SFIDUCIA: 226 NO, 55 SI' - PROTETTO DA RE GIORGIO, LETTA SI DIVERTE IN SENATO A DIRE SCEMENZE (“ESTRANEO, INOPPUGNABILE”) SUL KAZAKO ALFANO

Da "Corriere.it"

Si discute in Senato questa mattina la mozione di sfiducia presentata da Sel e M5S nei confronti del ministro dell'Interno Angelino Alfano, dopo il caso Shalabayeva. Mercoledì la conferenza dei capigruppo ha deciso di votare solo a Palazzo Madama e non alla Camera. Il peso di Sel è di 7 senatori, mentre il gruppo M5S ne conta 50. Il voto dell'Aula è previsto per le 12,30.

L'INTERVENTO DI LETTA - «Sono voluto intervenire, cosa rara in un dibattito di sfiducia, perché questa è una questione delicata, importante e dolorosa», ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, intervenendo in Aula al Senato. «L'espulsione della moglie di Ablyazov e della sua figlioletta è per noi motivo di imbarazzo e discredito», ha aggiunto. Il premier ha chiesto poi «un nuovo atto di fiducia al governo che ho l'onore di presiedere». E ha parlato di «inaudito comportamento» da parte dell'ambasciatore kazako, ribadendo «la chiara estraneità di Alfano nella vicenda».

Durante il suo intervento, che è stato applaudito a lungo da parte dei senatori pd e pdl, il premier ha lodato anche la relazione del capo della Polizia Pansa, definendola «approfondita» e «corretta», che «non fa sconti» e disegna «fatti che lasciano attoniti, che nel 2013 non devono più accadere». E chiudendo il suo intervento Letta ha detto: «Rispetto alla conduzione del governo non vorrei che su di me si commettesse un errore di valutazione: che la mia buona educazione venisse scambiata per debolezza in un tempo in cui prevalgono urla e insulti».

PUPPATO SI ASTIENE - La senatrice pd Laura Puppato annuncia che lei ed alcuni altri senatori pd si asterranno. «Questa non è una mozione di sfiducia al governo ma un singolo ministro», ha detto. «E noi non possiamo votare la fiducia al ministro».

SVILUPPI - Sembrano comunque ormai rientrate le possibilità di una crisi di governo legata agli sviluppi della vicenda. Mentre il Pd ha già annunciato il voto contrario alla mozione di sfiducia, giovedì il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha «blindato» il premier, ribadendo come non ci siano alternative a Letta e alla sua maggioranza.

IL FINANCIAL TIMES - Intanto il Financial Times ha scritto che per Alfano «sarebbe saggio dimettersi e lasciare l'incarico di ministro dell'Interno a un collega di partito». In un editoriale intitolato «Rome's imbroglio», il quotidiano della City sostiene che «l'Italia non può permettersi una crisi politica» e aggiunge che «la credibilità del governo sarebbe messa in crisi se nessuno si prendesse la responsabilità della vicenda».

 

 

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