micaela gelera fabrizio d'ascenzo dascenzo

LO SCONTRO TRA MELONI E SALVINI DEFLAGRA ANCHE SULLA NOMINA DEI COMMISSARI STRAORDINARI DI INPS E INAIL: IL GOVERNO HA SCELTO LA STATISTICA MICAELA GELERA E IL PRESIDE DELLA FACOLTA’ DI ECONOMIA ALLA SAPIENZA, FABRIZIO D’ASCENZO – LA LEGA ESCE SCORNATA PERCHE’, DOPO UNA LUNGA BATTAGLIA SUI CANDIDATI, LA SPUNTANO DUE PROFILI CARI A FRATELLI D’ITALIA: GELERA E’ VICINA AL MINISTRO CALDERONE, D’ASCENZO E' SPONSORIZZATO DA LOLLOBRIGIDA - IL SOTTOSEGRETARIO AL LAVORO DURIGON AVREBBE MINACCIATO ANCHE LE DIMISSIONI…

MICAELA GELERA

Estratto dell’articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”

 

Il governo ha scelto i commissari straordinari che guideranno Inps e Inail: Micaela Gelera e Fabrizio D’Ascenzo. Una statistica e il preside della facoltà di Economia alla Sapienza di Roma. Si tratta di figure tecniche, spuntate a sorpresa dopo una tesissima trattativa tra Fratelli d’Italia e Lega. Culminata con la doppia investitura ad un mese dal commissariamento degli enti per decreto legge, ben oltre il termine dei venti giorni previsti dalla stessa norma.

 

marina elvira calderone ministro del lavoro foto di bacco (2)

Un ritardo frutto dello scontro sotterraneo, poi deflagrato giovedì sera a Palazzo Chigi, tra FdI e Lega capace di bruciare diversi candidati prima di tradursi in una scelta solo in apparenza neutra. Ma che in realtà taglia fuori la Lega. La partita è stata risolta con la mediazione decisiva del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano quando ai presenti — lo stato maggiore di Lega e FdI — giovedì ha fatto capire che «non esistono bandierine, questi sono profili qualificati», riferendosi ai due nomi portati ufficialmente dalla ministra del Lavoro Marina Calderone.

 

Non è un mistero che la Lega contava sulla spartizione dei vertici, puntando dapprima l’Inail — con il segretario dell’Ugl Francesco Paolo Capone, poi con il notaio Alfredo Maria Becchetti — e poi all’Inps con il giuslavorista Gabriele Fava. Nomi tramontati, uno dopo l’altro. Fino alla scelta tecnica che ha fatto implodere gli equilibri in casa Lega.

Il ministro Giancarlo Giorgetti si è schierato con la linea tecnica, anche se non del tutto convinto dai profili, quando oramai era chiaro che veniva blindata dalla premier Giorgia Meloni.

 

FABRIZIO DASCENZO

Molto meno il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, mediatore di questa partita, che a un certo punto della discussione avrebbe minacciato anche le dimissioni.

 

Il nome di Fabrizio D’Ascenzo, romano, classe 1966, figlio dell’ex rettore della Sapienza, è tecnico fino a un certo punto. Perché ha uno sponsor fortissimo, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, asse portante di FdI nel governo. Finita la fase commissariale, D’Ascenzo dovrebbe transitare senza problemi dal ruolo di commissario a quello di presidente dell’Inail. Non così in Inps. Micaela Gelera, romana, classe 1972, non è una figura di spicco.

claudio durigon

 

Ma è molto apprezzata dalla ministra Calderone che la conosce da tempo, visto che Gelera è l’attuaria della Cassa di previdenza dei Consulenti del Lavoro, il cui Ordine è stato guidato a lungo proprio da Calderone. […] Ma in molti scommettono su un incarico di transizione: commissaria, ma non presidente.

 

Se lo augura di certo la Lega che spera di riaprire la partita. Ma Fratelli d’Italia ha già messo gli occhi sulla poltrona più importante di entrambi gli istituti, quella di direttore generale. Per Inps circolano già i nomi di due dirigenti interni: Vincenzo Damato e Valeria Vittimberga, che vanta una militanza politica nel Fronte della Gioventù. I due commissari di Inps e Inail hanno 90 giorni dalla nomina per riformare la governance Inps, ovvero cambiarne il regolamento di organizzazione. Spetta invece ancora al governo la nomina dei quattro componenti per ciascuno dei due Consigli di amministrazione […]

francesco lollobrigida arianna meloni

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO