiana.

 

commerciocommercio

La minor vivacità della domanda estera potrebbe costituire un ulteriore elemento di freno per la ripresa. Tra i dati che indicano la debolezza economica c'è anche l'inflazione a livelli azzerati, come certificano anche i dati più recenti; e il futuro non è migliore. "L'inflazione potrebbe ulteriormente ridursi ad agosto, prima di una possibile marginale inversione di tendenza in autunno", spiega l'Istat.

matteo renzimatteo renzi

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