olaf scholz ursula von der leyen giorgia meloni

SCHOLZ NEL BUNKER – IL CANCELLIERE TEDESCO, A DIFFERENZA DI MACRON, NON FA IL KAMIKAZE: NONOSTANTE IL TRACOLLO ALLE EUROPEE, DOVUTO PIÙ CHE ALTRO A RAGIONI ECONOMICHE (LA GERMANIA È IN RECESSIONE), RIMARRÀ AL SUO POSTO. ANZI, OSPITA ZELENSKY E RILANCIA SUGLI AIUTI ALL'UCRAINA: "IL FUTURO DI KIEV È NELL'UE". E RIBADISCE IL NO ALL’ESTREMA DESTRA, IN CASA E NELL'UE: “BISOGNA RICACCIARLI INDIETRO” - A BRUXELLES LA SPD METTE IL VETO SULL’ALLARGAMENTO "UFFICIALE" DELLA MAGGIORANZA AI CONSERVATORI, MA NON SULL’APPOGGIO “PERSONALE” DELLA MELONI...

SCHOLZ, NON CI SARÀ NESSUNA PACE DETTATA DA PUTIN

volodymyr zelensky olaf scholz

(ANSA) - Non ci sarà "nessuna vittoria militare" e "nessuna pace dettata" da Vladimir Putin nella guerra in Ucraina. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in apertura della conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino, alla presenza di Volodymyr Zelensky.

 

SCHOLZ, CHIEDO A TUTTI DI AIUTARE KIEV NELLA DIFESA AEREA

(ANSA) -- "Vorrei chiedere a tutti di sostenere l'Ucraina nella difesa aerea. Perché la migliore ricostruzione è quella che non deve cominciare mai". Lo ha detto Olaf Scholz alla conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino. (ANSA).

 

SCHOLZ, IL FUTURO DELL'UCRAINA È IN UE, E QUESTO VALE

(ANSA) - "Il futuro dell'Ucraina è nell'Ue e questo vale". Lo ha detto Olaf Scholz a Berlino, alla conferenza di ricostruzione dell'Ucraina.

 

SCHOLZ

Estratto dell’articolo di Mara Gergolet per il “Corriere della Sera”

 

OLAF SCHOLZ VOTA PER LE ELEZIONI EUROPEE

«Non ci abbiamo pensato neppure un secondo». Così risponde il portavoce del cancelliere Olaf Scholz, quando la mattina dopo la disfatta gli viene chiesto se si andrà alle elezioni anticipate. No, è la risposta, perché la Germania non è la Francia.

 

E quindi il cancelliere riparte dalla riunione di crisi dei socialdemocratici alla Willy Brandt Haus. Analizzare la sconfitta e tenere le conclusioni per sé, tra la cerchia ristretta: questo è lo stile del cancelliere che il Paese forse non apprezza ma che ha certamente imparato a conoscere. Opposto, anche in questo, […] ad Emmanuel Macron. È solo nel pomeriggio, a 24 ore dalla sconfitta, che il cancelliere dice finalmente la sua quando riceve il presidente cileno, Gabriel Boric e non sfugge più ai giornalisti.

 

ursula von der leyen olaf scholz

«Non si può — ammette — tornare semplicemente al business as usual ». Ripete che l’avanzata dell’estrema destra lo preoccupa e che questi partiti non vanno normalizzati.

«Non riuscirò mai ad abituarmi a questo, ci si deve sempre impegnare a ricacciarli indietro».

 

Non sarà business as usual , ma la Spd sembra aver deciso di non cambiare niente, o almeno di non cambiare squadra. Sia il segretario Kevin Kühnert che il presidente Lars Klingbeil si sono detti «abbastanza sicuri» di avere ancora il sostegno dei compagni.[…] Avanti con giudizio, quindi. D’altronde, che senso avrebbe cambiare cancelliere (il nome è sempre lo stesso, il ministro della Difesa Boris Pistorius), bruciando un candidato popolare per un governo impopolare?

 

giorgia meloni olaf scholz 2

Scholz si è concentrato su quello che più gli piace fare, studiare i dossier. Ne ha di impegnativi. A Berlino è arrivato Zelensky, che oggi parlerà al Bundestag, prima dell’avvio della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. C’è il G7 alle porte, e tra pochi giorni a Monaco si aprono gli Europei di calcio. Prima, però, la partita più importante […] è sulle nomine europee. Sarà lui, con il premier spagnolo Pedro Sánchez, il negoziatore capo dei socialisti europei, come il polacco Donald Tusk […] e il greco Kyriakos Mitsotakis lo saranno dei popolari.

 

[…] Così ieri il cancelliere ha ribadito quali sono le linee rosse per il governo tedesco: «La presidenza della Commissione deve basarsi su una maggioranza democratica di partiti democratici tradizionali nel Parlamento europeo». Quindi, von del Leyen può essere il candidato Spd (e del governo tedesco) se non chiederà i voti alle estreme destre.

emmanuel macron olaf scholz

 

Ma in questo argine formale nulla vieta che al livello del Consiglio Ue (ossia dei primi ministri, cui ricordiamo spetta la nomina) Giorgia Meloni personalmente appoggi von der Leyen. Questo veto Berlino non l’ha posto, né può farlo. E può essere la quadratura del cerchio. I tempi, negli auspici di Scholz, potrebbero essere brevi. […]  La partita in Europa, viste anche le scarse opzioni, alla fine potrebbe essere più agevole per il cancelliere di quella che si giocherà in casa, per la sopravvivenza, già nei prossimi mesi.

olena zelenska volodymyr zelensky olaf scholz olaf scholzOLAF SCHOLZ KEBABBAROgiorgia meloni olaf scholz 1emmanuel macron olaf scholz britta ernst olaf scholz olaf scholz in cina 1emmanuel macron olaf scholz

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO