salvini soldi

COME TROVARE SOLDI PER IL POPOLO? BASTA TAGLIARE SOLDI AL POPOLO! SFORBICIATE AL REDDITO DI CITTADINANZA E AGLI 80 EURO DI RENZI: COSÌ LA LEGA PENSA DI RISPARMIARE UN PO' DI SPESA PUBBLICA PER FAR CONTENTO IL SUO ELETTORATO E PROVARE A PARTORIRE UNA SPECIE DI FLAT TAX. MA SI SA, QUANDO TOGLI I SOLDI CHE HAI GIÀ GARANTITO, LA REAZIONE…

Alessandro Barbera per ''la Stampa''

 

tria di maio salvini conte

 

In pubblico, flat tax per tutti. Al riparo dalle telecamere, nei palazzi, si discute di manovra correttiva. «Incontrerò il ministro Tria per coordinare la risposta alla Commissione europea. L' Unione manda lettere, fa richiami, infrazioni, pone vincoli. Mi sembra che sia cambiato il mondo: l' unico modo per abbassare il debito è investire». Matteo Salvini nel frattempo abbozza. La lettera di richiamo sul debito - nel 2018 è aumentato invece di scendere - complica la vita a lui e al governo. Il pauroso avvicinamento dello spread italiano a quello greco (40 punti) dimostra che la situazione è al limite. Come era accaduto nell' autunno del 2011, attorno a Roma si sta stringendo una cintura di sicurezza. La lettera firmata dai due commissari economici ieri è arrivata - e non è un caso - insieme al richiamo diretto all' Italia da parte di due persone vicine a Mario Draghi: il suo numero due spagnolo a Francoforte (Luis De Guindos) e del governatore della banca di Finlandia Olli Rehn, al momento il candidato preferito dallo stesso Draghi alla sua successione.

 

Giuseppe Conte ha capito che sulla partita dei conti pubblici si gioca la sopravvivenza a Palazzo Chigi. Per questo ieri ne ha voluto parlare a quattr' occhi con i due leader della maggioranza, oltre a Tria e a Sergio Mattarella. Nel breve viaggio a Bruxelles per il Consiglio europeo il premier ha percepito che il cielo sopra Roma si è fatto brutto. Insieme a Tria Conte ha già messo a punto una prima bozza della lettera che verrà spedita alla Commissione entro venerdì. Il governo dirà che il contesto internazionale si è fatto difficile, ma che non si dispera in un miglioramento nella seconda metà dell' anno.

 

I risparmi Nella lettera si citeranno - senza troppi dettagli - maggiori entrate da lotta all' evasione e grazie alla cosiddetta «pace fiscale». Ma l' argomento forte sarà un altro: la convinzione che il costo delle due misure simbolo dell' ultima manovra - quota cento e reddito di cittadinanza - saranno inferiori alle previsioni. Difficile al momento avere certezze su quanto ciò sia vero, almeno per quel che riguarda quest' anno.

 

matteo salvini giovanni tria 1

Fra Palazzo Chigi e Tesoro circolano alcune stime secondo le quali un po' di risparmi arriveranno, ma solo dal reddito di cittadinanza e per una cifra non superiore ai cinquecento milioni di euro. Quota cento invece sforerà le previsioni di almeno duecento milioni di euro. L' arretramento più forte della spesa sarà nel 2020, e potrebbero valere complessivamente fra i tre e i quattro miliardi. La manovra correttiva sui conti di quest' anno che il governo dovrà probabilmente accettare per evitare le (ben più gravi) sanzioni sul debito sarà attorno ai tre miliardi. Ma la sostanza della trattativa con la Commissione sarà un' altra: garantire nel 2020 una manovra più solida della precedente e più coerente con le esigenze della crescita.

 

Gli equilibri

Se il governo sopravvivrà, la Lega - con il sostegno di Tria - ha tutto l' interesse a far valere i mutati equilibri post-elettorali. Salvini vuole ad ogni costo una riduzione della pressione fiscale. Difficile immaginare che ce ne saranno i margini, a meno di fare scelte molto coraggiose. Ieri se ne è parlato in un vertice al Viminale della squadra economica del Carroccio.

 

C' erano Claudio Borghi, Armando Siri, oltre ai sottosegretari e ai viceministri di Tesoro e ministero del Lavoro, Massimo Garavaglia, Massimo Bitonci e Claudio Durigon. Tria ha già detto in pubblico che una delle possibili soluzioni è l' abolizione del bonus Renzi da ottanta euro, il quale si trasformerebbe in una detrazione fiscale: l' obiettivo vero - ma che verrà negato fino all' ultimo - è ridurne i costi. Un esponente leghista che chiede di non essere citato dice molto di più: «Se sarà necessario rivedremo anche i costi del reddito di cittadinanza, riportando la misura a qualcosa di più simile al Reddito di inclusione». Il capovolgimento dei rapporti di forza all' interno della maggioranza potrebbe essere fatale al governo, o forse no.

Tav - Salvini Di Maio

 

Tutto dipenderà dalla capacità dei Cinque Stelle di reggerlo. Di certo la linea economica del governo cambierà di segno. Basti qui un aneddoto significativo: nei palazzi in questi giorni si narra di un certo fastidio leghista dopo l' annuncio del presidente dell' Inps Pasquale Tridico - voluto in quella poltrona da Luigi Di Maio - di portare camper in giro per le periferie e così spingere la gente a fare domanda per il reddito. «Se non partono è meglio...».

Twitter @alexbarbera

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…