VIRGINIA, AHI AHI AHI - SI AGGRAVA LA POSIZIONE DELLA SINDACA: IL CAVILLO CHE PUÒ METTERLA NEI GUAI L'HA FORNITO LEI STESSA NELLA RELAZIONE INVIATA ALL'AUTORITÀ ANTICORRUZIONE SPIEGANDO LA NOMINA DI RENATO MARRA, FRATELLO DI RAFFAELE - ANCHE LA SORELLA, FRANCESCA, LAVORA AL COMUNE DI ROMA
Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera
VIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRA
Il cavillo che può metterla nei guai l'ha fornito lei stessa nella relazione inviata all' autorità Anticorruzione. Perché al momento di chiedere se fosse regolare la nomina a responsabile del Turismo per il Campidoglio di Renato Marra - fratello di Raffaele, il capo del Personale finito in carcere venerdì scorso per corruzione - la sindaca ha specificato di aver avviato una «procedura non comparativa».
Ma si tratta di un iter non previsto quando esiste la possibilità di incorrere nel conflitto di interessi, come in questo caso. E dunque appare pressoché scontato che domani - al termine della riunione già convocata dal presidente Raffaele Cantone - gli atti saranno trasmessi ai magistrati che indagano proprio sulle nomine decise da Virginia Raggi. Anche tenendo conto che in Comune lavora come funzionaria pure Francesca Marra, sorella dei due.
PROCEDURA D'INTERPELLO
Il dossier inviato all'Anac ricostruisce la vicenda relativa a Renato Marra, specificando che la nuova amministrazione comunale per rinnovare tutti gli incarichi di vertice «ha svolto, per la prima volta nella storia dell'Ente, procedura di pubblico interpello rivolta a tutti i dirigenti di ruolo». In questo caso bisogna dunque valutare le richieste e i curriculum, privilegiando chi ha i requisiti per svolgere il lavoro richiesto.
E al momento sembra escluso che questo sia accaduto per Renato Marra, visto che non aveva mai avuto esperienze specifiche nel settore del Turismo avendo ricoperto fino a quel momento la carica di vicecapo della polizia locale.
salvatore romeo e raffaele marra al compleanno di pieremilio sammarco
Raggi ha specificato di essere stata lei a decidere in piena autonomia: nel tentativo di «salvare» Raffaele Marra dal conflitto di interessi ha in realtà aggravato la propria posizione ammettendo di non aver fatto la «procedura comparativa» e dunque ammettendo di aver scelto direttamente lui.
DIRIGENTI IN FAMIGLIA
È la stessa Raggi ad evidenziare nel dossier come il 15 novembre 2016 Raffaele Marra abbia comunicato non solo la presenza del fratello Renato tra i dirigenti del Campidoglio, ma anche quella della sorella Francesca che lavora come funzionaria.
Nella relazione non ci sono dettagli sulla data di assunzione né sulle mansioni svolte ma è possibile che questo diventerà oggetto di verifica proprio per chi indaga sulle nomine e sul potere che Marra esercitava al Comune di Roma. Anche per scoprire le modalità di entrata in servizio della donna e se possa essere stato proprio il potente fratello a far sì che ottenesse il contratto alle dipendenze del Comune di Roma.
GLI ATTI IN PROCURA
Quando tutti gli atti saranno trasmessi in procura, si valuterà la posizione di Raggi. L' indagine avviata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo ipotizza l' abuso d' ufficio per l' ingiusto profitto che Marra e Romeo avrebbero percepito grazie alla «promozione».
Raggi non è ancora indagata, ma la strada sembra tracciata, quantomeno per svolgere ulteriori accertamenti.
Vista l' imminenza delle festività natalizie è presumibile che un eventuale provvedimento possa comunque arrivare a gennaio. Anche perché si dovranno ascoltare le versioni delle persone più vicine alla sindaca, già finite sotto inchiesta: l' ex assessore Paola Muraro indagata per illeciti ambientali che sarà interrogata domani pomeriggio e l' ex capo del Personale Marra, arrestato per corruzione con il costruttore Sergio Scarpellini che sarà sentito questa mattina a Regina Coeli.
IL RUOLO DI DI MAIO
Saranno loro a dover ricostruire gli ultimi mesi in Campidoglio, tenendo conto che agli atti del fascicolo sulle nomine ci sono svariati verbali - dell' ex assessore al Bilancio Marcello Minenna, dell' ex capo dell'Avvocatura Rodolfo Murra, dell' ex ad di Ama Alessandro Solidoro e l' esposto dell' ex capo di gabinetto Carla Raineri - che descrivono la guerra consumata negli ultimi mesi. E confermano come Luigi Di Maio sia stato informato preventivamente di quanto accadeva. In particolare sarebbe stato consultato il 25 agosto in occasione della decisione di far dimettere Raineri e avrebbe dato il suo assenso.