aharon haliva gaza israele

SEI MESI DOPO L'ATTENTATO DI HAMAS DEL 7 OTTOBRE, SI È DIMESSO IL CAPO DELL'INTELLIGENCE MILITARE ISRAELIANA, AHARON HALIVA. FU IL PRIMO AD ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ PER L’ATTACCO - A TEHERAN SOSPETTANO CHE IL MOSSAD ABBIA UNA TALPA IN SIRIA, CHE PASSA INFORMAZIONI A TEL AVIV PER METTERE A SEGNO RAID MIRATI - LE “HONEY TRAP” CON CUI VENGONO FATTI FUORI I NEMICI DI ISRAELE: MOHAMMED SURUR, UOMO CHE FACEVA ARRIVARE I SOLDI AI COMBATTENTI SCIITI, PENSAVA DI AVER UN INCONTRO GALANTE. INVECE ERA ATTESO DAI KILLER...

 

MEDIORIENTE: CAPO INTELLIGENCE MILITARE ISRAELE SI DIMETTE PER FATTI 7 OTTOBRE

AHARON HALIVA

(LaPresse/AP) - Il capo dell'intelligence militare israeliana, Aharon Haliva, si è dimesso per le falle legate all'attacco di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele. Lo riferisce l'esercito israeliano, l'Idf. Si tratta della prima figura di alto livello israeliana che si dimette in relazione all'attacco di Hamas. A ottobre, la settimana dopo l'attacco, Haliva si era pubblicamente assunto la responsabilità per l'accaduto, non essendo riuscito a impedire l'attacco che aveva sfondato le difese di Israele.

 

TRAPPOLE E UCCISIONI SOSPETTE, L’IRAN INDAGA ALLA RICERCA DI TRADITORI: ISRAELE HA UNA «TALPA» IN SIRIA?

Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il "Corriere della Sera"

 

Teheran, abbiamo un problema. Il problema è una «talpa» che ha passato informazioni usate dagli israeliani per colpire i Pasdaran in Siria. E forse non solo questi, visto l’alto numero di quadri uccisi negli ultimi mesi nella regione. Il sito Bloomberg ha scritto che i raid avvenuti negli ultimi mesi hanno eliminato l’intera gerarchia dei guardiani incaricata di gestire le relazioni con regime e milizie. Quasi una ventina di elementi di esperienza.

mossad - servizi segreti israele

 

Alcuni sono stati individuati mentre stavano per cambiare «sede» proprio per il timore di essere presi di mira. La riservatezza sembra essere stata compromessa dal lavoro di una o più gole profonde, una breccia che ha spinto gli iraniani ad indagare per scoprire i traditori. Un allarme rilanciato a dicembre del 2023 dopo l’eliminazione di Raza Mussawi. Inizialmente l’indagine si è svolta insieme al Mukhabarat siriano, successivamente si sarebbe sdoppiata con i Pasdaran impegnati in un’inchiesta autonoma.

 

[…] È il caso, pochi giorni fa, di Mohammed Surur, definito cambiavalute e canale di passaggio di finanziamento in favore dei combattenti sciiti. Lo hanno attirato in una villa di Beit Mary, a est di Beirut, usando un gancio irresistibile per lui: una trappola di miele con il coinvolgimento di una donna. Il bersaglio — secondo indiscrezioni — pensava di aver un incontro galante e invece era atteso dai killer poi fuggiti. Tesi: è stato il Mossad.

 

mossad - servizi segreti israele

I particolari ricordano altri episodi che hanno avuto sempre il calderone siriano come scena. Nel settembre 2007 Israele polverizza un piccolo reattore nucleare con un raid di caccia ma prima dell’atto finale è stata l’intelligence a scavare. Seguendo tecnici nord coreani ricoverati in un ospedale in Siria per presunti guai allo stomaco, tracciando carichi sospetti, ottenendo foto da una «fonte» diretta e soprattutto pedinando fino a Vienna il responsabile del programma.

 

unita speciali radwan di hezbollah

Il funzionario — è il racconto — avrebbe lasciato in un albergo della capitale viennese il suo computer e durante la sua assenza gli agenti del Mossad avrebbero «risucchiato» la memoria. Ricostruzione priva del timbro del notaio: nel senso che può essere stata diffusa per «romanzare» e coprire il varco usato.

 

C’era ancora il fattore femminile nell’agguato costato la vita a Imad Mughniyeh, leader leggendario del braccio militare dell’Hezbollah, dilaniato nel febbraio 2008 da una bomba nascosta nel poggiatesta del suo Suv a Damasco. Venne ipotizzato che si fosse recato a un appuntamento con un’amica trascurando le misure di sicurezza. E anche allora circolarono voci sulla presunta diffidenza dell’asse Iran-miliziani nei confronti delle autorità siriane.

discorso di hassan nasrallah 2

 

Seguiranno altri omicidi mirati, altre incursioni dove l’Idf ha centrato al momento giusto un appartamento, un determinato piano di un edificio, un certo veicolo. Come nello strike contro Samir Kuntar, ucciso nel febbraio 2015 in un sobborgo della capitale siriana, area piena di uffici e «basi» (più o meno occulte) create nel tempo dall’Iran in supporto alle forze amiche e per coordinare i transiti di armi. Le rivelazioni, antiche o recenti, hanno molti obiettivi ed è possibile che aumentino nelle prossime settimane in entrambi gli schieramenti. […]

possibile allargamento del conflitto tra israele e hamas

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