
TOH, CHI SEA RIVEDE – LA “SEA WATCH” HA OTTENUTO DA UN TRIBUNALE OLANDESE DI POTER RIPRENDERE IL MARE E SUBITO VA AL LARGO DELLA LIBIA A RECUPERARE 65 MIGRANTI – SALVINI FA PARTIRE LA “DIFFIDA” A ENTRARE IN ACQUE ITALIANE: “UN EVENTUALE TRANSITO IN ACQUE ITALIANE SI CONFIGUREREBBE QUALE PASSAGGIO INOFFENSIVO”
Francesco Grignetti per “la Stampa”
La nave umanitaria Sea Watch 3, battente bandiera olandese, recupera 65 migranti al largo della Libia e subito scatta la contromossa di Matteo Salvini, che gli scaglia contro un' inedita «diffida» a entrare nelle acque territoriali italiane. È la prima applicazione concreta delle quattro direttive che il titolare del Viminale ha emesso tra marzo e aprile di quest' anno, nell' intento di avocare a sé il «coordinamento unificato dell' attività di sorveglianza marittima». Ciò che sarebbe codificato con quel decreto sicurezza bis e che sta facendo litigare il governo.
Di nuovo in mare
Era nell' aria che la Ong avrebbe scatenato un nuovo caso. Tre giorni fa la nave ha ottenuto da un tribunale olandese di poter riprendere il mare, dopo mesi di blocco ad opera di quel governo. Anche all' Aja, infatti, c' è una forte irritazione per l' operato delle Ong e il loro ministro delle Infrastrutture ha emanato un regolamento che limiterebbe fortemente l' azione delle navi umanitarie. Regolamento impugnato in tribunale e per il momento sospeso. La «Sea Watch 3» ha navigato a tutta forza verso la Libia e ieri ha operato il primo salvataggio di un gommone a 30 miglia (60 km circa) dalle coste libiche «avvistato - scrivono - da un aereo civile di ricognizione. Libia, Malta, Italia, Olanda sono state informate: nessuna risposta. Nel Mediterraneo stanno diminuendo i testimoni, non le partenze».
La partenza della nave aveva suscitato subito l' ira di Salvini. Scriveva: «Avviso ai naviganti: non pensino di aiutare scafisti, imbarcare immigrati e dirigersi verso l' Italia perché verranno fermati, con ogni mezzo lecito consentito». E ieri infatti è arrivata la diffida in nome di un principio che è tra le pieghe della Convenzione internazionale di Montego Bay, quella che regolamenta il soccorso in mare: «Un eventuale transito della nave "Sea Watch 3" nell' area marittima di competenza italiana - scrive il ministro - in violazione delle disposizioni in materia di immigrazione si configurerebbe necessariamente quale passaggio non inoffensivo».
Sarebbe un «passaggio non inoffensivo» perché ardisce di portare in Italia i naufraghi e non scaricarli in Libia? «Matteo Salvini firma una ridicola diffida a non portare 65 persone in Italia. Se tutti obbedissero a Salvini quelle persone sarebbero morte. Per fortuna c' è chi resiste alla barbarie. Grazie Sea Watch», scrive Matteo Orfini, deputato Pd.
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giorgia linardi portavoce di sea watch
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SEA WATCH
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SALVINI SEA WATCH
STEFANIA PRESTIGIACOMO, NICOLA FRATOIANNI E RICCARDO MAGI IN GOMMONE VERSO LA SEA WATCH
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STEFANIA PRESTIGIACOMO SULLA SEA WATCH
STEFANIA PRESTIGIACOMO SULLA SEA WATCH
LA RISPOSTA DI BORGHI A SEA WATCH
giorgia linardi portavoce di sea watch 1
matteo orfini in prefettura a siracusa
PORTAVOCE DI SEA WATCH GIORGIA LINARDI
maurizio martina in prefettura a siracusa
SEA WATCH SCRIVE ALL'OLANDA
SEA WATCH SCRIVE ALL'OLANDA
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ORFINI SEA WATCH
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