francesco talo giorgia meloni altan

“NON TUTTE LE VICENDE SI POSSONO CHIUDERE SBATTENDO LA PORTA: DI LÀ NON C’È SEMPRE GIAMBRUNO” – SEVERGNINI INFILZA LA MELONI PER LA TELEFONATA BEFFA DEI COMICI RUSSI LIQUIDATA DALLA SORA GIORGIA COME “UNA VICENDA GESTITA CON LEGGEREZZA, UN DANNO ALLA NAZIONE” – “IL DANNO C’È STATO: MA NON ALLA NAZIONE, SEMMAI AL PROFILO INTERNAZIONALE DELLA NOSTRA PREMIER, CHE DURANTE LA CONVERSAZIONE TRAFUGATA È SEMBRATA UN PO’ ACERBA. PERCHÉ UNA LEADER POLITICA CHE HA MOSTRATO PRUDENZA E REALISMO NON CAPISCE CHE LA DELICATEZZA PAGA, IN CERTE SITUAZIONI? E SU LUCIA PASQUALINI DICO CHE…"

Beppe Severgnini per il Corriere della Sera - Estratti

tweet sulle scherzo telefonico a giorgia meloni 6

In conferenza stampa, al termine del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni ha liquidato così la vicenda del comico (?) russo che s’è spacciato per il presidente dell’Unione Africana: «Una vicenda gestita con leggerezza, un danno alla Nazione».

 

Sembra un commento ingeneroso. I capi devono proteggere chi lavora con loro e per loro, quando non c’è malafede. Definire la vicenda «un danno alla Nazione» appare eccessivo. Un piccolo danno, forse, c’è stato: ma non alla nazione, semmai al profilo internazionale della nostra premier, che durante la conversazione trafugata è sembrata un po’ acerba. Niente di grave: l’esperienza si accumula col tempo, e Giorgia Meloni all’estero si sta muovendo bene, anche perché fa il contrario di quanto aveva annunciato dall’opposizione (sulla UE, la Nato, la Russia). Evviva. Perché una leader politica che ha mostrato prudenza e realismo non capisce che la delicatezza paga, in certe situazioni?

 

VIGNETTA DI ALTAN SU GIORGIA MELONI

Non tutte le vicende si possono chiudere sbattendo la porta: di là non c’è sempre Giambruno. Conosco poco l’ambasciatore dimissionario Francesco Talò (ci siamo incrociati anni fa negli Usa), me ne parlano con stima. Non deve abbattersi, né dire «Quaranta anni di carriera buttati via in questo modo...» (così nel racconto di Marco Galluzzo sul Corriere ).

 

(...) Ricordiamo — anche a Giorgia Meloni — che dentro il governo ci sono personaggi che ne hanno combinate di tutti i colori, e di dimettersi manco si sognano. Conosco bene, invece, Lucia Pasqualini, assegnata al desk Africa a Palazzo Chigi, spesso citata in questa vicenda. L’ho incontrata nel 2008 a Pechino, nel 2011 a New York, nel 2019 a Shenzhen e Guangzhou, dov’era console generale, e s’è fatta i due anni del Covid, che in Cina è stato angoscioso. L’ho detto a «Otto e mezzo», lo ripeto qui: Lucia è attenta, preparata e tosta. 

 

lucia pasqualini - francesco maria talo' - Musalia Mudavadi

(...) In un momento così complicato — guerre, migrazioni, disastri — i nostri diplomatici hanno bisogno di sentire il sostegno del governo. Le nuove leve vengono da ogni angolo d’Italia, si sono fatte strada per merito. Sono un investimento riuscito. Sprecarlo sarebbe — questa sì — una leggerezza.

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