matteo renzi e carlo calenda si evitano al meeting di renew europe

IL SEGRETO PER NON LITIGARE: NON PARLARSI – RENZI E CALENDA IERI SI SONO TENUTI A DEBITA DISTANZA, AL MEETING DI “RENEW EUROPE”: MATTEONZO, CON LA SCUSA DELLA PARTITA DELLA FIORENTINA, SI È FATTO ANTICIPARE L’INTERVENTO, E POI È SCAPPATO SENZA SALUTARE CARLETTO – I MESSAGGI INCROCIATI DURANTE GLI INTERVENTI, CON IL “CHURCHILL DEI PARIOLI” CHE HA INFILZATO I SOSTENITORI DI “ITALIA VIVA”, CHE LO FISCHIAVANO: “STATE BONI, OCCHIO CHE SALTA TUTTO…”

 

1 - RENZI E CALENDA, I SEPARATI

Estratto dell’articolo di Carlo Bertini per “la Stampa”

 

matteo renzi e carlo calenda si evitano al meeting di renew europe

Vorrebbero correre insieme in Europa ma non riescono nemmeno a stare insieme su un palco a Roma. E nemmeno seduti vicini in prima fila sotto a quel palco. Eccoli Matteo Renzi e Carlo Calenda. […] E pensare che dopo tante schermaglie a distanza, avevano l'occasione per guardarsi in faccia e tendersi la mano al teatro Eliseo.

 

Sotto la bandiera di Renew Europe, al meeting che dovrebbe unire le forze liberal nella lotta, per non darla vinta a Bruxelles ai sovranisti di Meloni, come teorizza Renzi. Niente da fare, l'ex premier non voleva una photo opportunity con Calenda […].

 

L'altro nulla ha fatto per convincerlo. E quindi Renzi ha fatto cambiare scaletta, ha parlato per primo ed è scappato allo stadio a tifare Fiorentina. Con buona pace di chi invoca liste unitarie […]. E meno male che Calenda non è interista...

 

matteo renzi e carlo calenda si evitano al meeting di renew europe

2 - I LEADER INSIEME MA RENZI PARLA E SE NE VA I FISCHI IV A CALENDA

Estratto dell’articolo di Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

 

Nel Terzo polo l’hanno ribattezzata «la pace fredda». Si parla di quella tregua (fragile) instaurata tra Renzi e Calenda. Per ora il segreto per non litigare è quello di parlarsi direttamente il meno possibile e, se proprio costretti a stare insieme nello stesso luogo, tenersi a debita distanza.

 

Quello che è successo ieri: il leader di Azione e quello di Italia viva hanno partecipato prima a una riunione di Renew e poi a un convegno organizzato da Sandro Gozi senza rivolgersi la parola. Questo precario equilibrio dovrebbe consentire al Terzo polo di riuscire a mettere insieme una lista unitaria per le Europee. Renzi punta a questo obiettivo. Calenda si lascia ancora qualche margine di ambiguità.

 

matteo renzi e carlo calenda si evitano al meeting di renew europe

Con la scusa che Renzi (presentatosi in cravatta viola) doveva andare a vedere la finale di coppa Italia tra Fiorentina e Inter, nel pomeriggio al convegno salta il panel a tre con Riccardo Magi e Calenda. […] «Meloni — esordisce Renzi — sta cercando di unire conservatori e popolari. Per allargare il nostro schieramento bisogna accettare l’idea che non si possa essere d’accordo con tutti. Se quello che sta accanto a me la pensa in un modo diverso su una cosa, non vado da solo. […]».

 

Ogni riferimento a Calenda è puramente voluto. Il leader di Azione lo sa, ma sa anche che alle Europee Renzi, grazie alla preferenze, vuole prendere tutti i seggi per Iv. Perciò spiega dal palco: «Il problema non è fare una lista unitaria ma renderla credibile. Basta attacchi». Dalla sala dell’Eliseo parte qualche fischio mentre Calenda parla. «State boni — dice alla platea — amici di Italia viva, occhio che salta tutto». Già, la «pace fredda» potrebbe tramutarsi in guerra da un momento all’altro.

LA GUERRA DEI SOLDATINI DI CARTA - VIGNETTA BY MACONDO MALEDETTO IL GIORNO CHE T'HO INCONTRATO - RENZI E CALENDA BY MACONDOmatteo renzi e carlo calenda si evitano al meeting di renew europe 2

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...