alitalia benetton stefano patuanelli giuseppe conte

OTTO SETTIMANE SENZA MEZZO - LA PROROGA PER ALITALIA SARÀ ''BREVE E CONDIZIONATA''. PATUANELLI (M5S) E PAITA (ITALIA VIVA) SONO D'ACCORDO NEL METTERE PEPE SULLE ALI DI FERROVIE E ATLANTIA: LA LETTERA DEI BENETTON, IN CUI METTEVANO SULLO STESSO TAVOLO SALVATAGGIO ALITALIA E CONCESSIONI AUTOSTRADALI, ''PESERÀ SULLA VALUTAZIONE FINALE''. INSOMMA ANCORA SI TRATTA SUL TRATTAMENTO DA RISERVARE AD AUTOSTRADE PER L'ITALIA…

 

PAITA

ALITALIA: PAITA, OK BREVE PROROGA MA CON PIANO INDUSTRIALE

 (ANSA) - "Il ministro Patuanelli ha ragione: su Alitalia é arrivato il momento di una decisione definitiva. La stagione dei rinvii e della navigazione a vista è finita". Lo afferma Raffaella Paita, segretaria della Commissione Trasporti della Camera, a proposito degli articoli di stampa su Alitalia. "É quindi giusto - prosegue - che si conceda un'ultima, breve, proroga ma solo perché ci sia il tempo di formulare il piano industriale solido e credibile che finora non è stato presentato. l'ipotesi di arrivare al I dicembre può esserci solo se c'è l'obiettivo di preparare le condizioni affinché Alitalia esca da questo ormai assurdo e insostenibile limbo industriale".

 

 

ALITALIA:PATUANELLI PERPLESSO,PROROGA SARÀ CONDIZIONATA

paola de micheli parla fitto fitto con stefano patuanelli

 (di Enrica Piovan) (ANSA) - Si va verso una proroga condizionata per Alitalia. La richiesta di almeno altre otto settimane avanzata da Fs e Atlantia ha incontrato infatti le perplessità sia dei commissari, sia del ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, cui spetta la decisione definitiva sulla proroga. Per questo i commissari pretendono ora un ruolo maggiore, richiedendo di avere una "interlocuzione diretta e immediata con l'offerente". E al Mise fanno sapere che sulla valutazione finale "peserà a questo punto la lettera di Atlantia", ovvero la missiva del 2 ottobre, in cui la società metteva in relazione il dossier Alitalia con quello della concessione.

 

 La reazione del Ministero di via Veneto è trapelata dopo l'arrivo dell'attesa lettera dei commissari, che per giorni hanno valutato la richieste di Fs e Atlantia di avere almeno altre 8 settimane per presentare l'offerta vincolante. Nella lettera è manifesta la perplessità dei commissari che, fanno sapere fonti del Mise, viene condivisa anche dal ministro Patuanelli, dubbioso sulla mancata presentazione dell'offerta e la richiesta "giudicata distonica rispetto alla stessa richiesta di proroga precedente, in cui si chiedeva un dilazionamento al 30 ottobre".

 

LUIGI DI MAIO STEFANO PATUANELLI

La lettera dei commissari viene quindi letta come "il punto di non ritorno" dal Mise, che fa trapelare che "una possibile proroga sarà subordinata a condizioni". Che si andasse verso una nuova proroga lo suggeriva già la decisione del Governo dei giorni scorsi di inserire nel decreto fiscale un nuovo prestito ponte da 350 milioni: la nuova tranche, necessaria per sei mesi per "indilazionabili esigenze gestionali", porta a 1 miliardo e 250 milioni la liquidità totale versata in quasi due anni e mezzo dalle casse dello Stato nel serbatoio di Alitalia.

 

Una volta formalizzato il nuovo termine, la trattativa ripartirà necessariamente dagli "approfondimenti" chiesti sia da Fs che da Atlantia. In particolare si guarda a Delta, che si è detta pronta ad entrare nella Nuova Alitalia con 100 milioni, ma dalla quale i partner italiani si aspettano che porti il proprio impegno ad una "quota significativa", superiore quindi all'attuale 10%. Da questo dipende anche la definizione dell'assetto azionario della newco, nella quale Fs e Atlantia avranno invece una quota di minoranza (se Delta salisse al 12-15%, avrebbero il 35-36,5%, accanto al restante 15% del Mef).

giancarlo guenzi

 

Infine va sciolto il nodo della governance e della scelta del top management. Resta invece al momento in stand by il possibile coinvolgimento di Lufthansa, che non è ancora andata oltre la sola disponibilità ad una partnership commerciale. Anche se le sigle dei piloti e degli assistenti di volo riunite nell'Fnta chiedono di "approfondire nel dettaglio le disponibilità potenziali" di entrambi i possibili partner. Sul tavolo resta poi la definizione finale del piano industriale, con temi delicati come quello degli esuberi (ne verrebbero chiesti fino a 2.800). Sul quale nei prossimi mesi si incentrerà la trattativa sindacale. I mesi successivi al signing serviranno anche per le necessarie autorizzazioni antitrust.

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