emmanuel macron olaf scholz giorgia meloni

SE SCHOLZ SI SCHIERA CON MACRON PER LA MELONI SONO GUAI SERI – LA CRISI DIPLOMATICA TRA FRANCIA E ITALIA SCOPPIATA PER IL CASO OCEAN VIKING RISCHIA DI ALLARGARSI. IL TOY BOY DELL’ELISEO CERCA LA SPONDA DELLA GERMANIA E DEGLI ALTRI PARTNER EUROPEI PER ISOLARE L'ITALIA – E CON LA LEGGE DI BILANCIO IN BALLO E LA COMPLICATA TRATTATIVA SUL PATTO DI STABILITÀ CHE STA PER INIZIARE, IL GOVERNO ITALIANO NON SI PUÒ PERMETTERE UNA GUERRA CON BRUXELLES...  

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON

La crisi diplomatica tra Francia e Italia va al di là dell'emergenza Ocean Viking. Fonti del governo di Parigi indicano che è in gioco la fiducia alla base di tutta la relazione bilaterale, il problema ormai non riguarda più solo la gestione dei migranti. Quel che Parigi non sopporta, e infatti i suoi ministri ripetono di continuo la parola «inaccettabile», è che la Francia ritiene di avere usato il suo semestre di presidenza europea (concluso il 30 giugno) anche per cercare una soluzione condivisa al problema degli sbarchi.

 

MACRON E SCHOLZ

Persino nei momenti più duri della crisi precedente, quella del 2018-2019, Emmanuel Macron ha sempre riconosciuto che «l'Italia è stata lasciata sola dall'Europa», e quindi nei mesi scorsi il presidente francese ha cercato di rimediare. L'accordo trovato a giugno per la redistribuzione dei migranti in vari Paesi europei, nell'ottica di Parigi, era la dimostrazione della serietà francese nel venire incontro alle esigenze italiane.

 

Sforzi certo favoriti dalla relazione speciale con Mario Draghi e il suo governo, ma che sarebbero continuati anche con il governo Meloni. Le autorità francesi non fanno troppo caso al dettaglio - non secondario - che degli 8 mila migranti da redistribuire in Europa finora solo 117 hanno lasciato l'Italia. Né viene dato peso all'argomento giuridico avanzato da Roma, secondo il quale il diritto internazionale non prevede che la nave venga accolta nel «porto più vicino», quindi italiano, ma solo in un «porto sicuro».

ocean viking

 

Fonti del governo francese lasciano trapelare soprattutto la rabbia per essere stati messi con le spalle al muro: la Ocean Viking ha fatto rotta verso la Francia «solo perché l'Italia per 20 giorni non ha risposto a 43 domande di sbarco», ma la Francia non ha mai dato alcun via libera e fino all'ultimo ha chiesto semmai all'Italia di acconsentire allo sbarco. Qualcuno nel governo italiano ha cantato vittoria, come se Parigi si fosse piegata alla risolutezza di Roma, e questo ha irritato il governo francese, che deve ora subire le accuse di lassismo da parte di Marine Le Pen.

EMMANUEL MACRON GIORGIA MELONI

 

Macron ha finito per usare quell'umanità invocata dall'opposizione di sinistra e dalla sua stessa maggioranza e ha aperto il porto di Tolone, ma incolpando l'Italia. I toni sono durissimi: in apertura del più seguito telegiornale francese, quello delle 20 su Tf1, ieri sera il ministro dell'Interno Gérald Darmanin ha parlato di nuovo della «mancanza di umanità» e persino della «mancanza di professionalità» dei suoi interlocutori italiani.

 

ocean viking al largo di catania

Niente più accoglienza per 3.500 migranti in arrivo dall'Italia, 500 agenti francesi invece inviati alla frontiera, altre ritorsioni in arrivo mentre si pensa a una pausa complessiva nella relazione con Roma. Il Trattato del Quirinale, firmato con solennità e lirismo neanche un anno fa, è di fatto congelato. E al di là del rapporto bilaterale, la Francia cerca già la sponda della Germania e degli altri partner per isolare l'Italia a livello europeo.

 

emmanuel macron olaf scholz emmanuel macron olaf scholz

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