SCHETTINO TORNA IN CATTEDRA! - “AL SEMINARIO MI SONO LIMITATO A DESCRIVERE L’INCIDENTE, NIENTE SPETTACOLARIZZAZIONE” - CONTRO IL RETTORE DELLA SAPIENZA, LUIGI FRATI: “DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA: E’ PLUTINDAGATO!”
Valeria Costantini per Corriere della Sera
schettino alla sapienza parodia
«Sono dispiaciuto per tutto questo putiferio, non me lo spiego». L’ex comandante Francesco Schettino è sorpreso dalla valanga di polemiche, scatenate dopo la sua partecipazione a un seminario dell’università «La Sapienza» di Roma. Sono trascorsi due anni e mezzo da quando, il 13 gennaio 2012, la nave Costa Concordia naufragò sugli scogli dell’Isola del Giglio, provocando la morte di 32 persone.
Da allora Schettino non ha mai smesso di far parlare di se. Indagato per omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono di incapaci e abbandono della nave, l’ex comandante risponde alla querelle esplosa su quella lezione del 5 luglio, promossa dal professor Vincenzo Mastronardi, deferito poi al Comitato Etico.
manifesto sapienza lection magistralis schettino
«Al seminario mi sono limitato a descrivere l’incidente, niente spettacolarizzazione. - dice l’ex comandante - Ho incontrato Mastronardi per la prima volta in aula. Ho spiegato le scelte fatte, ciò che è successo». Solo una testimonianza insomma quella di Schettino che si dichiara stupito dal clamore di chi «si indigna, che forse vuole allinearsi ad una certa parte dell’opinione pubblica senza capire».
SCHETTINO schettino lectio magistralis alla sapienza
L’ex comandante non risparmia stoccate nemmeno al rettore della Sapienza, Luigi Frati, «reo» di aver condannato la sua partecipazione come «scelta indegna e inopportuna». Per Frati valgono «i tre gradi di giudizio, come per me. O no? - attacca Schettino -Vorrei sottolineare il pulpito da dove proviene la predica, visto che anche il magnifico rettore risulterebbe plurindagato». Botta e risposta anche con il sindaco del Giglio. Sergio Ortelli commenta il caso-Sapienza ricordando indignato «l’ulteriore ferita alle famiglie delle vittime»; «parole fuori luogo - ribatte l’«uomo di mare»(come si definisce)- da chi vuole restare alla ribalta dei media».