ursula von der leyen mateusz morawiecki

SE PER I POLACCHI L’UNIONE EUROPEA VUOLE SCATENARE “LA TERZA GUERRA MONDIALE”, PERCHÉ NON ESCONO DALL’UE? - IL NUOVO BELLICOSO ATTACCO DEL PREMIER MORAWIECKI CONTRO BRUXELLES: “RISPONDEREMO CON TUTTE LE ARMI A DISPOSIZIONE”. MA È UN BLUFF: È SOLO GRAZIE AL “BANCOMAT EUROPEO” CHE VARSAVIA IN QUESTI ANNI HA POTUTO CRESCERE A RITMI CINESI. E SE NON ARRIVANO I SOLDI DEL NEXT GENERATION EU, I SOVRANISTI RISCHIANO LA SCOPPOLA…

Marco Bresolin per "la Stampa"

 

ursula von der leyen. mateusz morawiecki

Nonostante gli appelli al dialogo lanciati dal Consiglio europeo, che ha deciso di evitare il muro contro muro con la Polonia, continua a salire la tensione con Varsavia. Ad alzarla è lo stesso premier Mateusz Morawiecki, che accusa Bruxelles «di puntarci una pistola alla tempia». Addirittura dice che la Commissione «vuole scatenare la Terza Guerra Mondiale contro di noi».

 

ursula von der leyen mateusz morawiecki

E si dice pronto a rispondere «con tutte le armi a nostra disposizione». Toni aspri che non sono affatto piaciuti alla Commissione europea, l'istituzione che in questo momento ha in mano il pallino e sta decidendo le prossime mosse per far sì che la Polonia rispetti lo Stato di diritto e in modo particolare l'indipendenza del suo sistema giudiziario.

mateusz morawiecki viktor orban matteo salvini

 

«Nell'Unione europea non c'è posto per la retorica di guerra - ha subito reagito Eric Mamer, portavoce dell'esecutivo guidato da Ursula von der Leyen -. L'Ue è un progetto che ha contribuito con grande successo a stabilire una pace duratura tra i suoi Stati membri». Il duro attacco di Morawiecki, lanciato dalle colonne del «Financial Times» e poi minimizzato dal suo portavoce («Si trattava di un'iperbole»), arriva proprio nel momento in cui Donald Tusk ha preso il comando dell'opposizione.

 

jaroslaw kaczynski mateusz morawiecki

L'ex presidente del Consiglio europeo è stato scelto quale leader di Piattaforma Civica e non ha perso l'occasione per scagliarsi contro il suo rivale: «In politica - ha detto l'ex premier - la stupidità provoca grandissime disgrazie. Il mondo è rimasto sbalordito dopo l'intervista del primo ministro, nella quale preannuncia la Terza Guerra Mondiale causata dal conflitto tra Polonia e Unione europea».

 

Mateusz Morawiecki marine le pen

La scorsa settimana, su spinta di Angela Merkel, i leader Ue hanno invitato Ursula von der Leyen a non accelerare con il processo sanzionatorio. Si è deciso di aspettare la sentenza della Corte di Giustizia Ue, che sta esaminando il ricorso di Polonia e Ungheria, prima di attivare ufficialmente il regolamento che consente di sospendere i fondi del bilancio Ue. Il verdetto non arriverà prima della prossima primavera, ma nel frattempo la Commissione non potrà rimanere a guardare.

 

angela merkel mateusz morawiecki

Von der Leyen ha già pronta una lettera per chiedere alcuni "chiarimenti". Sarà spedita alla Polonia, ma con ogni probabilità anche all'Ungheria e alla Romania. Politicamente servirà per mantenere il fiato sul collo del governo di Morawiecki, ma tecnicamente (e giuridicamente) non comporterà l'attivazione formale del regolamento, come da accordi con il Consiglio europeo.

 

La lettera potrebbe partire già domani: sono in corso proprio in queste ore le discussioni all'interno della Commissione per definire la tempistica. La riunione settimanale del collegio dei commissari di domani rischia infatti di essere l'ultima finestra utile per fare la mossa, anche perché il Parlamento ha già messo in moto il proprio servizio giuridico per portare la Commissione davanti alla Corte di Giustizia: l'Eurocamera non è disposta ad attendere oltre la fine di questo mese.

mateusz morawiecki viktor orban matteo salvini

 

Ma la lettera potrebbe non bastare agli eurodeputati e al tempo stesso rischia di essere considerata come un "atto di guerra" da Varsavia, motivo per cui von der Leyen sta cercando il giusto equilibrio nei toni e nella forma. Nel frattempo continua anche la trattativa per l'approvazione del Recovery Plan polacco, al momento è congelata. Se Morawiecki dovesse dare un seguito concreto alla sua promessa di abolire la camera disciplinare per i giudici, da Bruxelles potrebbe arrivare il via libera. Ma certo una escalation della tensione non aiuta la trattativa.

angela merkel mateusz morawieckiVIKTOR ORBAN MATEUSZ MORAWIECKIMateusz Morawiecki von der leyen 2

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...