schlein zingaretti

ELLY, TI PRESENTO ZINGA! LA SCHLEIN INCASSA L’ENDORSEMENT DI ZINGARETTI CHE TORNA SULLE SUE DIMISSIONI DA SEGRETARIO PD PER ATTACCARE DI NUOVO IL GRUPPO “DIGERENTE” DEL NAZARENO: “LA MIA DENUNCIA (“NEI DEM SI PARLA SOLO DI POLTRONE, MI VERGOGNO”) NON ERA UNO SCATTO DI NERVI, ERA UN GRIDO D’ALLARME” – I MAL DI PANCIA DI ORLANDO NEI CONFRONTI DELLA SCHLEIN - IL CASO DELL’EX GRILLINO GIARRUSSO INFIAMMA IL PARTITO...

Estratto dell’articolo di Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

 

(...)

SCHLEIN ZINGARETTI

Poi sul caso Giarrusso è arrivato il tweet di Alessandro Gassman — «Non vi voto mai più. Adieux» — che ha gettato nell’ulteriore sconforto i dem. Nardella e Bonaccini sono costretti a tornare a intimare all’ex Iena di chiedere scusa al Pd. Paola De Micheli si dichiara contraria alle «porte girevoli». Categorico Orfini: «Giarrusso non c’entra con il Pd quindi non entra». Insomma, il delirio.

 

Ne approfitta Calenda: «Che tristezza per i dem questi ingressi». Elly Schlein, però, non infierisce: «Non mi occupo degli eventi degli altri candidati». E nel frattempo incassa l’endorsement di Nicola Zingaretti: «Solo lei ha il coraggio di cambiare. La mia denuncia, dopo le dimissioni, non era uno scatto di nervi, era un grido d’allarme. E purtroppo quanto è accaduto, anche dopo il 25 settembre, dimostra che il gruppo dirigente del Pd non ha avuto il coraggio di dare una risposta alla crisi del partito».

SCHLEIN ZINGARETTI

 

Bonaccini intanto cerca di chiudere la vicenda Giarrusso, invitando a «guardare oltre». E il pragmatico Beppe Sala, che l’altro ieri sera ha visto il governatore, si occupa di altro ed esorta: «Ci vuole un segretario che resti a lungo per ricostruire il partito». Già, questo è uno dei difetti dem: una volta concluso un congresso, ne inizia un altro strisciante con l’obiettivo di far saltare il nuovo leader.

 

E nessuno può escludere che questa collaudata prassi riprenda a breve. Anche perché il ventilato arrivo di una nuova generazione ai vertici del Pd ha spiazzato i leader delle correnti che temono di perdere le loro posizioni di forza. Andrea Orlando, per esempio, è stato costretto a «inseguire» il suo ex pupillo Beppe Provenzano, uno dei primi a sostenere Schlein, per non vedersi sfuggire un pezzo della sua componente. E che non sia contento lo si deduce da quello che dice: «Il tema del rinnovamento del gruppo dirigente sta avendo un esito comico, perché quelli che lo teorizzano sono spesso più vecchi di quelli che vogliono sostituire». 

 

(...)

MEME SUL CONGRESSO DEL PD BY DEMARCOSPARTITI - IL TITOLO DEL MANIFESTO SUL PDstefano bonaccini paola de micheli gianni cuperlo elly schlein elly schlein meme sui candidati al congresso pd

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…